In this thesis four studies have been described that were primarily meant to investigate the psychophysiological mechanisms underlying the relationship between depression and increased cardiac risk in patients after first time cardiac surgery, and, secondarily, to test the effectiveness of a cardiorespiratory biofeedback training in reducing cardiac risk in these patients. Findings from the first study confirm and extend previous data on depressed patients with cardiovascular diseases by showing that also depressed patients after first time cardiac surgery had lowered vagal control on the heart, compared to patients without depression. In the second study, this relationship has been shown to be partially mediated by altered emotion regulation as a trait, and, specifically, by excessive use of suppression of emotions. Findings from the third study displayed that patients with postoperative depression had significantly greater stress response, characterized by disproportionate vagal withdrawal, specifically during unpleasant stressors, compared to nondepressed patients after surgery. More importantly, findings from the fourth study provide new evidence supporting the usefulness of a biofeedback of respiratory sinus arrhythmia training, in increasing vagal control on the heart and improving depressive symptoms. In conclusion, the present thesis provides further information on the psychophysiological mechanisms underlying the relationship between depression and increased cardiac risk, and more importantly, yields evidence in support of the effectiveness of biofeedback training in patients after cardiac surgery.
Nel presente lavoro di tesi sono riportati quattro studi volti ad indagare, in primo luogo, i meccanismi psicofisiologici coinvolti nell’associazione tra depressione ed incrementato rischio cardiovascolare e, in secondo luogo, a valutare l’efficacia di un training di biofeedback cardiorespiratorio in pazienti sottoposti al primo intervento i cardiochirurgia. I risultati emersi dal primo studio hanno confermato ed esteso i dati sulla depressione in pazienti cardiopatici, mostrando che la depressione si associa ad un ridotto tono vagale sul cuore anche in pazienti postcardiochirugici. I dati emersi dal secondo studio hanno mostrato che tale relazione viene parzialmente mediata da un tratto particolare di regolazione emozionale, ovvero, da un eccessivo utilizzo della soppressione delle emozioni. Il terzo studio ha rilevato che pazienti depressi a seguito di cardiochirurgia mostrano una maggiore risposta da stress, caratterizzata da un eccessiva diminuzione del controllo vagale sul cuore, specificamente durante situazioni spiacevoli. Infine, il quarto studio, ha fornito dati a supporto dell’efficacia del biofeedback dell’aritmia sinusale respiratoria nell’incrementare il tono vagale sul cuore e nel ridurre la sintomatologia depressiva in pazienti sottoposti a cardiochirurgia. Concludendo, il presente lavoro di tesi fornisce utili informazioni che vanno ad aggiungersi alla letteratura sui meccanismi psicofisiologici che sottendono la relazione tra depressione ed incrementato rischio cardiovascolare, e, soprattutto, fornisce dati a supporto dell’efficacia di un training tramite biofeedback in pazienti sottoposti a cardiochirurgia.
The interaction between depression and autonomic dysregulation in patients undergoing cardiac surgery / Patron, Elisabetta. - (2014 Jan 30).
The interaction between depression and autonomic dysregulation in patients undergoing cardiac surgery
Patron, Elisabetta
2014
Abstract
Nel presente lavoro di tesi sono riportati quattro studi volti ad indagare, in primo luogo, i meccanismi psicofisiologici coinvolti nell’associazione tra depressione ed incrementato rischio cardiovascolare e, in secondo luogo, a valutare l’efficacia di un training di biofeedback cardiorespiratorio in pazienti sottoposti al primo intervento i cardiochirurgia. I risultati emersi dal primo studio hanno confermato ed esteso i dati sulla depressione in pazienti cardiopatici, mostrando che la depressione si associa ad un ridotto tono vagale sul cuore anche in pazienti postcardiochirugici. I dati emersi dal secondo studio hanno mostrato che tale relazione viene parzialmente mediata da un tratto particolare di regolazione emozionale, ovvero, da un eccessivo utilizzo della soppressione delle emozioni. Il terzo studio ha rilevato che pazienti depressi a seguito di cardiochirurgia mostrano una maggiore risposta da stress, caratterizzata da un eccessiva diminuzione del controllo vagale sul cuore, specificamente durante situazioni spiacevoli. Infine, il quarto studio, ha fornito dati a supporto dell’efficacia del biofeedback dell’aritmia sinusale respiratoria nell’incrementare il tono vagale sul cuore e nel ridurre la sintomatologia depressiva in pazienti sottoposti a cardiochirurgia. Concludendo, il presente lavoro di tesi fornisce utili informazioni che vanno ad aggiungersi alla letteratura sui meccanismi psicofisiologici che sottendono la relazione tra depressione ed incrementato rischio cardiovascolare, e, soprattutto, fornisce dati a supporto dell’efficacia di un training tramite biofeedback in pazienti sottoposti a cardiochirurgia.File | Dimensione | Formato | |
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