The positive psychology approach involves the study of characteristics that may contribute to an optimal functioning of individual and society (e.g. Gable & Haidt, 2005), by improving for instance well-being and prosocial orientation. In this scenario, mindfulness, i.e. a non-judgmental awareness that emerges through paying attention to the present moment (e.g. Kabat-Zinn, 1994), is particularly relevant. Similarly, a growing interest has been recently devoted to self-compassion, i.e. a non-judgmental attitude towards own weaknesses (Neff, 2003). Mindfulness and self-compassion showed to be related to improved well-being (e.g. Bernard & Curry, 2011; Keng, Smoski, & Robins, 2011). Their relation to prosocial tendencies (e.g. Block-Lerner, Orsillo, & Plumb, 2004, Neff & Germer, 2013) is less clear though. Aiming to better understand the relationship of mindfulness and self-compassion with indicators of well-being and prosocial orientation, two new constructs have been developed in this thesis. The first construct is "emotional awareness", a non-judgmental awareness toward own emotions, positive and negative, which are therefore fully experienced, without alterations or suppressions. The second one, "self-caring", covers (i) the awareness to be in a time of trouble and to need help; and (ii) the openness to accept the offered support. Mindfulness is hypothesized to be a precondition of self-compassion (e.g. Birnie, Speca, & Carlson, 2010), emotional awareness and self-caring. We aimed to investigate the relationship of mindfulness, self-compassion, emotional awareness and self-caring with different indicators of well-being and prosocial tendencies, considering the simultaneous effects of social desirability. More specifically, we tested a mediation model in which the relationship of mindfulness with well-being and prosocial inclinations was mediated by self-compassion, emotional awareness and self-caring. In order to test this hypothesis, we developed an Italian adaptation of the instruments used to asses mindfulness and self-compassion, i.e., the Mindful Attention Awareness Scale (MAAS; Brown & Ryan, 2003; Study 1), and the Self-Compassion Scale-Short Form (SCS-SF; Raes, Pommier, Neff & Van Gucht, 2011; Study 2). Furthermore, we developed the two instruments for the assessment of emotional awareness and self-caring dispositions and we investigated their main psychometric characteristics (Study 3). Then, through a confirmatory factor analysis, we showed that the analyzed constructs were different from each other, although partially overlapping, controlling also for their susceptibility to social desirability (Study 4). The subsequent study has preliminarily investigated the relationship of mindfulness, self-compassion, emotional awareness and self-caring with indicators of well-being and prosocial orientation (Study 5). The mediation model has been therefore tested for the first time. Finally, the last two studies examined more in depth the mediation model. Specifically, we employed indicators of general, subjective and psychological well-being (Study 6), unconditional respect and prosocial personality (Study 7). In these studies we also tested a two-level mediation model, where the relationship of mindfulness with well-being and prosocial tendencies was mediated by self-compassion, emotional awareness and self-caring, at the first level, and by gratitude and inter-being, at the second level. Gratitude has already showed to be related to an increase in well-being and prosocial inclinations, while inter-being is a new construct of Eastern origin. In all these studies, the mediation model has been examined adopting a structural equation model approach. Overall, the results suggest that mindfulness is associated with improved well-being and increased prosocial orientation, especially through higher emotional awareness, gratitude and inter-being. Strengths, limitations, implications of the studies and future perspectives are discussed.

La psicologia positiva si occupa dello studio delle caratteristiche che possono contribuire al funzionamento ottimale dell’individuo e della società (e.g. Gable & Haidt, 2005), facilitando, per esempio, il benessere individuale o l’apertura prosociale. Una delle caratteristiche maggiormente considerate è la mindfulness, una forma di consapevolezza non giudicante rivolta all’esperienza presente, momento dopo momento (e.g. Kabat-Zinn, 1990). Più recentemente, alla mindfulness si è affiancato lo studio della self-compassion, un atteggiamento non giudicante verso le proprie inadeguatezze (Neff, 2003). Entrambe queste variabili sembrano associarsi a diversi indicatori di benessere individuale (e.g. Bernard & Curry, 2011; Keng, Smoski, & Robins, 2011). Meno chiara è invece la loro associazione con gli indicatori di apertura prosociale (e.g. Block-Lerner, Orsillo, & Plumb, 2004, Neff & Germer, 2013). Allo scopo di chiarire meglio le associazioni della consapevolezza e dell’accettazione sia con il benessere individuale sia con gli indicatori di apertura prosociale, sono stati teorizzati due nuovi costrutti. Il primo, definito “consapevolezza emotiva”, consiste in una forma di consapevolezza non giudicante rivolta verso le proprie emozioni, positive e negative, così da riuscire a provarle appieno, senza negarle o distorcerle. Il secondo costrutto, definito “self-caring”, misura da un lato la consapevolezza di avere bisogno di aiuto nei momenti di difficoltà, e dall’altro la capacità di accettarlo quando offerto. Come per la self-compassion (e.g. Birnie, Speca, & Carlson, 2010), anche per la consapevolezza emotiva e il self-caring la mindfulness è considerata essere un precursore. Scopo generale della presente tesi è indagare la relazione di mindfulness, self-compassion, consapevolezza emotiva e self-caring con diversi indicatori di benessere individuale e di prosocialità, tenendo sotto controllo gli effetti della desiderabilità sociale. In particolare, si procede a testare l’ipotesi che l’associazione tra la mindfulness e gli indicatori di benessere individuale e prosocialità sia mediata da un aumento nelle capacità disposizionali di self-compassion, consapevolezza emotiva e self-caring. Allo scopo di testare questa ipotesi, è stato innanzitutto necessario procedere alla validazione delle versioni italiane delle scale per la misurazione della mindfulness e della self-compassion, ovvero la Mindful Attention Awareness Scale (MAAS; Brown & Ryan, 2003; Studio 1), e la Self-Compassion Scale-Short Form (SCS–SF; Raes, Pommier, Neff, & Van Gucht, 2011; Studio 2). È stato inoltre necessario sviluppare due strumenti per la misurazione della consapevolezza emotiva e del self-caring e testarne le proprietà psicometriche principali (Studio 3). In seguito, attraverso un’analisi fattoriale confermativa, si è dimostrato che i costrutti indagati, pur con aree di sovrapposizione, sono distinti ed è stata controllata la loro suscettibilità alla desiderabilità sociale (Studio 4). Il quinto studio ha esplorato preliminarmente la relazione di mindfulness, self-compassion, consapevolezza emotiva e self-caring, sia con indicatori di benessere sia di prosocialità, testando per la prima volta l’ipotesi di mediazione. Infine, gli ultimi due studi hanno indagato in modo più specifico e approfondito l’ipotesi di mediazione. In particolare sono stati utilizzati rispettivamente indicatori di benessere generale, soggettivo e psicologico (Studio 6) e di rispetto incondizionato e personalità prosociale (Studio 7). In questi ultimi due studi si è testata anche un’ipotesi di mediazione a due livelli, in cui in aggiunta ai mediatori di primo livello (self-compassion, consapevolezza emotiva e self-caring), vi sono due mediatori di secondo livello, ovvero la propensione alla gratitudine, variabile che ha già dimostrato di associarsi a un maggior benessere e prosocialità, e l’inter-essere, un nuovo costrutto di derivazione orientale. In tutti gli studi, l’ipotesi di mediazione è stata testata attraverso la tecnica delle equazioni strutturali. I risultati degli studi nel complesso sembrano suggerire che la mindfulness si associ a un miglior benessere individuale e una maggior prosocialità attraverso soprattutto un aumento in consapevolezza emotiva, gratitudine e inter-essere. Vengono discussi punti di forza, limiti, implicazioni degli studi e prospettive future.

Consapevolezza, accettazione e comprensione di sé: associazioni con il benessere individuale e l'apertura prosociale / Veneziani, Chiara A.. - (2015 Jan 28).

Consapevolezza, accettazione e comprensione di sé: associazioni con il benessere individuale e l'apertura prosociale

Veneziani, Chiara A.
2015

Abstract

La psicologia positiva si occupa dello studio delle caratteristiche che possono contribuire al funzionamento ottimale dell’individuo e della società (e.g. Gable & Haidt, 2005), facilitando, per esempio, il benessere individuale o l’apertura prosociale. Una delle caratteristiche maggiormente considerate è la mindfulness, una forma di consapevolezza non giudicante rivolta all’esperienza presente, momento dopo momento (e.g. Kabat-Zinn, 1990). Più recentemente, alla mindfulness si è affiancato lo studio della self-compassion, un atteggiamento non giudicante verso le proprie inadeguatezze (Neff, 2003). Entrambe queste variabili sembrano associarsi a diversi indicatori di benessere individuale (e.g. Bernard & Curry, 2011; Keng, Smoski, & Robins, 2011). Meno chiara è invece la loro associazione con gli indicatori di apertura prosociale (e.g. Block-Lerner, Orsillo, & Plumb, 2004, Neff & Germer, 2013). Allo scopo di chiarire meglio le associazioni della consapevolezza e dell’accettazione sia con il benessere individuale sia con gli indicatori di apertura prosociale, sono stati teorizzati due nuovi costrutti. Il primo, definito “consapevolezza emotiva”, consiste in una forma di consapevolezza non giudicante rivolta verso le proprie emozioni, positive e negative, così da riuscire a provarle appieno, senza negarle o distorcerle. Il secondo costrutto, definito “self-caring”, misura da un lato la consapevolezza di avere bisogno di aiuto nei momenti di difficoltà, e dall’altro la capacità di accettarlo quando offerto. Come per la self-compassion (e.g. Birnie, Speca, & Carlson, 2010), anche per la consapevolezza emotiva e il self-caring la mindfulness è considerata essere un precursore. Scopo generale della presente tesi è indagare la relazione di mindfulness, self-compassion, consapevolezza emotiva e self-caring con diversi indicatori di benessere individuale e di prosocialità, tenendo sotto controllo gli effetti della desiderabilità sociale. In particolare, si procede a testare l’ipotesi che l’associazione tra la mindfulness e gli indicatori di benessere individuale e prosocialità sia mediata da un aumento nelle capacità disposizionali di self-compassion, consapevolezza emotiva e self-caring. Allo scopo di testare questa ipotesi, è stato innanzitutto necessario procedere alla validazione delle versioni italiane delle scale per la misurazione della mindfulness e della self-compassion, ovvero la Mindful Attention Awareness Scale (MAAS; Brown & Ryan, 2003; Studio 1), e la Self-Compassion Scale-Short Form (SCS–SF; Raes, Pommier, Neff, & Van Gucht, 2011; Studio 2). È stato inoltre necessario sviluppare due strumenti per la misurazione della consapevolezza emotiva e del self-caring e testarne le proprietà psicometriche principali (Studio 3). In seguito, attraverso un’analisi fattoriale confermativa, si è dimostrato che i costrutti indagati, pur con aree di sovrapposizione, sono distinti ed è stata controllata la loro suscettibilità alla desiderabilità sociale (Studio 4). Il quinto studio ha esplorato preliminarmente la relazione di mindfulness, self-compassion, consapevolezza emotiva e self-caring, sia con indicatori di benessere sia di prosocialità, testando per la prima volta l’ipotesi di mediazione. Infine, gli ultimi due studi hanno indagato in modo più specifico e approfondito l’ipotesi di mediazione. In particolare sono stati utilizzati rispettivamente indicatori di benessere generale, soggettivo e psicologico (Studio 6) e di rispetto incondizionato e personalità prosociale (Studio 7). In questi ultimi due studi si è testata anche un’ipotesi di mediazione a due livelli, in cui in aggiunta ai mediatori di primo livello (self-compassion, consapevolezza emotiva e self-caring), vi sono due mediatori di secondo livello, ovvero la propensione alla gratitudine, variabile che ha già dimostrato di associarsi a un maggior benessere e prosocialità, e l’inter-essere, un nuovo costrutto di derivazione orientale. In tutti gli studi, l’ipotesi di mediazione è stata testata attraverso la tecnica delle equazioni strutturali. I risultati degli studi nel complesso sembrano suggerire che la mindfulness si associ a un miglior benessere individuale e una maggior prosocialità attraverso soprattutto un aumento in consapevolezza emotiva, gratitudine e inter-essere. Vengono discussi punti di forza, limiti, implicazioni degli studi e prospettive future.
28-gen-2015
The positive psychology approach involves the study of characteristics that may contribute to an optimal functioning of individual and society (e.g. Gable & Haidt, 2005), by improving for instance well-being and prosocial orientation. In this scenario, mindfulness, i.e. a non-judgmental awareness that emerges through paying attention to the present moment (e.g. Kabat-Zinn, 1994), is particularly relevant. Similarly, a growing interest has been recently devoted to self-compassion, i.e. a non-judgmental attitude towards own weaknesses (Neff, 2003). Mindfulness and self-compassion showed to be related to improved well-being (e.g. Bernard & Curry, 2011; Keng, Smoski, & Robins, 2011). Their relation to prosocial tendencies (e.g. Block-Lerner, Orsillo, & Plumb, 2004, Neff & Germer, 2013) is less clear though. Aiming to better understand the relationship of mindfulness and self-compassion with indicators of well-being and prosocial orientation, two new constructs have been developed in this thesis. The first construct is "emotional awareness", a non-judgmental awareness toward own emotions, positive and negative, which are therefore fully experienced, without alterations or suppressions. The second one, "self-caring", covers (i) the awareness to be in a time of trouble and to need help; and (ii) the openness to accept the offered support. Mindfulness is hypothesized to be a precondition of self-compassion (e.g. Birnie, Speca, & Carlson, 2010), emotional awareness and self-caring. We aimed to investigate the relationship of mindfulness, self-compassion, emotional awareness and self-caring with different indicators of well-being and prosocial tendencies, considering the simultaneous effects of social desirability. More specifically, we tested a mediation model in which the relationship of mindfulness with well-being and prosocial inclinations was mediated by self-compassion, emotional awareness and self-caring. In order to test this hypothesis, we developed an Italian adaptation of the instruments used to asses mindfulness and self-compassion, i.e., the Mindful Attention Awareness Scale (MAAS; Brown & Ryan, 2003; Study 1), and the Self-Compassion Scale-Short Form (SCS-SF; Raes, Pommier, Neff & Van Gucht, 2011; Study 2). Furthermore, we developed the two instruments for the assessment of emotional awareness and self-caring dispositions and we investigated their main psychometric characteristics (Study 3). Then, through a confirmatory factor analysis, we showed that the analyzed constructs were different from each other, although partially overlapping, controlling also for their susceptibility to social desirability (Study 4). The subsequent study has preliminarily investigated the relationship of mindfulness, self-compassion, emotional awareness and self-caring with indicators of well-being and prosocial orientation (Study 5). The mediation model has been therefore tested for the first time. Finally, the last two studies examined more in depth the mediation model. Specifically, we employed indicators of general, subjective and psychological well-being (Study 6), unconditional respect and prosocial personality (Study 7). In these studies we also tested a two-level mediation model, where the relationship of mindfulness with well-being and prosocial tendencies was mediated by self-compassion, emotional awareness and self-caring, at the first level, and by gratitude and inter-being, at the second level. Gratitude has already showed to be related to an increase in well-being and prosocial inclinations, while inter-being is a new construct of Eastern origin. In all these studies, the mediation model has been examined adopting a structural equation model approach. Overall, the results suggest that mindfulness is associated with improved well-being and increased prosocial orientation, especially through higher emotional awareness, gratitude and inter-being. Strengths, limitations, implications of the studies and future perspectives are discussed.
Consapevolezza; mindfulness; accettazione; benessere; apertura prosociale /Awareness; mindfulness; acceptance; well-being; prosocial orientation
Consapevolezza, accettazione e comprensione di sé: associazioni con il benessere individuale e l'apertura prosociale / Veneziani, Chiara A.. - (2015 Jan 28).
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