The most recent studies give great credence to narrative methodologies in being able to develop learning and in implementing educational empowerment. Under this perspective, Storytelling, takes on the characteristics of a real active method, that aims to promote the development of meaning about experience, an analysis of this meaning and the educational implications that result. The high potential of storytelling allows the experience to be known and understandable, even if this hasn't been lived in first person, and permits to broadcast it beyond the initial context in order to facilitate the repeatability, the development and the revision, and to promote the exchange of ideas in a reflective perspective. Today, thanks to the low cost of digital devices and the availability of new media tools, the possibilities and methods of production and communication of stories are increasing. Therefore there is a complexification of the narrative process. The text (as a translation of narrative thinking in a narrative discourse) can assume different forms which correspond to different ways of using it. In addition to the monomedia tradition (oral and written form) we now also have the multimedia world. This powerful influence arose from the transition between Web 1.0 and 2.0, which caused a change in paradigm: today people have both the means to tell their stories and the channels to spread and share them with extreme ease and immediacy. The individual stories and the personal views of the world open up to enable comparisons that generate an interactive feedback process that changes in-depth the nature and the direction of the communication flow. The person takes on an active role in the process of co-construction of knowledge and thus leaves behind the role of “simple user”. Typical examples included wiki and online blogs, but this need to share and tell through digital means has also generated the practice of "digital storytelling". Digital Storytelling is defined as «the modern expression of the ancient art of storytelling using digital media to create media-rich stories to tell, to share, and to preserve». The possibility of mixing two different worlds (the storytelling world with its processes of objectification and subjectification, and the “digital” world with its ability to integrate various languages and appeal to younger generations) makes it a powerful tool in an educational context. Amplifying the power of the traditional narrative method, the technique of Digital Storytelling offers a methodological and in depth reflection for education practitioners, especially in relation to new horizons and contexts of communication and particularly for those who work with young people.
I più recenti studi di area pedagogica danno estrema credibilità alle metodologie narrative, ritenendole in grado di sviluppare l'apprendimento e di implementare l’empowerment educativo. In questa prospettiva la narrazione assume le caratteristiche di un vero e proprio metodo attivo, che mira a promuovere la costruzione di significato circa l'esperienza, lo sviluppo di processi riflessivi a partire da questa consapevolezza e tutte le altre implicazioni educative che ne derivano. L’alto potenziale della narrazione consente di rendere nota e comprensibile l’esperienza anche a chi non l’ha vissuta, trasmettendola oltre i confini del contesto di partenza, sia per favorirne la ripetibilità, lo sviluppo e la rielaborazione, sia per favorire la circolazione di idee in prospettiva riflessiva. Oggi grazie al basso costo dei dispositivi digitali ed i nuovi supporti disponibili, le possibilità e le modalità di costruzione e comunicazione delle storie sono aumentate con conseguente complessificazione del processo narrativo: il testo, come traduzione del pensiero narrativo in un discorso narrativo, si presenta in forme diversificate alle quali corrispondono diverse modalità di produzione e di fruizione. Alla tradizionale modalità monomediale orale e scritta si affianca oggi, sempre più prepotentemente, quella multimediale. Un forte condizionamento in questo senso è derivato dal passaggio tra Web 1.0 e 2.0 che ha determinato, un vero e proprio cambio di paradigma per cui le persone oggi dispongono sia dei mezzi necessari per raccontare la propria storia sia dei canali per diffonderla e condividerla con estrema facilità ed immediatezza. Le narrazioni individuali, i propri punti di vista personali sul mondo si aprono così al confronto generando un processo interattivo e reciproco di feedback che modifica profondamente la natura e la direzione dei flussi comunicativi e porta la persona ad assumere un ruolo attivo nel processo di co-costruzione della conoscenza abbandonando quello di semplice fruitore. Esempi classici sono rappresentati da Wiki e blog ma questa esigenza di raccontare e raccontarsi attraverso il digitale ha generato anche la pratica del “digital storytelling”. Questo nuovo approccio metodologico consiste nell’usare media digitali per creare storie arricchite (“media-rich stories”) da raccontare, da condividere e preservare”. La potenzialità educativa di questo strumento sta nella possibilità che esso offre di coniugare due mondi fra loro diversi: da un lato quello della narrazione con la possibilità di innescare processi di oggettivazione e soggettivazione e, dall’altro, quello del digitale, dei muovi media, degli strumenti tecnologici innovativi, con la loro possibilità di integrare linguaggi diversi e di attrarre in particolare le nuove generazioni.
Le metodologie narrative digitali nei contesti della formazione iniziale e continua degli educatori sociali / Campion, Monica. - (2014 Jan 31).
Le metodologie narrative digitali nei contesti della formazione iniziale e continua degli educatori sociali.
Campion, Monica
2014
Abstract
I più recenti studi di area pedagogica danno estrema credibilità alle metodologie narrative, ritenendole in grado di sviluppare l'apprendimento e di implementare l’empowerment educativo. In questa prospettiva la narrazione assume le caratteristiche di un vero e proprio metodo attivo, che mira a promuovere la costruzione di significato circa l'esperienza, lo sviluppo di processi riflessivi a partire da questa consapevolezza e tutte le altre implicazioni educative che ne derivano. L’alto potenziale della narrazione consente di rendere nota e comprensibile l’esperienza anche a chi non l’ha vissuta, trasmettendola oltre i confini del contesto di partenza, sia per favorirne la ripetibilità, lo sviluppo e la rielaborazione, sia per favorire la circolazione di idee in prospettiva riflessiva. Oggi grazie al basso costo dei dispositivi digitali ed i nuovi supporti disponibili, le possibilità e le modalità di costruzione e comunicazione delle storie sono aumentate con conseguente complessificazione del processo narrativo: il testo, come traduzione del pensiero narrativo in un discorso narrativo, si presenta in forme diversificate alle quali corrispondono diverse modalità di produzione e di fruizione. Alla tradizionale modalità monomediale orale e scritta si affianca oggi, sempre più prepotentemente, quella multimediale. Un forte condizionamento in questo senso è derivato dal passaggio tra Web 1.0 e 2.0 che ha determinato, un vero e proprio cambio di paradigma per cui le persone oggi dispongono sia dei mezzi necessari per raccontare la propria storia sia dei canali per diffonderla e condividerla con estrema facilità ed immediatezza. Le narrazioni individuali, i propri punti di vista personali sul mondo si aprono così al confronto generando un processo interattivo e reciproco di feedback che modifica profondamente la natura e la direzione dei flussi comunicativi e porta la persona ad assumere un ruolo attivo nel processo di co-costruzione della conoscenza abbandonando quello di semplice fruitore. Esempi classici sono rappresentati da Wiki e blog ma questa esigenza di raccontare e raccontarsi attraverso il digitale ha generato anche la pratica del “digital storytelling”. Questo nuovo approccio metodologico consiste nell’usare media digitali per creare storie arricchite (“media-rich stories”) da raccontare, da condividere e preservare”. La potenzialità educativa di questo strumento sta nella possibilità che esso offre di coniugare due mondi fra loro diversi: da un lato quello della narrazione con la possibilità di innescare processi di oggettivazione e soggettivazione e, dall’altro, quello del digitale, dei muovi media, degli strumenti tecnologici innovativi, con la loro possibilità di integrare linguaggi diversi e di attrarre in particolare le nuove generazioni.File | Dimensione | Formato | |
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