Most of the diamonds formed in the sub-cratonic lithospheric mantle, in the so called ‘diamond window’, but only 1% of these diamonds have mineral phases trapped as inclusions. Although inclusion-bearing diamonds are so rare, they are geologically important, because they are the only direct and unaltered samples that we have from the Earth’s mantle. For this reason, the determination of their pressure of formation (i.e. depth of provenance) is fundamental to better constrain the chemico-physical environment in which they formed. The pressure of formation can be typically estimated by classical geobarometry methods that are based on the cation partitioning between mantle minerals. However, these methods can only be applied to rare cases (e.g. only when the appropriate set of mineral assemblages is present in the same inclusion within a diamond). Recently, analternative method has been developed, the ‘elastic method’. This method is based on the residual pressure (Pinc) of the inclusion still trapped in the diamond while at room conditions (i.e. room temperature and pressure). This Pinc arises from the contrast in elastic properties (expansivity and compressibility) between the diamond host and the trapped inclusion regardless the P-T-t path taken during the exhumation. In principle thismethod can be applied to any diamond-mineral inclusion pair, but requires accurate knowledge of the thermoelastic parameters of the diamond host and inclusion and an accurate determination of Pinc. Given that in literature reliable thermo-elastic parameters for diamond already exist, in this thesis I focused on the determination of the bulk modulus and thermal expansion of a series of garnets, which, together with olivines, are the most abundant phase included in diamonds. Garnet inclusions show a broad chemical variability and therefore the key point is to understand the compositional dependence of garnet elastic coefficients. This can be done by determining the elastic properties of the relevant garnet end-members (pyrope, almandine, grossular, and uvarovite) thus retrieving their variation within the solid solutions. This PhD project provides new values of the compressibility and thermal expansion for pyrope (Mg3Al2Si3O12), almandine II" "(Fe3Al2Si3O12), grossular (Ca3Al2Si3O12), and uvarovite (Ca3Cr2Si3O12) garnet end members,determined by in-situ high-pressure and high-temperature single-crystal X-ray diffraction experiments. As a simple proof of concept the elastic properties of a synthetic single crystal with eclogitic-like composition (i.e. Py51Al22Gr27) have been determined. In order to test if the compositional dependence of garnet elasticity can be reliably modeled assuming an ideal mixing model the measured elastic coefficients for this complex solid solution (Py51Al22Gr27) have been compared to those calculated from the end-member properties. Two sets of entrapment pressures at temperatures typical for subcratoniclithosphericregions for the eclogitic-like garnet were therefore calculated with the ‘elastic method’, using both the observed and the extrapolated elastic parameters. The results show that the differences between the calculated and measured values produced discrepancies in the entrapment pressures of about 0.03 GPa along the entire temperature range considered (e.g. 1000 – 1800 K). Such difference in entrapment pressures cause shifts of less than 1 km in estimation of the depth of formation for the pair. Despite other minor uncertainties that may arise applying the elastic method to garnets still trapped in diamonds (e.g. more complex garnet solid solutions, presence of fractures of the host around the inclusion), these results clearly indicate that the elastic method allows retrieving the pressure of formation for garnet inclusion in diamonds with uncertainties one order of magnitude lower than classical geobarometry.

La maggior parte dei diamanti si sono formati nel mantello litosferico subcratonico, e più precisamente nella porzione di mantello definita in inglese come ‘diamond window’. Solo l’1% di questi diamanti contiene altre fasi minerlai incluse. Nonostate la loro rara ricorrenza sono molto importanti nelle Scienze della Terra, in quanto rappresentano gli unici campioni che contengono al loro interno le fasi minerali del mantello terrestre più profonde e non alterate che vengono studiate oggigiorno. Per questo motivo la determinazione della loro pressione di formazione, e quindi della loro profondità di provenienza, è di rilevante importanza per determinare le condizioni chimico-fisiche dell’ambiente in cui si sono formati. Nella maggior parte dei casi la pressione di provenienza di tali campioni viene determinata applicando la geobarometria classica, che si basa sul partizionamento degli elementi chimici tra i minerali costituenti il mantello. Questo metodo però può venir utilizzato soltanto in rari casi, ovvero quando all’interno dello stesso diamante sono presenti le fasi minerali adatte. Per questo motivo negli ultimi decenni è stato sviluppato un metodo alternativo, definito come metodo elastico. Questo metodo permette la determinazione della pressione di formazione considerando la pressione residua, definita come Pinc, alla quale è soggetto il minerale incluso in condizioni superficiali, ovvero a pressione e temperatura ambiente. La Pinc è dovuta alle differenze nelle propietà termoelastiche (compressibilità ed espansività) del diamante e dell’incluso. In linea di principio il metodo elastico può essere applicato a qualsiasi diamante contenente una o più fasi minerali incluse, ma è necessaria l’accurata conoscienza dei parametri termoelastici sia del diamante che del minerale incluso. Dal momento che in passato i parametri termoelastici del diamante sono già stati determinati con accuratezza, nel presente lavoro di tesi mi sono focalizzata sulla determinazione del bulk modulus ed espansione termica dei granati, che assieme alle olivine sono le fasi minerali più abbondanti incluse nei diamanti. A causa della complessa variabilità composizionale dei granati è molto importante studiare come le proprietà termoelastiche dei granati variano con la composizione chimica. Questo può IV" " essere determinato solamente studiando le proprietà elastiche dei termini estremi, quali il piropo, l’almandino, la grossularia e l’uvarovite. Per questo motivo durante il lavoro della presente tesi sono stati determinati dei nuovi valori del bulk modulus e dell’espansione termica di piropo (Mg3Al2Si3O12), almandino (Fe3Al2Si3O12), grossularia (Ca3Al2Si3O12) e uvarovite (Ca3Cr2Si3O12). Questi parametri sono stati determinati tramite esperimenti di diffrazione a raggi-X ad alta pressione e temperatura in-situ. In conclusione sono state determinate le proprietà elastiche di un cristallo singolo sintetico di composizione eclogitica (i.e. Py51Al22Gr27). Per verificare se la variazione del bulk modulus misurata può essere calcolata considerando una soluzione solida ideale, è stato fatto un semplice calcolo di media pesata. A questo punto le pressioni di intrappolamento di un granato eclogitico sono state calcolate con il metodo elastico in condizioni di mantello litosferico subcratonico considerando i valori termoelastici calcolati e misurati. I risulatati ottenuti evidenziano la minima differenza tra la pressione di intrappolamento calcolata con il coefficiente misurato e calcolato, che è di soli 0.03 GPa, nell’intera regione termica considerata (1000-1800 K). Tale differenza nel calcolo della pressione corrisponde a una differenza nella profonditá di formazione di solo 1 km. Nonostante le ulteriori complicazioni che potrebbero comparire con l’applicazione del metodo elastico, come per esempio la presenza di soluzioni solide più complesse e la presenza di fratture, questo risultato dimostra chiaramente la potenzialità del metodo elastico nel calcolare le pressioni di intrappolamento con incertezze di un’ordine di grandezza inferiori a quelle calcolate con la geobarometria classica.

Compressibility and thermal expansion of garnets with compositions typical of inclusions in diamonds / Milani, Sula. - (2015 Feb 02).

Compressibility and thermal expansion of garnets with compositions typical of inclusions in diamonds

Milani, Sula
2015

Abstract

La maggior parte dei diamanti si sono formati nel mantello litosferico subcratonico, e più precisamente nella porzione di mantello definita in inglese come ‘diamond window’. Solo l’1% di questi diamanti contiene altre fasi minerlai incluse. Nonostate la loro rara ricorrenza sono molto importanti nelle Scienze della Terra, in quanto rappresentano gli unici campioni che contengono al loro interno le fasi minerali del mantello terrestre più profonde e non alterate che vengono studiate oggigiorno. Per questo motivo la determinazione della loro pressione di formazione, e quindi della loro profondità di provenienza, è di rilevante importanza per determinare le condizioni chimico-fisiche dell’ambiente in cui si sono formati. Nella maggior parte dei casi la pressione di provenienza di tali campioni viene determinata applicando la geobarometria classica, che si basa sul partizionamento degli elementi chimici tra i minerali costituenti il mantello. Questo metodo però può venir utilizzato soltanto in rari casi, ovvero quando all’interno dello stesso diamante sono presenti le fasi minerali adatte. Per questo motivo negli ultimi decenni è stato sviluppato un metodo alternativo, definito come metodo elastico. Questo metodo permette la determinazione della pressione di formazione considerando la pressione residua, definita come Pinc, alla quale è soggetto il minerale incluso in condizioni superficiali, ovvero a pressione e temperatura ambiente. La Pinc è dovuta alle differenze nelle propietà termoelastiche (compressibilità ed espansività) del diamante e dell’incluso. In linea di principio il metodo elastico può essere applicato a qualsiasi diamante contenente una o più fasi minerali incluse, ma è necessaria l’accurata conoscienza dei parametri termoelastici sia del diamante che del minerale incluso. Dal momento che in passato i parametri termoelastici del diamante sono già stati determinati con accuratezza, nel presente lavoro di tesi mi sono focalizzata sulla determinazione del bulk modulus ed espansione termica dei granati, che assieme alle olivine sono le fasi minerali più abbondanti incluse nei diamanti. A causa della complessa variabilità composizionale dei granati è molto importante studiare come le proprietà termoelastiche dei granati variano con la composizione chimica. Questo può IV" " essere determinato solamente studiando le proprietà elastiche dei termini estremi, quali il piropo, l’almandino, la grossularia e l’uvarovite. Per questo motivo durante il lavoro della presente tesi sono stati determinati dei nuovi valori del bulk modulus e dell’espansione termica di piropo (Mg3Al2Si3O12), almandino (Fe3Al2Si3O12), grossularia (Ca3Al2Si3O12) e uvarovite (Ca3Cr2Si3O12). Questi parametri sono stati determinati tramite esperimenti di diffrazione a raggi-X ad alta pressione e temperatura in-situ. In conclusione sono state determinate le proprietà elastiche di un cristallo singolo sintetico di composizione eclogitica (i.e. Py51Al22Gr27). Per verificare se la variazione del bulk modulus misurata può essere calcolata considerando una soluzione solida ideale, è stato fatto un semplice calcolo di media pesata. A questo punto le pressioni di intrappolamento di un granato eclogitico sono state calcolate con il metodo elastico in condizioni di mantello litosferico subcratonico considerando i valori termoelastici calcolati e misurati. I risulatati ottenuti evidenziano la minima differenza tra la pressione di intrappolamento calcolata con il coefficiente misurato e calcolato, che è di soli 0.03 GPa, nell’intera regione termica considerata (1000-1800 K). Tale differenza nel calcolo della pressione corrisponde a una differenza nella profonditá di formazione di solo 1 km. Nonostante le ulteriori complicazioni che potrebbero comparire con l’applicazione del metodo elastico, come per esempio la presenza di soluzioni solide più complesse e la presenza di fratture, questo risultato dimostra chiaramente la potenzialità del metodo elastico nel calcolare le pressioni di intrappolamento con incertezze di un’ordine di grandezza inferiori a quelle calcolate con la geobarometria classica.
2-feb-2015
Most of the diamonds formed in the sub-cratonic lithospheric mantle, in the so called ‘diamond window’, but only 1% of these diamonds have mineral phases trapped as inclusions. Although inclusion-bearing diamonds are so rare, they are geologically important, because they are the only direct and unaltered samples that we have from the Earth’s mantle. For this reason, the determination of their pressure of formation (i.e. depth of provenance) is fundamental to better constrain the chemico-physical environment in which they formed. The pressure of formation can be typically estimated by classical geobarometry methods that are based on the cation partitioning between mantle minerals. However, these methods can only be applied to rare cases (e.g. only when the appropriate set of mineral assemblages is present in the same inclusion within a diamond). Recently, analternative method has been developed, the ‘elastic method’. This method is based on the residual pressure (Pinc) of the inclusion still trapped in the diamond while at room conditions (i.e. room temperature and pressure). This Pinc arises from the contrast in elastic properties (expansivity and compressibility) between the diamond host and the trapped inclusion regardless the P-T-t path taken during the exhumation. In principle thismethod can be applied to any diamond-mineral inclusion pair, but requires accurate knowledge of the thermoelastic parameters of the diamond host and inclusion and an accurate determination of Pinc. Given that in literature reliable thermo-elastic parameters for diamond already exist, in this thesis I focused on the determination of the bulk modulus and thermal expansion of a series of garnets, which, together with olivines, are the most abundant phase included in diamonds. Garnet inclusions show a broad chemical variability and therefore the key point is to understand the compositional dependence of garnet elastic coefficients. This can be done by determining the elastic properties of the relevant garnet end-members (pyrope, almandine, grossular, and uvarovite) thus retrieving their variation within the solid solutions. This PhD project provides new values of the compressibility and thermal expansion for pyrope (Mg3Al2Si3O12), almandine II" "(Fe3Al2Si3O12), grossular (Ca3Al2Si3O12), and uvarovite (Ca3Cr2Si3O12) garnet end members,determined by in-situ high-pressure and high-temperature single-crystal X-ray diffraction experiments. As a simple proof of concept the elastic properties of a synthetic single crystal with eclogitic-like composition (i.e. Py51Al22Gr27) have been determined. In order to test if the compositional dependence of garnet elasticity can be reliably modeled assuming an ideal mixing model the measured elastic coefficients for this complex solid solution (Py51Al22Gr27) have been compared to those calculated from the end-member properties. Two sets of entrapment pressures at temperatures typical for subcratoniclithosphericregions for the eclogitic-like garnet were therefore calculated with the ‘elastic method’, using both the observed and the extrapolated elastic parameters. The results show that the differences between the calculated and measured values produced discrepancies in the entrapment pressures of about 0.03 GPa along the entire temperature range considered (e.g. 1000 – 1800 K). Such difference in entrapment pressures cause shifts of less than 1 km in estimation of the depth of formation for the pair. Despite other minor uncertainties that may arise applying the elastic method to garnets still trapped in diamonds (e.g. more complex garnet solid solutions, presence of fractures of the host around the inclusion), these results clearly indicate that the elastic method allows retrieving the pressure of formation for garnet inclusion in diamonds with uncertainties one order of magnitude lower than classical geobarometry.
garnet, bulk modulus, thermal expansion, diamond, high-pressure, high-temperature, X-ray diffraction, geobarometry
Compressibility and thermal expansion of garnets with compositions typical of inclusions in diamonds / Milani, Sula. - (2015 Feb 02).
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