Through my Phd research I aim to explore the power relations that take place within a gendered and racialized space such as sport. In this work I focus on female athletes with or without foreign origins that play sport at high levels in the Italian field, although they are not recognized as professional athletes by Italian sport federations. In particular, in my research, I concentrate on “de facto professional athletes” which play sport in those spaces that are considered male domain, such as football, cricket and athletics. Those contexts allow me to analyze the practices thought which Italian sporting bodies and the athletes themselves produce gender in the sporting fields. On the one hand, drawing on intersectional approach and Critical Race Theory I aim to explore their everyday lived experiences as race, gender, class and sexuality interrelated outcomes (Collins 2015: 7), on the other hand I focus on Butler’s gender performativity concept (1990), I investigate on the everyday practices adopted by female athletes in order to “do their gender” and to negotiate hegemonic masculinity and femininity models. In my research I also explore the practices through which race is constructed in sport by female athletes and Italian sporting institutions. In those contexts, I also analyze how ideas about “Italiali-ness” are constructed by the above mentioned subject. Through my work I also investigate about form of resistance put in action by female athletes to resist and negotiate both hegemonic female and male models and Italian sporting institutions’ ideas about “race” and “Italianness”. In my research I adopt qualitative methodology including participant observations, focus group and interviews (Cardano 2003: 77-80; Gratton e Jones 2010: 119-120; 197).
Con la mia ricerca intendo indagare circa le relazioni di potere presenti all’interno di uno spazio genderizzato e razzializzato come lo sport. Nel mio lavoro pongo l’attenzione sulle atlete con e senza origini straniere che giocano ad alti livelli nei contesti sportivi italiani, nonostante non sia riconosciute come atlete professioniste da parte delle federazioni sportive nazionali. In particolare mi concentro sulle atlete “professioniste di fatto” che praticano sport in quegli ambiti sportivi che vengono considerati di dominio maschile come il calcio, il cricket e l’atletica leggera. Questi contesti mi permettono di analizzare le pratiche attraverso le quali le istituzioni sportive italiane e le atlete stesse producono il genere nei campi sportivi. Da un lato, partendo da un approccio intersezionale e dalla Critical Race Theory, esploro quali sono gli esiti dell’intersezione tra “race”, genere, classe e sessualità nello esperienze di vita quotidiane delle atlete (Collins 2015: 7), dall’altro lato partendo dal concetto di Butler (1990) sulla performatività del genere, indago circa le pratiche quotidiane adottate dalle atlete connesse al “fare il loro genere” e alla negoziazione dei modelli egemonici di mascolinità e di femminilità. Nella mia ricerca indago anche sulle pratiche attraverso le quali le atlete e le istituzioni sportive italiane costruiscono “la race”. In tali contesti mi concentro su come le rappresentazioni circa l’italianità vengono costruite dai soggetti sopraccitati. Inoltre, attraverso il mio lavoro, indago anche circa le forme di resistenza messe in atto dalle atlete per resistere e negoziare sia i modelli egemonici di femminilità e di mascolinità sia le idee delle istituzioni sportive italiane circa la “race” e l’italianità. Nella mia ricerca adotto una metodologia qualitativa facendo ricorso ad osservazioni partecipanti, focus group ed interviste (Cardano 2003: 77-80; Gratton e Jones 2010: 119-120; 197).
Il genere e il colore dello sport italiano. Una ricerca etnografica tra atlete con e senza origini straniere / Kyeremeh, Sandra Agyei. - (2018 Feb 03).
Il genere e il colore dello sport italiano. Una ricerca etnografica tra atlete con e senza origini straniere
Kyeremeh, Sandra Agyei
2018
Abstract
Con la mia ricerca intendo indagare circa le relazioni di potere presenti all’interno di uno spazio genderizzato e razzializzato come lo sport. Nel mio lavoro pongo l’attenzione sulle atlete con e senza origini straniere che giocano ad alti livelli nei contesti sportivi italiani, nonostante non sia riconosciute come atlete professioniste da parte delle federazioni sportive nazionali. In particolare mi concentro sulle atlete “professioniste di fatto” che praticano sport in quegli ambiti sportivi che vengono considerati di dominio maschile come il calcio, il cricket e l’atletica leggera. Questi contesti mi permettono di analizzare le pratiche attraverso le quali le istituzioni sportive italiane e le atlete stesse producono il genere nei campi sportivi. Da un lato, partendo da un approccio intersezionale e dalla Critical Race Theory, esploro quali sono gli esiti dell’intersezione tra “race”, genere, classe e sessualità nello esperienze di vita quotidiane delle atlete (Collins 2015: 7), dall’altro lato partendo dal concetto di Butler (1990) sulla performatività del genere, indago circa le pratiche quotidiane adottate dalle atlete connesse al “fare il loro genere” e alla negoziazione dei modelli egemonici di mascolinità e di femminilità. Nella mia ricerca indago anche sulle pratiche attraverso le quali le atlete e le istituzioni sportive italiane costruiscono “la race”. In tali contesti mi concentro su come le rappresentazioni circa l’italianità vengono costruite dai soggetti sopraccitati. Inoltre, attraverso il mio lavoro, indago anche circa le forme di resistenza messe in atto dalle atlete per resistere e negoziare sia i modelli egemonici di femminilità e di mascolinità sia le idee delle istituzioni sportive italiane circa la “race” e l’italianità. Nella mia ricerca adotto una metodologia qualitativa facendo ricorso ad osservazioni partecipanti, focus group ed interviste (Cardano 2003: 77-80; Gratton e Jones 2010: 119-120; 197).File | Dimensione | Formato | |
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