After two decades of "war on organized crime", the number of lifers in Italy has notably increased. More than 1.200 convicts are potentially lifers without parole (ergastolo ostativo). Moreover, most of them have spent several years in isolation known as "41bis regime". Inspired by the New School of Convict Criminology, this thesis seeks to explore the many elements of sufferance that long time confinement produces on those confined to long term isolation, especially regarding parental relationships. Using an ethnographic approach, and the personal prison experience, the author has interviewed twenty lifers. Focusing on their daily deprivation this article shows some restrictive practices aiming the ban of the communications between convicts and their families. These deprivations has negative consequences on parental relationships that become almost formal as visits become more sporadic. Long time confinement is a prison system that punishes primarily the family members of convicts which turns a life sentence into a real torture.
Dopo due decade di "guerra alla criminalità organizzata" il numero degli ergastolani ha avuto una forte crescita. Si stima che circa 1200 sono ergastolani ostativi. Gran parte dei quali hanno trascorso diversi anni all'interno del regime duro di 41 bis. Ispirato dagli studi della scuola di Convict Criminology questo lavoro cerca di esplorare i vari elementi di sofferenza che l'isolamento di lunga durata produce, con particolare riferimento alla sfera affettiva degli ergastolani. Attraverso l'approccio etnografico e la propria esperienza detentiva, l'autore ha intervistato venti condannati a vita. Concentrandosi sulle privazioni quotidiane questo articolo mostra alcune pratiche restrittive volte a vietare la comunicazione tra condannato e familiari. Questi divieti hanno conseguenze negative sulle relazioni familiari i quali diventano pressochè formali mentre i colloqui diventano sempre più sporadici. Liisolamento di lunga durata è uno strumento penitenziario che punisce i detenuti insieme ai loro familiari rendendo la condanna una forma di tortura.
La pena di morte viva: l'ergastolo ostativo in Italia / Kalica, Elton. - (2017 Jan 30).
La pena di morte viva: l'ergastolo ostativo in Italia
Kalica, Elton
2017
Abstract
Dopo due decade di "guerra alla criminalità organizzata" il numero degli ergastolani ha avuto una forte crescita. Si stima che circa 1200 sono ergastolani ostativi. Gran parte dei quali hanno trascorso diversi anni all'interno del regime duro di 41 bis. Ispirato dagli studi della scuola di Convict Criminology questo lavoro cerca di esplorare i vari elementi di sofferenza che l'isolamento di lunga durata produce, con particolare riferimento alla sfera affettiva degli ergastolani. Attraverso l'approccio etnografico e la propria esperienza detentiva, l'autore ha intervistato venti condannati a vita. Concentrandosi sulle privazioni quotidiane questo articolo mostra alcune pratiche restrittive volte a vietare la comunicazione tra condannato e familiari. Questi divieti hanno conseguenze negative sulle relazioni familiari i quali diventano pressochè formali mentre i colloqui diventano sempre più sporadici. Liisolamento di lunga durata è uno strumento penitenziario che punisce i detenuti insieme ai loro familiari rendendo la condanna una forma di tortura.File | Dimensione | Formato | |
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