The aim of the essay is to analyze the production of greek manuscripts in the peripheral areas of the byzantine empire, providing an art-historical perspective to one of the most debated issues in studies. Moving from the extraordinary heritage of the Biblioteca Marciana of Venice, were selected fifteen decorated manuscripts, emblematic of a production often underestimated. After an introduction dedicated to the constitution and development of the collection, from Bessarion to the eighteenth-century collectors, the essay will firstly focus on greek manuscripts made in Southern Italy and Sicily between the tenth and fourteenth centuries. The study of ornamentation between the tenth and eleventh century is conducted through the analysis of the decorative repertoire that developed in Calabria, Campania and Lazio as a result of the intensification of relations between greek monasticism and Benedictine monasticism; then it goes to the study of cultural policy of Norman rulers in Sicily during the twelfth century, and its effects on the byzantine miniature in Sicily. A further chapter is finally devoted to the Salento of the fourteenth century, deepening the illustrations of Glycas Marc. gr. Z. 402 (1031). The second section of the essay focuses on oriental provinces and Greece between X and XIV century. Moving from paleographic and codicological studies, the first chapter of the section is intended to provide an art-historical perspective on manuscript production in the peripheral areas of Constantinople, tying some "eccentric" details to the ornamental repertoire of certain provinces, from Cappadocia to Bithynia, to Greece. Finally, the last chapter deepens the book decoration in Thessalonica at the beginning of the fourteenth century, studying its relations with the monumental art in Macedonia and in Serbia under Stephen Uroš II Milutin.
L’elaborato intende affrontare criticamente la produzione di manoscritti greci nelle aree periferiche dell’impero bizantino, fornendo un punto di vista storico-artistico ad una delle problematiche più dibattute dagli studi contemporanei. Muovendo dallo straordinario patrimonio della Biblioteca Marciana di Venezia, sono stati selezionati quindici codici che, per la loro decorazione, sono emblematici di una produzione spesso sottovalutata. Dopo un’introduzione dedicata alla nascita e allo sviluppo della collezione marciana, da Bessarione fino ai collezionisti del Settecento, nella prima parte del lavoro l’attenzione è posta sui codici greci realizzati in Italia meridionale e in Sicilia fra il X e il XIV secolo. Dallo studio dell’ornamentazione fra X e XI secolo, attraverso l’analisi del repertorio decorativo che si sviluppò fra Calabria, Campania e Lazio quale conseguenza dell’intensificarsi dei rapporti fra monachesimo greco e monachesimo benedettino, si passa quindi ad analizzare la politica culturale della dinastia Altaville nel XII secolo, e dei suoi riflessi sulla miniatura bizantina nell’isola. Un ulteriore capitolo è poi dedicato al Salento del XIV secolo, approfondendo le illustrazioni del Glycas Marc. gr. Z. 402 (1031). La seconda sezione dell’elaborato si concentra invece sulle provincie orientali e la Grecia fra X e XIV secolo. Muovendo da studi paleografici e codicologici, il primo capitolo della sezione intende offrire un punto di vista storico-artistico sulla produzione manoscritta nelle aree periferiche di Costantinopoli, legando alcuni dettagli “eccentrici” del repertorio ornamentale a determinate provincie, dalla Cappadocia alla Bitinia, alla Grecia continentale.Conclude il lavoro un approfondimento sulla decorazione libraria a Tessalonica all’inizio del Trecento, e sui suoi rapporti con l’arte monumentale in Macedonia e nella Serbia di Stefano II Uroš Milutin.
Bisanzio fuori Bisanzio. Le illustrazioni dei manoscritti greci di origine provinciale conservati alla Biblioteca Nazionale Marciana / Lovino, Francesco. - (2015 Jan 30).
Bisanzio fuori Bisanzio. Le illustrazioni dei manoscritti greci di origine provinciale conservati alla Biblioteca Nazionale Marciana
Lovino, Francesco
2015
Abstract
L’elaborato intende affrontare criticamente la produzione di manoscritti greci nelle aree periferiche dell’impero bizantino, fornendo un punto di vista storico-artistico ad una delle problematiche più dibattute dagli studi contemporanei. Muovendo dallo straordinario patrimonio della Biblioteca Marciana di Venezia, sono stati selezionati quindici codici che, per la loro decorazione, sono emblematici di una produzione spesso sottovalutata. Dopo un’introduzione dedicata alla nascita e allo sviluppo della collezione marciana, da Bessarione fino ai collezionisti del Settecento, nella prima parte del lavoro l’attenzione è posta sui codici greci realizzati in Italia meridionale e in Sicilia fra il X e il XIV secolo. Dallo studio dell’ornamentazione fra X e XI secolo, attraverso l’analisi del repertorio decorativo che si sviluppò fra Calabria, Campania e Lazio quale conseguenza dell’intensificarsi dei rapporti fra monachesimo greco e monachesimo benedettino, si passa quindi ad analizzare la politica culturale della dinastia Altaville nel XII secolo, e dei suoi riflessi sulla miniatura bizantina nell’isola. Un ulteriore capitolo è poi dedicato al Salento del XIV secolo, approfondendo le illustrazioni del Glycas Marc. gr. Z. 402 (1031). La seconda sezione dell’elaborato si concentra invece sulle provincie orientali e la Grecia fra X e XIV secolo. Muovendo da studi paleografici e codicologici, il primo capitolo della sezione intende offrire un punto di vista storico-artistico sulla produzione manoscritta nelle aree periferiche di Costantinopoli, legando alcuni dettagli “eccentrici” del repertorio ornamentale a determinate provincie, dalla Cappadocia alla Bitinia, alla Grecia continentale.Conclude il lavoro un approfondimento sulla decorazione libraria a Tessalonica all’inizio del Trecento, e sui suoi rapporti con l’arte monumentale in Macedonia e nella Serbia di Stefano II Uroš Milutin.File | Dimensione | Formato | |
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