Direct and indirect effect of sex hormones have been demonstrated to control the inflammation process. Using animal models of tissue damage, androgens demonstrated to be immunosuppressive while estrogens contributed to exert immunoprotective activity and wound repair. As liver regeneration showed to be slower and more difficult in males than in females, in this thesis a liver acute damage model was obtained by injection of CCl4 in Balb/c mice (males and females). By cytometrical multiparametric method, the endogenous and exogenous populations of monocyte and lymphocyte lineages were explored. The expression level of target markers, relative to cells of healthy animals, was assumed as reference to discriminate the immunoreactivity of test groups of liver damage. In order to define the regulatory role of androgens on the liver acute damage response, some animals were also treated with an antagonist of androgen receptor (AR), flutamide. The flutamide effect on liver endogenous and exogenous cells was defined as specific when compared to that of oil vehicle. The cytometrical study showed important differences among males and females. In particular, the homing time of immunosuppressive myeloid cells was delayed in males in respect to females. Moreover, the homing resulted to be dependent on androgens as the inhibition of AR through flutamide tackled migrating Gr-1high cells to liver. While flutamide showed to contribute to inflammation in males, in contrast it guaranteed its negative regulation in females.
È noto che gli ormoni sessuali controllano in maniera diretta ed indiretta l'infiammazione. In alcuni modelli di danno tessutale, gli androgeni hanno dimostrato di avere capacità immusoppressive mentre gli estrogeni hanno contribuito alla immunoprotezione e alla risoluzione delle lesioni tessutali. Poiché la rigenerazione epatica è risultata più lenta e difficile negli animali maschi rispetto a quella osservata nelle femmine, in questo studio è stato allestito un modello di danno epatico acuto per induzione con CCl4 ed è stato esplorato il meccanismo di risoluzione della lesione epatica in animali maschi e femmine. In particolare, mediante un'analisi multiparametrica di citofluorimetria, sono state caratterizzate le popolazioni esogene ed endogene di linea monocitica/macrofagica e linfocitaria coinvolte nella risposta infiammatoria. I livelli di espressione dei marcatori d'interesse delle cellule epatiche estratte da animali sani sono stati assunti come riferimento per discriminare la reattività immunitaria nei gruppi sperimentali di danno epatico. Allo scopo di definire il ruolo degli androgeni nella modulazione della risposta al danno epatico acuto, alcuni animali trattati con CCl4 sono stati sottoposti al trattamento con un inibitore del recettore degli androgeni (AR), la flutamide. L'effetto specifico della flutamide è stato definito per confronto con i campioni trattati con CCl4 e solo veicolo. Lo studio di citofluorimetria ha rilevato un significativo dimorfismo tra maschi e femmine a livello del tempo di reclutamento delle cellule mieloidi immunosoppressive nel fegato. Inoltre, l'homing è risultato dipendente dagli androgeni come dimostrato dall'espressione di AR sulle cellule GR-1high e dal blocco indotto sul loro reclutamento nel fegato da parte della flutamide. La flutamide ha dimostrato di intensificare la risposta infiammatoria nel maschio mentre nella femmina ha contribuito alla sua modulazione.
Ruolo dell'immunità e degli ormoni sessuali in un modello di anno epatico acuto / Amodio, Vincenzo. - (2014 Jan 30).
Ruolo dell'immunità e degli ormoni sessuali in un modello di anno epatico acuto
Amodio, Vincenzo
2014
Abstract
È noto che gli ormoni sessuali controllano in maniera diretta ed indiretta l'infiammazione. In alcuni modelli di danno tessutale, gli androgeni hanno dimostrato di avere capacità immusoppressive mentre gli estrogeni hanno contribuito alla immunoprotezione e alla risoluzione delle lesioni tessutali. Poiché la rigenerazione epatica è risultata più lenta e difficile negli animali maschi rispetto a quella osservata nelle femmine, in questo studio è stato allestito un modello di danno epatico acuto per induzione con CCl4 ed è stato esplorato il meccanismo di risoluzione della lesione epatica in animali maschi e femmine. In particolare, mediante un'analisi multiparametrica di citofluorimetria, sono state caratterizzate le popolazioni esogene ed endogene di linea monocitica/macrofagica e linfocitaria coinvolte nella risposta infiammatoria. I livelli di espressione dei marcatori d'interesse delle cellule epatiche estratte da animali sani sono stati assunti come riferimento per discriminare la reattività immunitaria nei gruppi sperimentali di danno epatico. Allo scopo di definire il ruolo degli androgeni nella modulazione della risposta al danno epatico acuto, alcuni animali trattati con CCl4 sono stati sottoposti al trattamento con un inibitore del recettore degli androgeni (AR), la flutamide. L'effetto specifico della flutamide è stato definito per confronto con i campioni trattati con CCl4 e solo veicolo. Lo studio di citofluorimetria ha rilevato un significativo dimorfismo tra maschi e femmine a livello del tempo di reclutamento delle cellule mieloidi immunosoppressive nel fegato. Inoltre, l'homing è risultato dipendente dagli androgeni come dimostrato dall'espressione di AR sulle cellule GR-1high e dal blocco indotto sul loro reclutamento nel fegato da parte della flutamide. La flutamide ha dimostrato di intensificare la risposta infiammatoria nel maschio mentre nella femmina ha contribuito alla sua modulazione.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Amodio_Vincenzo_tesi.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Tesi di dottorato
Licenza:
Non specificato
Dimensione
1.12 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.12 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.