The object of the present study is Hegel’s conception of the symbolic form of art, as it is described in Hegel’s Lectures on the Philosophy of Art. I will focus on the problem of the symbolic form of art in order to highlight its essential traits and to define the role it plays in the development of art. Hegel gave a series of lectures on the philosophy of art in several university terms (in 1820/21, 1823, 1826 and 1828/29), but never published a book of his own on this topic. In order to highlight the peculiarities of Hegel’s mature conception of symbolic art, I will read transcripts of Hegel's lectures made by his students, the §§ 556–63 of the Encyclopaedia (1830) and some Hegel’s reviews published by him on magazines. In order to point out the development of Hegel's conception of symbol and symbolic art, I will also contemplate the notions of art and symbol in some texts dated from his period in Jena, Nürnberg and Heidelberg.  The first chapter is devoted to recreate the specific background in which Hegel develops his conception of art. More specifically, I will offer a terminological and historic-philosophical analysis of the concepts of art and symbol, which characterize Germany during the early years of the 19th century.  The second chapter is dedicated to the concept of symbol. In this chapter I will first analyze the concept of symbol which Hegel presents in the Encyclopaedia’s section devoted to the Psychology. Then I will focus on the properties that Hegel confers to the symbol in his lectures on the philosophy of art and I will try to highlight the complexity of this concept.  In the third chapter, I will deal with the issue of the end of the symbolic art: does the symbolic art end before or after the classical art? In order to answer to this question, I will compare the creation, the contents and the fruition of the classical form of art with the creation, the contents and the fruition of the symbolic form of art. I will also try to show that Hegel doesn’t define the classical beauty as the reconciliation of figure and content.  In the last chapter I will consider the connection between Hegel’s concept of symbolic art and the human ability to break with the habits and with what is already known, and to become open to something new. 

L’analisi presentata in questo lavoro ha per oggetto l’interpretazione hegeliana dei primi momenti del darsi dell’evento artistico e cioè di quella forma d’arte che Hegel definisce simbolica. L’obiettivo della tesi è quello di definire quali siano le caratteristiche di tale forma artistica e quale sia il ruolo che essa gioca nello sviluppo dell’arte e nel più generale processo di conoscenza di sé da parte dello spirito. I testi su cui l’indagine si concentra risalgono al periodo berlinese di Hegel e sono, in primo luogo, le trascrizioni degli studenti presenti alle lezioni di filosofia dell’arte negli anni 1820/21, 1823, 1826, 1828/29 e, in secondo luogo, le edizioni berlinesi dell’Enciclopedia, le recensioni pubblicate da Hegel sulle riviste dell’epoca e l’ultima edizione del primo volume della Scienza della logica. Infine, per poter apprezzare l’evoluzione e le peculiarità che caratterizzano la matura concezione hegeliana dell’arte e del simbolo, la tesi offre un confronto di tale concezione con quella presente in alcuni testi risalenti al periodo di Jena, di Norimberga e di Heidelberg. Il primo capitolo è dedicato alla ricostruzione del contesto nel quale Hegel sviluppa la propria concezione dell’arte, la quale si distingue dalle altre teorie estetiche perché tripartita (essa è cioè divisa in: arte simbolica, arte classica, arte romantica). Più precisamente, l’analisi si sofferma ad analizzare gli elementi di originalità che caratterizzano la connessione posta da Hegel fra il concetto di simbolo e le produzioni artistico-culturali dei popoli orientali. Nel secondo capitolo, il binomio hegeliano simbolo-oriente viene approfondito in primo luogo attraverso l’analisi della definizione del concetto di simbolo offerta da Hegel nei paragrafi dedicati alla Psicologia nelle edizioni dell’Enciclopedia del 1827/1830 (e negli scritti ad esse preparatori) e, in secondo luogo, attraverso l’analisi della definizione della forma d’arte simbolica proposta nelle lezioni di Filosofia dell’arte berlinesi. Tale indagine mette in luce la complessità insita nella forma d’arte simbolica, la quale è pensata da Hegel come il succedersi di diversi momenti attraverso cui l’intelligenza guadagna una sempre maggiore determinazione del contenuto spirituale rispetto all’elemento naturale. Nel terzo capitolo si affronta la questione relativa alla fine dell’arte simbolica: tale forma artistica finisce prima o dopo del sorgere dell’arte classica? Al fine di rispondere a questa domanda, nel capitolo viene offerta un serrato confronto fra la forma d’arte simbolica e la forma d’arte classica, il quale ne mette in luce alcuni punti di analogia. Nel quarto ed ultimo capitolo la tesi relativa ad una possibile permanenza delle dinamiche simboliche nella forma d’arte classica viene verificata sulla base dell’effettivo avvicendarsi di opere d’arte descritto da Hegel. In conclusione viene considerata la possibilità di concepire il concetto hegeliano di arte simbolica come legato alla capacità umana di rompere con quanto è già noto e conosciuto e così rendere possibile il nuovo.

Primi tentativi di figurazione: l'inizio dell'arte nelle lezioni berlinesi di Hegel / Bonato, Matilde. - (2015 Feb 02).

Primi tentativi di figurazione: l'inizio dell'arte nelle lezioni berlinesi di Hegel

Bonato, Matilde
2015

Abstract

L’analisi presentata in questo lavoro ha per oggetto l’interpretazione hegeliana dei primi momenti del darsi dell’evento artistico e cioè di quella forma d’arte che Hegel definisce simbolica. L’obiettivo della tesi è quello di definire quali siano le caratteristiche di tale forma artistica e quale sia il ruolo che essa gioca nello sviluppo dell’arte e nel più generale processo di conoscenza di sé da parte dello spirito. I testi su cui l’indagine si concentra risalgono al periodo berlinese di Hegel e sono, in primo luogo, le trascrizioni degli studenti presenti alle lezioni di filosofia dell’arte negli anni 1820/21, 1823, 1826, 1828/29 e, in secondo luogo, le edizioni berlinesi dell’Enciclopedia, le recensioni pubblicate da Hegel sulle riviste dell’epoca e l’ultima edizione del primo volume della Scienza della logica. Infine, per poter apprezzare l’evoluzione e le peculiarità che caratterizzano la matura concezione hegeliana dell’arte e del simbolo, la tesi offre un confronto di tale concezione con quella presente in alcuni testi risalenti al periodo di Jena, di Norimberga e di Heidelberg. Il primo capitolo è dedicato alla ricostruzione del contesto nel quale Hegel sviluppa la propria concezione dell’arte, la quale si distingue dalle altre teorie estetiche perché tripartita (essa è cioè divisa in: arte simbolica, arte classica, arte romantica). Più precisamente, l’analisi si sofferma ad analizzare gli elementi di originalità che caratterizzano la connessione posta da Hegel fra il concetto di simbolo e le produzioni artistico-culturali dei popoli orientali. Nel secondo capitolo, il binomio hegeliano simbolo-oriente viene approfondito in primo luogo attraverso l’analisi della definizione del concetto di simbolo offerta da Hegel nei paragrafi dedicati alla Psicologia nelle edizioni dell’Enciclopedia del 1827/1830 (e negli scritti ad esse preparatori) e, in secondo luogo, attraverso l’analisi della definizione della forma d’arte simbolica proposta nelle lezioni di Filosofia dell’arte berlinesi. Tale indagine mette in luce la complessità insita nella forma d’arte simbolica, la quale è pensata da Hegel come il succedersi di diversi momenti attraverso cui l’intelligenza guadagna una sempre maggiore determinazione del contenuto spirituale rispetto all’elemento naturale. Nel terzo capitolo si affronta la questione relativa alla fine dell’arte simbolica: tale forma artistica finisce prima o dopo del sorgere dell’arte classica? Al fine di rispondere a questa domanda, nel capitolo viene offerta un serrato confronto fra la forma d’arte simbolica e la forma d’arte classica, il quale ne mette in luce alcuni punti di analogia. Nel quarto ed ultimo capitolo la tesi relativa ad una possibile permanenza delle dinamiche simboliche nella forma d’arte classica viene verificata sulla base dell’effettivo avvicendarsi di opere d’arte descritto da Hegel. In conclusione viene considerata la possibilità di concepire il concetto hegeliano di arte simbolica come legato alla capacità umana di rompere con quanto è già noto e conosciuto e così rendere possibile il nuovo.
2-feb-2015
The object of the present study is Hegel’s conception of the symbolic form of art, as it is described in Hegel’s Lectures on the Philosophy of Art. I will focus on the problem of the symbolic form of art in order to highlight its essential traits and to define the role it plays in the development of art. Hegel gave a series of lectures on the philosophy of art in several university terms (in 1820/21, 1823, 1826 and 1828/29), but never published a book of his own on this topic. In order to highlight the peculiarities of Hegel’s mature conception of symbolic art, I will read transcripts of Hegel's lectures made by his students, the §§ 556–63 of the Encyclopaedia (1830) and some Hegel’s reviews published by him on magazines. In order to point out the development of Hegel's conception of symbol and symbolic art, I will also contemplate the notions of art and symbol in some texts dated from his period in Jena, Nürnberg and Heidelberg.  The first chapter is devoted to recreate the specific background in which Hegel develops his conception of art. More specifically, I will offer a terminological and historic-philosophical analysis of the concepts of art and symbol, which characterize Germany during the early years of the 19th century.  The second chapter is dedicated to the concept of symbol. In this chapter I will first analyze the concept of symbol which Hegel presents in the Encyclopaedia’s section devoted to the Psychology. Then I will focus on the properties that Hegel confers to the symbol in his lectures on the philosophy of art and I will try to highlight the complexity of this concept.  In the third chapter, I will deal with the issue of the end of the symbolic art: does the symbolic art end before or after the classical art? In order to answer to this question, I will compare the creation, the contents and the fruition of the classical form of art with the creation, the contents and the fruition of the symbolic form of art. I will also try to show that Hegel doesn’t define the classical beauty as the reconciliation of figure and content.  In the last chapter I will consider the connection between Hegel’s concept of symbolic art and the human ability to break with the habits and with what is already known, and to become open to something new. 
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Primi tentativi di figurazione: l'inizio dell'arte nelle lezioni berlinesi di Hegel / Bonato, Matilde. - (2015 Feb 02).
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