This research originates from a situation of widespread emergency of the writing skills of university students. Considerable difficulties in ownership of written language more and more often are reported in academic context and highlighted by international researches and by local and national press. The problem isn’t limited neither to few students, nor to some degree courses. On the contrary, it’s common to more and more students of different university faculties. A good ownership of writing skills is very important for academic success. Indeed, almost daily students have to use writing for reasons both didactic (relations, answers to questions, writing tasks, degree thesis), and scientific (writing as a publication mean of research results to a scientific community). When Educational Sciences students, whose profile is strictly related to the teaching role, show difficulties in writing, worries increase. Actually, in addition to consider writing difficulties as a lack of the student, also short-term and long-term negative consequences can be foreseen. The most immediate and evident consequence of lack of ability and linguistic knowledge of future teacher is the unavoidably compromising of the acquisition of basic linguistic knowledge of primary school pupils. The research presented in this thesis is fit in the over-mentioned problem. It involves the freshmen of Educational Sciences degree course of University of Padua in 2009-10 and 2010-2011 academic years and has two objectives. The former, a diagnostic-informative aim, regards the verification of writing skills in the first stage of the university curriculum. The latter, is a formative one, because, on the base of found difficulties, a laboratory project is planned in order to recover inadequate abilities and competences. For the first objective, a writing test has been set up and validated. The tool is composed of a set of exercises for the evaluation of main indexes of written language capability related to two dimensions: the instrumental one (orthography, morphology, punctuation, syntax) and the textual dimension (comprehension, coherence, cohesion, written synthesis production). Pilot groups of students have carried out different drafts of this test, which has been revised many times till the final version. In the test elaboration, has been considered the current debate among sector experts on the written assessment, following two different approaches: analytical/direct methods, or holistic/indirect ones. In the first case, the aim is to control and assess with a better score different measures of writing, separately considered, for example lexicon, orthography, punctuation, syntax etc. The holistic method followers strongly oppose that vision and adopt an approach that evaluates the written quality using an overall judgement where the concurrence of the different text components is analyzed. Considering different positions, each instrumental components of writing have been directly evaluated in this research. Nevertheless, in order to evaluate textual competences, more complex criteria have been used, for example comprehension, cohesion and coherence. These dimensions have been analyzed through a set of indicators inside a particular type of writing: the written synthesis of an argument starting from several texts. The choice has been made considering the authentic character of the task, since the university student often has to deal with it when called to stand a test or to redact a thesis. The results of the survey confirm the deep weakness of freshmen of Educational Sciences in written language skills. As foreseen, difficulties are more in the textual competences than in the linguistic abilities. This mainly arose from the written synthesis issued by the students; the most of them shows ingenuous composition strategies and the compilation of simple informative data got from different sources, with average performances worse than the ones of linguistic measures. Facing the evaluation item of writing skills, it has been bound to consider also the motivational aspects: writing beliefs, sense of self-efficacy, interest and self-regulation. In order to explore the impact, students involved in the tests have been asked to fill also a questionnaire set up and validated by E.Lavelle (1993). About pattern found by her, data illustrate the differences that regard especially the particularities of the involved group of students and that press for formative interventions addressed to motivation and attitudes.
Il presente lavoro di ricerca prende le mosse da una situazione dilagante di emergenza delle competenze di scrittura degli studenti universitari. Difficoltà vistose nella padronanza, anche elementare, della lingua scritta sono lamentate sempre più spesso in ambito accademico e sono state pubblicamente denunciate da ricerche internazionali e dalla stampa locale e nazionale. Il problema non è confinato a un numero ristretto di studenti, né investe selettivamente alcuni corsi di laurea. Accomuna invece fasce crescenti della popolazione studentesca afferente a facoltà universitarie diverse. Una buona padronanza delle competenze di scrittura è di importanza fondamentale ai fini della riuscita nel corso di studi universitario. Gli studenti si trovano, infatti, quasi quotidianamente nella condizione di utilizzare la scrittura per motivi sia didattici (relazioni, risposte a domande, compiti scritti, tesi di laurea), che scientifici (la scrittura come mezzo di divulgazione degli esiti di una ricerca alla comunità scientifica di riferimento). Quando le difficoltà di scrittura investono studenti del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria, il cui profilo formativo attiene alla professione docente, si accrescono ulteriormente i motivi di preoccupazione. Infatti, oltre a considerare le difficoltà di scrittura come una carenza dello studente, se ne intravedono anche gli esiti negativi a breve e a lunga scadenza. I più immediati e vistosi risiedono nel fatto che la mancanza di abilità e conoscenze linguistiche da parte del futuro insegnante non può che compromettere l’acquisizione dei saperi linguistici di base degli allievi di scuola primaria. La ricerca presentata in questa tesi si inquadra nella problematica sopra illustrata. E’ stata svolta con le matricole del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Padova negli anni accademici 2009-’10 e 2010-’11 e risponde a un obiettivo duplice. Il primo è di tipo informativo- diagnostico e riguarda l’accertamento delle competenze di scrittura nella fase iniziale del curricolo universitario. Il secondo obiettivo è formativo, in quanto, sulla base delle difficoltà riscontrate, viene predisposto un modello progettuale di laboratorio mirato al recupero di abilità e competenze carenti. Per la rilevazione a fini diagnostici, si è proceduto alla messa a punto e ad una prima validazione di un test di scrittura. Lo strumento è composto di una serie di prove che misurano indici cruciali delle capacità di lingua scritta relative a due dimensioni: quella strumentale (ortografia, morfologia, punteggiatura, sintassi) e la dimensione della testualità (comprensione, coerenza, coesione, produzione di sintesi scritte). Il test ha conosciuto diverse stesure, somministrate a gruppi pilota di studenti, ed è stato sottoposto a numerose revisioni fino alla versione definitiva. Nel procedere alla elaborazione del test si è tenuto conto del dibattito in corso fra studiosi del settore intorno al tema della valutazione degli scritti diviso fra un approccio valutativo guidato da metodi analitici o diretti (…) oppure da metodi olistici o indiretti (….). Nel primo caso, si mira a controllare e ad “apprezzare” in termini di punteggio misure distinte della scrittura considerate separatamente: lessico, ortografia, punteggiatura, sintassi, ecc. I sostenitori del metodo olistico si oppongono tenacemente a tale visione e vi contrappongono un approccio che valuta la qualità dello scritto considerandolo in una prospettiva di insieme, nell’ambito della quale analizzano la concorrenza delle diverse componenti del testo. Tenendo conto della diversità di posizioni, la scelta della presente ricerca presentata è stata quella di riservare una valutazione diretta per le componenti strumentali di scrittura. Tuttavia, per poter apprezzare competenze testuali, si è ricorsi a criteri più complessi: comprensione, coesione e coerenza. Queste dimensioni sono state analizzate tramite una serie di indicatori nell’ambito di un compito particolare di produzione scritta: la sintesi scritta di un argomento presentato da più fonti documentarie. La scelta è stata dettata dalla considerazione del carattere autentico del compito, dal momento che, per sostenere un esame o per redigere un lavoro di tesi, lo studente universitario si trova sovente ad affrontarlo. I dati dell’indagine confermano la profonda debolezza delle matricole di Formazione Primaria nelle competenze di lingua scritta. Come era previsto, le difficoltà investono le componenti testuali più delle abilità linguistiche. Questo è emerso soprattutto dalle sintesi scritte prodotte dagli studenti, la maggior parte delle quali rispecchia strategie compositive ingenue e il procedere con un semplice elenco di dati informativi tratti dalle varie fonti con medie di prestazione decisamente più preoccupanti rispetto a quelle delle misure linguistiche. Affrontando il tema della valutazione delle competenze di scrittura, è stato inevitabile confrontarsi anche con gli aspetti motivazionali: credenze sulla scrittura, senso di autoefficacia, interesse e autoregolazione. Al fine di esplorarne l’incidenza, è stato richiesto agli studenti coinvolti nel test di completare anche un questionario messo a punto e validato da E. Lavelle (1993). Rispetto ai pattern individuati dalla studiosa, i dati illustrano delle differenze che attengono nello specifico le particolarità del gruppo di studenti coinvolto e che sollecitano interventi formativi rivolti anche a motivazione e atteggiamenti.
Le competenze di scrittura degli studenti di Scienze della Formazione Primaria: studio empirico per un test / Novello, Nazzarena. - (2012 Jan 27).
Le competenze di scrittura degli studenti di Scienze della Formazione Primaria: studio empirico per un test
Novello, Nazzarena
2012
Abstract
Il presente lavoro di ricerca prende le mosse da una situazione dilagante di emergenza delle competenze di scrittura degli studenti universitari. Difficoltà vistose nella padronanza, anche elementare, della lingua scritta sono lamentate sempre più spesso in ambito accademico e sono state pubblicamente denunciate da ricerche internazionali e dalla stampa locale e nazionale. Il problema non è confinato a un numero ristretto di studenti, né investe selettivamente alcuni corsi di laurea. Accomuna invece fasce crescenti della popolazione studentesca afferente a facoltà universitarie diverse. Una buona padronanza delle competenze di scrittura è di importanza fondamentale ai fini della riuscita nel corso di studi universitario. Gli studenti si trovano, infatti, quasi quotidianamente nella condizione di utilizzare la scrittura per motivi sia didattici (relazioni, risposte a domande, compiti scritti, tesi di laurea), che scientifici (la scrittura come mezzo di divulgazione degli esiti di una ricerca alla comunità scientifica di riferimento). Quando le difficoltà di scrittura investono studenti del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria, il cui profilo formativo attiene alla professione docente, si accrescono ulteriormente i motivi di preoccupazione. Infatti, oltre a considerare le difficoltà di scrittura come una carenza dello studente, se ne intravedono anche gli esiti negativi a breve e a lunga scadenza. I più immediati e vistosi risiedono nel fatto che la mancanza di abilità e conoscenze linguistiche da parte del futuro insegnante non può che compromettere l’acquisizione dei saperi linguistici di base degli allievi di scuola primaria. La ricerca presentata in questa tesi si inquadra nella problematica sopra illustrata. E’ stata svolta con le matricole del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Padova negli anni accademici 2009-’10 e 2010-’11 e risponde a un obiettivo duplice. Il primo è di tipo informativo- diagnostico e riguarda l’accertamento delle competenze di scrittura nella fase iniziale del curricolo universitario. Il secondo obiettivo è formativo, in quanto, sulla base delle difficoltà riscontrate, viene predisposto un modello progettuale di laboratorio mirato al recupero di abilità e competenze carenti. Per la rilevazione a fini diagnostici, si è proceduto alla messa a punto e ad una prima validazione di un test di scrittura. Lo strumento è composto di una serie di prove che misurano indici cruciali delle capacità di lingua scritta relative a due dimensioni: quella strumentale (ortografia, morfologia, punteggiatura, sintassi) e la dimensione della testualità (comprensione, coerenza, coesione, produzione di sintesi scritte). Il test ha conosciuto diverse stesure, somministrate a gruppi pilota di studenti, ed è stato sottoposto a numerose revisioni fino alla versione definitiva. Nel procedere alla elaborazione del test si è tenuto conto del dibattito in corso fra studiosi del settore intorno al tema della valutazione degli scritti diviso fra un approccio valutativo guidato da metodi analitici o diretti (…) oppure da metodi olistici o indiretti (….). Nel primo caso, si mira a controllare e ad “apprezzare” in termini di punteggio misure distinte della scrittura considerate separatamente: lessico, ortografia, punteggiatura, sintassi, ecc. I sostenitori del metodo olistico si oppongono tenacemente a tale visione e vi contrappongono un approccio che valuta la qualità dello scritto considerandolo in una prospettiva di insieme, nell’ambito della quale analizzano la concorrenza delle diverse componenti del testo. Tenendo conto della diversità di posizioni, la scelta della presente ricerca presentata è stata quella di riservare una valutazione diretta per le componenti strumentali di scrittura. Tuttavia, per poter apprezzare competenze testuali, si è ricorsi a criteri più complessi: comprensione, coesione e coerenza. Queste dimensioni sono state analizzate tramite una serie di indicatori nell’ambito di un compito particolare di produzione scritta: la sintesi scritta di un argomento presentato da più fonti documentarie. La scelta è stata dettata dalla considerazione del carattere autentico del compito, dal momento che, per sostenere un esame o per redigere un lavoro di tesi, lo studente universitario si trova sovente ad affrontarlo. I dati dell’indagine confermano la profonda debolezza delle matricole di Formazione Primaria nelle competenze di lingua scritta. Come era previsto, le difficoltà investono le componenti testuali più delle abilità linguistiche. Questo è emerso soprattutto dalle sintesi scritte prodotte dagli studenti, la maggior parte delle quali rispecchia strategie compositive ingenue e il procedere con un semplice elenco di dati informativi tratti dalle varie fonti con medie di prestazione decisamente più preoccupanti rispetto a quelle delle misure linguistiche. Affrontando il tema della valutazione delle competenze di scrittura, è stato inevitabile confrontarsi anche con gli aspetti motivazionali: credenze sulla scrittura, senso di autoefficacia, interesse e autoregolazione. Al fine di esplorarne l’incidenza, è stato richiesto agli studenti coinvolti nel test di completare anche un questionario messo a punto e validato da E. Lavelle (1993). Rispetto ai pattern individuati dalla studiosa, i dati illustrano delle differenze che attengono nello specifico le particolarità del gruppo di studenti coinvolto e che sollecitano interventi formativi rivolti anche a motivazione e atteggiamenti.File | Dimensione | Formato | |
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