The adiudicatio of the communi dividundo iudicium and the holders of limited real rights - Abstract The aim of this research is to strengthen the study of the adiudicatio of the communi dividundo iudicium from a particular perspective, that of the holders of limited real rights. The starting point is the analysis of the adiudicatio function in the trial per formulas and particularly in the communi dividundo iudicium. We then proceed identifying the subjects legitimated to exercise the actio communi dividundo, attempting to reconstruct the classes of people which was first granted the right to exercise the actio in the classical Roman age, distinguishing them from those who could use it utiliter. Once identified the guiding principle that was the basis of the original legitimation and subsequent expansion, we highlight the limits of this expansion, pointing out the texts supposed to be corrupted by the hand of Justinian compilers. We then further change the observation point and consider the holders of limited real rights not as potential parts of a communi dividundo iudicium, but as subjects of the effects of the adiudicatio of the communi dividundo iudicium held between co-owners of the res communis on which such holders exercised their rights. It turns out that the adiudicatio of the trial per formulas did not affect the limited real rights of those who were unrelated to the trial, keeping these rights to weigh on a pro indiviso quota also after the division of the res communis, and concluding that for the whole classical age the prudentes granted them maximum protection, preserving their interests although the constitutive effects of the communi dividundo iudicium judgment.
L’adiudicatio del communi dividundo iudicium e i titolari di diritti reali limitati - Abstract La presente ricerca si propone come obiettivo l’approfondimento dello studio dell’adiudicatio del communi dividundo iudicium da una particolare prospettiva, quella dei titolari di diritti reali limitati. Punto di partenza è costituito dall’analisi della funzione dell’adiudicatio nel processo per formulas e, in particolar modo, nel communi dividundo iudicium. Si procede, poi, all’individuazione dei legittimati all’esercizio dell’azione divisoria, nel tentativo di ricostruire il quadro delle categorie di soggetti cui fu concessa inizialmente l’actio communi dividundo nel diritto romano classico, distinguendoli da coloro che poterono usufruirne in via utile. Identificato il principio guida che fu alla base dell’originaria legittimazione e della successiva espansione, si evidenziano i limiti di tale espansione, mettendo in rilievo i testi che si presume essere stati corrotti dalla mano dei compilatori giustinianei. Cambiando, infine, ulteriormente punto di osservazione, si considerano i titolari di diritti reali limitati non come parti potenziali di un giudizio divisorio, bensì come destinatari degli effetti dell’adiudicatio del communi dividundo iudicium svoltosi fra comproprietari della res communis sulla quale detti titolari esercitavano i loro diritti. Si scoprirà che l’adiudicatio del processo formulare non incideva sui diritti reali limitati di chi era rimasto estraneo al giudizio, continuando tali diritti a gravare su una quota pro indiviso anche a seguito della divisione della cosa comune, giungendo alla conclusione che, per tutta l’età classica, la giurisprudenza accordò a costoro il massimo favore, salvaguardando i loro interessi anche a fronte degli effetti costitutivi della sentenza divisoria.
L'adiudicatio del communi dividundo iudicium e i titolari di diritti reali limitati / Tramontano, Tiziana. - (2015 Jan 14).
L'adiudicatio del communi dividundo iudicium e i titolari di diritti reali limitati
Tramontano, Tiziana
2015
Abstract
L’adiudicatio del communi dividundo iudicium e i titolari di diritti reali limitati - Abstract La presente ricerca si propone come obiettivo l’approfondimento dello studio dell’adiudicatio del communi dividundo iudicium da una particolare prospettiva, quella dei titolari di diritti reali limitati. Punto di partenza è costituito dall’analisi della funzione dell’adiudicatio nel processo per formulas e, in particolar modo, nel communi dividundo iudicium. Si procede, poi, all’individuazione dei legittimati all’esercizio dell’azione divisoria, nel tentativo di ricostruire il quadro delle categorie di soggetti cui fu concessa inizialmente l’actio communi dividundo nel diritto romano classico, distinguendoli da coloro che poterono usufruirne in via utile. Identificato il principio guida che fu alla base dell’originaria legittimazione e della successiva espansione, si evidenziano i limiti di tale espansione, mettendo in rilievo i testi che si presume essere stati corrotti dalla mano dei compilatori giustinianei. Cambiando, infine, ulteriormente punto di osservazione, si considerano i titolari di diritti reali limitati non come parti potenziali di un giudizio divisorio, bensì come destinatari degli effetti dell’adiudicatio del communi dividundo iudicium svoltosi fra comproprietari della res communis sulla quale detti titolari esercitavano i loro diritti. Si scoprirà che l’adiudicatio del processo formulare non incideva sui diritti reali limitati di chi era rimasto estraneo al giudizio, continuando tali diritti a gravare su una quota pro indiviso anche a seguito della divisione della cosa comune, giungendo alla conclusione che, per tutta l’età classica, la giurisprudenza accordò a costoro il massimo favore, salvaguardando i loro interessi anche a fronte degli effetti costitutivi della sentenza divisoria.File | Dimensione | Formato | |
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