The present dissertation focuses on the examination of the methods of natural inquiry during the sixteenth-century. The historico-epistemological analysis of the different methodologies, which naturalists used to read the book of nature, shows that natural history, medicine, and alchemy were closely interconnected during the sixteenth-century. How did the naturalist thinkers justify and validate their knowledge? The present dissertation answers this question by means of two relevant historical examples of the pharmaceutical domain: Maranta’s theriac and Imperato’s philosophical medicine. They both show the way in which experience and authority actually interacted within the naturalistic discourse of the sixteenth-century. In other words, the dissertation shows how experience aided naturalist philosophers to interpret correctly authorities and vice versa; more importantly, it shows under which circumstances experience could dethrone authority. In this manner, one can understand how the methods of natural inquiry justify and validate the pharmaceutical agenda of the sixteenth-century.
La tesi in questione è incentrata sull'esame dei metodi di indagine naturale durante il XVI secolo. L'analisi storico-epistemologica delle diverse metodologie, che i naturalisti utilizzavano per la lettura del libro della natura, rivela il nesso fondamentale che la storia naturale, la medicina, e l'alchimia hanno avuto nel corso del Cinquecento. Come facevano i naturalisti a giustificare e confermare la loro conoscenza? La tesi risponde a questa domanda mediante due importanti esempi storici dell’ambito farmaceutico: la triaca di Maranta e la medicina filosofica di Imperato. Entrambi mostrano il modo in cui l'esperienza e l'autorità interagivano di fatto all'interno del discorso naturalistico del XVI secolo. In altre parole, la tesi mostra come l'esperienza aiutava i naturalisti ad interpretare correttamente le autorità e viceversa, e -ancora più importante- indica in quali circostanze l'esperienza poteva detronizzare l’autorità. In questo modo, è possibile comprendere come i metodi di indagine naturale giustificavano e convalidavano il programma farmaceutico del XVI secolo.
The methods of natural inquiry during the sixteenth-century: Bartolomeo Maranta and Ferrante Imperato / Sánchez Baudoin, José Ricardo. - (2013 Jan 29).
The methods of natural inquiry during the sixteenth-century: Bartolomeo Maranta and Ferrante Imperato
Sánchez Baudoin, José Ricardo
2013
Abstract
La tesi in questione è incentrata sull'esame dei metodi di indagine naturale durante il XVI secolo. L'analisi storico-epistemologica delle diverse metodologie, che i naturalisti utilizzavano per la lettura del libro della natura, rivela il nesso fondamentale che la storia naturale, la medicina, e l'alchimia hanno avuto nel corso del Cinquecento. Come facevano i naturalisti a giustificare e confermare la loro conoscenza? La tesi risponde a questa domanda mediante due importanti esempi storici dell’ambito farmaceutico: la triaca di Maranta e la medicina filosofica di Imperato. Entrambi mostrano il modo in cui l'esperienza e l'autorità interagivano di fatto all'interno del discorso naturalistico del XVI secolo. In altre parole, la tesi mostra come l'esperienza aiutava i naturalisti ad interpretare correttamente le autorità e viceversa, e -ancora più importante- indica in quali circostanze l'esperienza poteva detronizzare l’autorità. In questo modo, è possibile comprendere come i metodi di indagine naturale giustificavano e convalidavano il programma farmaceutico del XVI secolo.File | Dimensione | Formato | |
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