The purpose of this work is the evaluation of the seismic behaviour of suspended ceilings by means of a combined experimental and numerical approach. As concerning the experimental aspects, nowadays the most common experimental produre applied to suspended ceilings worldwide regards shake-table tests, with a protocol defined to certify the ceilings for a determined seismic level. This methodology has some shortcomings, including the high cost and the influence of the input chosen on the experimental results. In fact, these tests have the aim to certify the product rather than providing mechanical characteristics of the specimen tested. Moreover, the results obtained with the certification process cannot be extended to similar products or geographic zones with different seismic risk. To overcome these limitations, an innovative experimental setup for monotonic and cyclic testing of suspended ceiling systems was designed, realized and applied. In order to have a complete characterization of suspended ceilings, an initial experimental campaign on inner joints was realized. These components, in fact, performed poorly in past earthquakes. In detail, 'standard' joints were compared to 'seismic' joints, specifically designed to resist to earthquake motion. Real-scale tests were then performed on the most common T-Grid suspended ceilings and other two typologies of metal ceilings with different structure. Moreover, dry-wall suspended ceilings with single and double plasterboard were tested. For each typology one monotonic and one cyclic quasi-static test were performed. Monotonic tests have the aim to identify the yielding parameters and the damage mechanisms and cyclic tests are performed according to the protocol described in FEMA 461 for cyclic quasi-static tests of non-structural components. The results allow to define the performance of suspended ceilings and to elaborate their capacity curves. As concerning the numerical part of the work, a numerical cascading approach was applied to study the uncoupled behaviour of suspended ceilings installed at different levels of buildings. Results from experimental campaign were used as input data for the numerical anlyses. Elastic linear time history analyses were performed on multi-story buildings with different vibration periods and the elastic floor response spectra were defined. Capacity curves defined experimentally and floor spectra were plotted in an ADRS (Acceleration Displacement Response Spectrum) domain in order to assess the seismic demand in terms of acceleration and displacement of suspended ceilings compared to their capacities. Dynamic analyses of suspended ceilings were conduced both in linear and non linear hypothesis and the results compared in order to assess the effectiveness of standard linear, or equivalent linear, static calculations.
Lo scopo della tesi è la valutazione del comportamento sismico di controsoffitti, tramite prove cicliche quasi statiche. La tipologia di prove più comune ad oggi, infatti, riguarda prove su tavole vibrante con un protocollo definito per certificare il prodotto per una certa azione sismica. Queste prove presentano varie limitazioni, tra cui il costo elevato e la stretta correlazione tra risultato e input scelto. Le prove infatti non hanno specifico scopo di ricerca se non l’obiettivo di certificare un prodotto, non forniscono informazioni sulle prestazioni meccaniche dei componenti testati e non permettono di estendere i risultati ottenuti ne su prodotti simili ne in zone geografiche con diverso rischio sismico. È stato quindi progettato un setup di prova innovativo in grado di realizzare prove monotone e cicliche quasi statiche su controsoffitti. Questa tipologia di prove permette di superare le limitazioni dell’attuale procedura sperimentale. Al fine di ottenere una caratterizzazione completa dei controsoffitti, sono stati testati i giunti interni, questi componenti infatti sono risultati danneggiati in seguito a eventi sismici. In particolare, sono stati testati sia giunti ‘standard’ che giunti ‘antisismici’, facenti parte di una particolare linea progettata per resistere all’azione sismica. Sono stati testati a grandezza reale sia controsoffitti con struttura a T (che rappresentano la tipologia più diffusa globalmente), che altri due controsoffitti con diversa sottostruttura metallica, infine le prove hanno riguardato anche controsoffitti con pannelli continui in cartongesso. Per ogni tipologia sono stati eseguite una prova monotona, al fine di individuare i parametri di snervamento e il meccanismo di rottura, e una prova ciclica, seguendo il protocollo indicato nelle FEMA 461 per prove cicliche quasi statiche per componenti non strutturali. I risultati ottenuti hanno permesso di definire la prestazione degli elementi testati e di elaborarne la curva di capacità. Tramite approccio numerico “a cascata”, che permette di eseguire uno studio disaccoppiato dei due elementi, è stato possibile studiare il comportamento dei controsoffitti installati a diversi piani. Sono state realizzate analisi time-history lineari elastiche su edifici multi-piano con diverso periodo di vibrazione e sono stati ricavati gli spettri di risposta al piano. Le curve di capacità dei controsoffitti, definite sperimentalmente, e gli spettri al piano sono stati definiti in un dominio ADRS (Acceleration Displacement Response Domain) al fine di valutare la domanda sismica in termini di spostamento e accellerazione in funzione della capacità dei controsoffitti.
Seismic assessment of suspended ceilings through cyclic quasi-static tests / Fiorin, Laura. - (2018 Feb 19).
Seismic assessment of suspended ceilings through cyclic quasi-static tests
Fiorin, Laura
2018
Abstract
Lo scopo della tesi è la valutazione del comportamento sismico di controsoffitti, tramite prove cicliche quasi statiche. La tipologia di prove più comune ad oggi, infatti, riguarda prove su tavole vibrante con un protocollo definito per certificare il prodotto per una certa azione sismica. Queste prove presentano varie limitazioni, tra cui il costo elevato e la stretta correlazione tra risultato e input scelto. Le prove infatti non hanno specifico scopo di ricerca se non l’obiettivo di certificare un prodotto, non forniscono informazioni sulle prestazioni meccaniche dei componenti testati e non permettono di estendere i risultati ottenuti ne su prodotti simili ne in zone geografiche con diverso rischio sismico. È stato quindi progettato un setup di prova innovativo in grado di realizzare prove monotone e cicliche quasi statiche su controsoffitti. Questa tipologia di prove permette di superare le limitazioni dell’attuale procedura sperimentale. Al fine di ottenere una caratterizzazione completa dei controsoffitti, sono stati testati i giunti interni, questi componenti infatti sono risultati danneggiati in seguito a eventi sismici. In particolare, sono stati testati sia giunti ‘standard’ che giunti ‘antisismici’, facenti parte di una particolare linea progettata per resistere all’azione sismica. Sono stati testati a grandezza reale sia controsoffitti con struttura a T (che rappresentano la tipologia più diffusa globalmente), che altri due controsoffitti con diversa sottostruttura metallica, infine le prove hanno riguardato anche controsoffitti con pannelli continui in cartongesso. Per ogni tipologia sono stati eseguite una prova monotona, al fine di individuare i parametri di snervamento e il meccanismo di rottura, e una prova ciclica, seguendo il protocollo indicato nelle FEMA 461 per prove cicliche quasi statiche per componenti non strutturali. I risultati ottenuti hanno permesso di definire la prestazione degli elementi testati e di elaborarne la curva di capacità. Tramite approccio numerico “a cascata”, che permette di eseguire uno studio disaccoppiato dei due elementi, è stato possibile studiare il comportamento dei controsoffitti installati a diversi piani. Sono state realizzate analisi time-history lineari elastiche su edifici multi-piano con diverso periodo di vibrazione e sono stati ricavati gli spettri di risposta al piano. Le curve di capacità dei controsoffitti, definite sperimentalmente, e gli spettri al piano sono stati definiti in un dominio ADRS (Acceleration Displacement Response Domain) al fine di valutare la domanda sismica in termini di spostamento e accellerazione in funzione della capacità dei controsoffitti.File | Dimensione | Formato | |
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