The dissertation deals with wood, bark and pith anatomy of trees and shrubs of Cyprus. It consist of three parts: (1) the anatomical description of stem wood, twig bark and pith of the endemic and indigenous trees and shrubs species belonging to the flora of the island, (2) the ecological wood and bark anatomies interpretation and (3) a study focused on conductive vs. mechanical tradeoff in climbers vs. subshrubs. Original samples for each species were collected during 3 field trips on Cyprus. About 270 species were collected, and 600 double stained (astra blue and safranin) slides were prepared. New lists of anatomical features were developed for the specific needs of this research, especially for bark and pith anatomy. The described species represent almost the entire woody flora of the island. A great number of them have never been anatomically described before. The anatomical descriptions are a perfect base for wood anatomists interested to wood structure of single species or the range of anatomical patterns within the Eastern Mediterranean region, and also for archeologist and palaeobotanists who determine wood remains, and for wood technologist who compare structures with physical wood properties. In the ecological wood anatomy analysis we observed wood diffuse porous structure associated to woody chamaephytes. We detected semi-ring and ring porous xylems related to nanophanerophytes and phanerophytes. Rays features seem to be associate to space filling in wood, and the rays dimensional features seems to be constrained by vessels. In fact, rays became larger moving from woody chamaephytes to phanerophytes, and the numbers of rays per millimeter decrease moving from woody chamaephytes to phanerophytes, maybe allowing vessels to be greater in taller life forms. Raylessness is clearly associated to woody chamaephytes. Rays composition vary from homogeneous in woody chamaephytes, to heterogeneous in nanophanerophytes and phanerophytes. The axial parenchyma was rare in woody chamaephytes, apotracheal in nanophanerophytes and mainly paratracheal in phanerophytes. Endemic species showed absence of axial parenchyma, raylessness, homogeneous rays, and did not show association to tension wood. We recorded a predominance of diffuse porous species in dry/hot site, and the presence of ring porous species in wet/cold sites. Diffuse porous structures were associated to rocky and sandy sites, and semi-ring porous woods to forest and shrublands habitats. Thick walled fibers species were associated to moist and ruderal habitats, thin walled fibers to forest and shrubland species. A clear trend was observed in fiber wall thickness vs. wood density: greater in the fiber wall thickness, greater is the wood density. The bark anatomical features describe sieve tube morphology and distribution, sclerenchyma presence and arrangement, rays, phellem, phelloderm, crystals, secretory structures, and appearance under polarized light. Sieve tubes were typically arranged tangentially in nanophanerophytes but not in woody chamaephytes. Bark ray dilatation was noted in moist site species but lacking in endemic, shrubland, and forest species. Sclerenchyma tended to be lacking in woody chamaephytes, and in endemic and dry site species. The tangential arrangement of fibers tended to be lacking in woody chamaephytes and Mediterranean species. The presence of prismatic crystals was associated with nanophanerophytes and phanerophytes, but not with endemic, shrubland, or forest species. Phloem homogeneity was associated with endemic species. Phellem homogeneity was associated with climbers, phanerophytes, and species of moist habitats. The association of sclerenchyma with life form suggests a biomechanical role, especially for young twigs. The level of endemism and the species' habitat were strongly linked to a number of bark features opening new fields of ecophyletic and ecophysiological investigation. In the third part of the dissertation the all sampled woody climbers (10 species) and most of the woody subshrubs (25 species) of Cyprus were characterized by their vessel and fiber anatomies relative to mechanical and hydraulic function. Consistent with their lower need for self-support, on average the climbers had lower wood density than did the subshrubs, and had a lower proportion of their cross-section devoted to fibers. Consistent with climbers’ need for higher hydraulic conductance and total plant height, climbers had vessel sizes and frequencies closer to the theoretical packing limit than did subshrubs.

La tesi si occupa di anatomia del legno, della corteccia e del midollo di alberi e arbusti appartenenti alla flora dell'isola di Cipro. Si compone di tre parti: (1) la descrizione anatomica del legno del tronco, e di corteccia e midollo dei rametti, (2) l'interpretazione ecologica dell'anatomia del legno e della corteccia e (3) uno studio focalizzato sul compromesso delle funzioni di conduzione e di sostegno meccanico in liane a piccoli arbusti. Nel corso di 3 campionamenti a Cipro sono stati raccolti campioni per circa 270 specie. Da questi sono stati realizzati 600 preparati anatomici a doppia colorazione (astra blu e safranina). Nuove liste codificate per la descrizione delle caratteristiche anatomiche della corteccia e del midollo sono state sviluppate appositamente per gli scopi di questa ricerca. Le specie descritte rappresentano quasi l’intera flora legnosa dell’isola. Un gran numero di specie sono qui descritte prima dal punto di vista anatomico. Le descrizioni anatomiche sono una base perfetta per anatomisti legno interessati alla struttura in legno di singole specie o allo studio della gamma di modelli anatomici nella regione del Mediterraneo orientale, e anche per archeologi e paleobotanici che hanno la necessità di identificare reperti legnosi, e anche per tecnologi del legno che confrontano le strutture anatomiche con le proprietà fisiche e meccaniche del legno. Le indagini di ecologia del legno hanno rilevato relazioni statisticamente significative tra legno a porosità diffusa e camefite legnose, mentre le porosità semi diffusa e anulare sono legate alle nanofanerofite e alla fanerofite arboree rispettivamente. Le caratteristiche dei raggi sembrano associate al riempimento dello spazio nel legno e le dimensioni dei raggi in sezione trasversale sembrano limitate dai vasi. Infatti i raggi sono più larghi nelle fanerofite arboree che nelle camefite legnose e il numero di raggi per millimetro diminuisce passando da fanerofite arboree, a nanofanerofite fino alle camefite legnose, consentendo così alla forme biologiche con altezza maggiore di avere vasi più grandi. L'assenza di raggi è una caratteristica tipica delle camefite legnose. La composizione dei raggi varia da omogenea nelle camefite legnose a eterogenea in nanofanerofite e fanerofite arboree. Il parenchima assiale è raro o difficilmente osservabile nelle camefite legnose, tipicamente apotracheale nelle nanofanerofite e principalmente paratracheale nelle fanerofite arboree. Le specie endemiche a Cipro sono caratterizzate dall'assenza di parenchima assiale, dall'assenza di raggi o dalla presenza di raggi omogenei e non mostrano alcuna relazione significativa con la presenza di legno di tensione. È stata riscontrata una netta predominanza di specie a porosità diffusa nei siti caldi e secchi, e di specie a porosità anulare in siti umidi e freddi. Legni a porosità diffusa appartengono a specie che vivono in siti rocciosi e sabbiosi, la porosità anulare è associata ad habitat forestali e di macchia mediterranea. Le fibre a parete spessa risultano legate a a siti umidi, fibre a pareti sottili ad habitat forestali e di macchia mediterranea. Un chiaro trend lega proporzionalmente lo spessore delle fibre con la densità del legno. Le caratteristiche anatomiche analizzate per la corteccia descrivono morfologia e distribuzione dei tubi cribrosi, la presenza e la disposizione di tessuti sclerenchimatici, i raggi, il sughero, il felloderma, i cristalli, le strutture di secrezione e la visibilità in luce polarizzata. I tubi cribrosi sono tipicamente disposti in bande tangenziali nelle nanofanerofite, ma non nelle camefite legnose. L'allargamento dei raggi nel felloderma è legato a specie che vegetano in siti midi, non è presente nelle specie endemiche, in quelle tipiche di macchia mediterranea a negli habitat forestali. I cristalli sono associati alle nanofanerofite e alle fanerofite arboree, non alle specie endemiche, di macchia e di ambiente forestale. L'omogeneità del felloderma è stata riscontrata nelle fanerofite lianose, in quelle arboree e alle specie di ambienti umidi. L'associazione di tessuti sclerenchimatici con le forme biologiche suggerisce un ruolo biomeccanico di questo tessuto, soprattutto nei giovani rametti. Il livello di endemico e l'habitat delle specie sono fortemente legati a diverse caratteristiche anatomiche della corteccia offrendo nuove possibilità di studio nel campo dell'ecologia e dell'ecofisiologia. Nella terza parte che costituisce la tesi tutte le 10 specie di fanerofite lianose campionate e la maggior parte delle camefite legnose (25 specie) sono state caratterizzate per quanto riguarda le caratteristiche anatomiche di vasi e fibre che hanno ripercussioni importanti nelle funzioni di conduzione e di sostegno meccanico del legno. In accordo con la loro inferiore necessita di auto-sostegno, le fanerofite lianose hanno una densità basale inferiore rispetto alle camefite legnose. Inoltre, le liane presentano una inferiore proporzione di sezione trasversale destinata a fibre. In accordo con le maggiori necessità conduttive e in relazione alla loro altezza, le liane hanno un diametro e una frequenza dei vasi che le colloca più vicine al funzione "packing limit" rispetto alle camefite legnose.

Wood, bark and pith structure in trees and shrubs of Cyprus: anatomical descriptions and ecological interpretation / Crivellaro, Alan. - (2012 Jan 25).

Wood, bark and pith structure in trees and shrubs of Cyprus: anatomical descriptions and ecological interpretation

Crivellaro, Alan
2012

Abstract

La tesi si occupa di anatomia del legno, della corteccia e del midollo di alberi e arbusti appartenenti alla flora dell'isola di Cipro. Si compone di tre parti: (1) la descrizione anatomica del legno del tronco, e di corteccia e midollo dei rametti, (2) l'interpretazione ecologica dell'anatomia del legno e della corteccia e (3) uno studio focalizzato sul compromesso delle funzioni di conduzione e di sostegno meccanico in liane a piccoli arbusti. Nel corso di 3 campionamenti a Cipro sono stati raccolti campioni per circa 270 specie. Da questi sono stati realizzati 600 preparati anatomici a doppia colorazione (astra blu e safranina). Nuove liste codificate per la descrizione delle caratteristiche anatomiche della corteccia e del midollo sono state sviluppate appositamente per gli scopi di questa ricerca. Le specie descritte rappresentano quasi l’intera flora legnosa dell’isola. Un gran numero di specie sono qui descritte prima dal punto di vista anatomico. Le descrizioni anatomiche sono una base perfetta per anatomisti legno interessati alla struttura in legno di singole specie o allo studio della gamma di modelli anatomici nella regione del Mediterraneo orientale, e anche per archeologi e paleobotanici che hanno la necessità di identificare reperti legnosi, e anche per tecnologi del legno che confrontano le strutture anatomiche con le proprietà fisiche e meccaniche del legno. Le indagini di ecologia del legno hanno rilevato relazioni statisticamente significative tra legno a porosità diffusa e camefite legnose, mentre le porosità semi diffusa e anulare sono legate alle nanofanerofite e alla fanerofite arboree rispettivamente. Le caratteristiche dei raggi sembrano associate al riempimento dello spazio nel legno e le dimensioni dei raggi in sezione trasversale sembrano limitate dai vasi. Infatti i raggi sono più larghi nelle fanerofite arboree che nelle camefite legnose e il numero di raggi per millimetro diminuisce passando da fanerofite arboree, a nanofanerofite fino alle camefite legnose, consentendo così alla forme biologiche con altezza maggiore di avere vasi più grandi. L'assenza di raggi è una caratteristica tipica delle camefite legnose. La composizione dei raggi varia da omogenea nelle camefite legnose a eterogenea in nanofanerofite e fanerofite arboree. Il parenchima assiale è raro o difficilmente osservabile nelle camefite legnose, tipicamente apotracheale nelle nanofanerofite e principalmente paratracheale nelle fanerofite arboree. Le specie endemiche a Cipro sono caratterizzate dall'assenza di parenchima assiale, dall'assenza di raggi o dalla presenza di raggi omogenei e non mostrano alcuna relazione significativa con la presenza di legno di tensione. È stata riscontrata una netta predominanza di specie a porosità diffusa nei siti caldi e secchi, e di specie a porosità anulare in siti umidi e freddi. Legni a porosità diffusa appartengono a specie che vivono in siti rocciosi e sabbiosi, la porosità anulare è associata ad habitat forestali e di macchia mediterranea. Le fibre a parete spessa risultano legate a a siti umidi, fibre a pareti sottili ad habitat forestali e di macchia mediterranea. Un chiaro trend lega proporzionalmente lo spessore delle fibre con la densità del legno. Le caratteristiche anatomiche analizzate per la corteccia descrivono morfologia e distribuzione dei tubi cribrosi, la presenza e la disposizione di tessuti sclerenchimatici, i raggi, il sughero, il felloderma, i cristalli, le strutture di secrezione e la visibilità in luce polarizzata. I tubi cribrosi sono tipicamente disposti in bande tangenziali nelle nanofanerofite, ma non nelle camefite legnose. L'allargamento dei raggi nel felloderma è legato a specie che vegetano in siti midi, non è presente nelle specie endemiche, in quelle tipiche di macchia mediterranea a negli habitat forestali. I cristalli sono associati alle nanofanerofite e alle fanerofite arboree, non alle specie endemiche, di macchia e di ambiente forestale. L'omogeneità del felloderma è stata riscontrata nelle fanerofite lianose, in quelle arboree e alle specie di ambienti umidi. L'associazione di tessuti sclerenchimatici con le forme biologiche suggerisce un ruolo biomeccanico di questo tessuto, soprattutto nei giovani rametti. Il livello di endemico e l'habitat delle specie sono fortemente legati a diverse caratteristiche anatomiche della corteccia offrendo nuove possibilità di studio nel campo dell'ecologia e dell'ecofisiologia. Nella terza parte che costituisce la tesi tutte le 10 specie di fanerofite lianose campionate e la maggior parte delle camefite legnose (25 specie) sono state caratterizzate per quanto riguarda le caratteristiche anatomiche di vasi e fibre che hanno ripercussioni importanti nelle funzioni di conduzione e di sostegno meccanico del legno. In accordo con la loro inferiore necessita di auto-sostegno, le fanerofite lianose hanno una densità basale inferiore rispetto alle camefite legnose. Inoltre, le liane presentano una inferiore proporzione di sezione trasversale destinata a fibre. In accordo con le maggiori necessità conduttive e in relazione alla loro altezza, le liane hanno un diametro e una frequenza dei vasi che le colloca più vicine al funzione "packing limit" rispetto alle camefite legnose.
25-gen-2012
The dissertation deals with wood, bark and pith anatomy of trees and shrubs of Cyprus. It consist of three parts: (1) the anatomical description of stem wood, twig bark and pith of the endemic and indigenous trees and shrubs species belonging to the flora of the island, (2) the ecological wood and bark anatomies interpretation and (3) a study focused on conductive vs. mechanical tradeoff in climbers vs. subshrubs. Original samples for each species were collected during 3 field trips on Cyprus. About 270 species were collected, and 600 double stained (astra blue and safranin) slides were prepared. New lists of anatomical features were developed for the specific needs of this research, especially for bark and pith anatomy. The described species represent almost the entire woody flora of the island. A great number of them have never been anatomically described before. The anatomical descriptions are a perfect base for wood anatomists interested to wood structure of single species or the range of anatomical patterns within the Eastern Mediterranean region, and also for archeologist and palaeobotanists who determine wood remains, and for wood technologist who compare structures with physical wood properties. In the ecological wood anatomy analysis we observed wood diffuse porous structure associated to woody chamaephytes. We detected semi-ring and ring porous xylems related to nanophanerophytes and phanerophytes. Rays features seem to be associate to space filling in wood, and the rays dimensional features seems to be constrained by vessels. In fact, rays became larger moving from woody chamaephytes to phanerophytes, and the numbers of rays per millimeter decrease moving from woody chamaephytes to phanerophytes, maybe allowing vessels to be greater in taller life forms. Raylessness is clearly associated to woody chamaephytes. Rays composition vary from homogeneous in woody chamaephytes, to heterogeneous in nanophanerophytes and phanerophytes. The axial parenchyma was rare in woody chamaephytes, apotracheal in nanophanerophytes and mainly paratracheal in phanerophytes. Endemic species showed absence of axial parenchyma, raylessness, homogeneous rays, and did not show association to tension wood. We recorded a predominance of diffuse porous species in dry/hot site, and the presence of ring porous species in wet/cold sites. Diffuse porous structures were associated to rocky and sandy sites, and semi-ring porous woods to forest and shrublands habitats. Thick walled fibers species were associated to moist and ruderal habitats, thin walled fibers to forest and shrubland species. A clear trend was observed in fiber wall thickness vs. wood density: greater in the fiber wall thickness, greater is the wood density. The bark anatomical features describe sieve tube morphology and distribution, sclerenchyma presence and arrangement, rays, phellem, phelloderm, crystals, secretory structures, and appearance under polarized light. Sieve tubes were typically arranged tangentially in nanophanerophytes but not in woody chamaephytes. Bark ray dilatation was noted in moist site species but lacking in endemic, shrubland, and forest species. Sclerenchyma tended to be lacking in woody chamaephytes, and in endemic and dry site species. The tangential arrangement of fibers tended to be lacking in woody chamaephytes and Mediterranean species. The presence of prismatic crystals was associated with nanophanerophytes and phanerophytes, but not with endemic, shrubland, or forest species. Phloem homogeneity was associated with endemic species. Phellem homogeneity was associated with climbers, phanerophytes, and species of moist habitats. The association of sclerenchyma with life form suggests a biomechanical role, especially for young twigs. The level of endemism and the species' habitat were strongly linked to a number of bark features opening new fields of ecophyletic and ecophysiological investigation. In the third part of the dissertation the all sampled woody climbers (10 species) and most of the woody subshrubs (25 species) of Cyprus were characterized by their vessel and fiber anatomies relative to mechanical and hydraulic function. Consistent with their lower need for self-support, on average the climbers had lower wood density than did the subshrubs, and had a lower proportion of their cross-section devoted to fibers. Consistent with climbers’ need for higher hydraulic conductance and total plant height, climbers had vessel sizes and frequencies closer to the theoretical packing limit than did subshrubs.
anatomia del legno, anatomia della corteccia, anatomia del midollo, flora mediterranea, identificazione legno, ecological wood anatomy, ecological bark anatomy, Mediterranean flora, wood identification
Wood, bark and pith structure in trees and shrubs of Cyprus: anatomical descriptions and ecological interpretation / Crivellaro, Alan. - (2012 Jan 25).
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