The authors who dealt with intercultural education described it as the essential fil rouge that should lead the conscious practice of educators and teachers. Irretrievably, however, the theories of these authors are not translated faithfully in the disparate representations of real life, but they remain written in interesting and challenging scenarios that only rare and skilful actors are able to stage, interpret them with clear knowledge of the contexts. What makes these players able to intercept the profound nature of the theories, to read clearly by the context in which they operate and to translate this into incisive practices? Why don’t those theories and contexts become a nice composition? Our hypothesis is that among the ingredients that compose this recipe there are the professional and personal beliefs of teachers, and that those related to diversity play a substantial role in the actors’ school life. Indeed, we highlight that “educational activity is related to the coherence between the aims it pursues and in its practical implementation, considering the issue of mediation between these two logical and procedural steps” (Agostinetto, 2013, p. 16). We suppose that right in this process of reading and translating, "mistakes" happen: we refer, in this context, to "mistakes that are not perceived like that, [and therefore] they are hardly explicated and criticized by the person who performs them” (Agostinetto, 2014, pp.73-74). The question that arises is, thus, almost rhetorical: what is there behind these mistakes? The assumption is that non-reflexed logics lead teachers’ personal and professional beliefs. Therefore, the focus of the dissertation is the relation between the teachers’ beliefs about diversity, and their teaching activities. Referring to the theoretical level, the notion of belief was largely studied: several authors contributed defining beliefs as implicit or explicit, stable or dynamic or understanding them as individual or a part of a system. The aim is to propose an accurate pedagogical consideration in order to clarify the relationship between theory and belief and how it can affect the practice. Regarding the empirical level, while keeping the recursive relationship between theory and practice as fundamental, on the basis of a model-based approach, and using an epistemological model especially useful to chance, the characteristics of the relationship between educational theory and beliefs in teachers are investigated. The content is that of diversity on intercultural perspective, preliminarily identified and justified in theory, in order to recognize it on the empirical level». Regarding the empirical level, the relation between theory, beliefs, and the teaching activities on diversity is examined in detail using integrated analysis tools, and considering the recursive correlation between theory and practice in education as fundamental. The objectives were to investigate whether and how beliefs about diversity have implication in the education project design and in teachers’ actions. We chose to involve 3 groups of 10 primary teachers and handle a qualitative approach. We examined the “direct explicit” beliefs through teachers’ interviews, whereas their “indirect explicit” beliefs are studied thanks to the analysis of intercultural education school projects. Furthermore, the participant observation were useful to investigate the teachers’ “implicit” beliefs. Finally, the analysis of the interviews was useful to define guidelines for the participant observation in addition to topics and contents to discuss and reflect on during the focus groups. «This is extremely relevant, if we compare the school and the astronomical universe, thus considering it as a matter of delicate but essential balance, as the existence of gravitational waves in space-time that allow, simultaneously, a balanced, continuous and enchanting becoming» (Agostinetto & Bugno, 2016, pp. 148-151).

«Gli autori che si sono occupati di pedagogia interculturale, la descrivono come un irrinunciabile fil rouge che dovrebbe condurre le consapevoli pratiche di educatori ed insegnanti. Irrimediabilmente, però, le teorie di questi stessi autori non si traducono fedelmente nelle disparate rappresentazioni della vita reale, ma rimangono scritte in intriganti e stimolanti sceneggiature che solo rari, abili ed illuminati attori, riescono a mettere in scena, abitandole con nitida cognizione di causa. Che cosa rende questi attori in grado di intercettare contemporaneamente la profonda natura delle teorie, di leggere in modo chiaro il contesto in cui operano e di tradurre tutto ciò in pratiche incisive? E, al contrario, che cosa fa sì che, in altri casi, teorie e contesti non vengano interpretati in modo da risultare una piacevole composizione? La nostra ipotesi è che tra gli ingredienti che compongono tale raffinata ricetta vi siano le concezioni degli insegnanti e che quelle relative alla diversità giochino un ruolo sostanziale nel dipanarsi della vita scolastica dei diversi attori. Infatti, è necessario sottolineare “come l'azione educativa sia legata alla coerenza tra gli intenti che persegue e la loro realizzazione pratica, chiamando quindi in causa il problema della mediazione tra questi due passaggi logico-procedurali” (Agostinetto, 2013, p. 16). È proprio in questa operazione di lettura e traduzione che noi pensiamo accadano degli “errori”: occorre specificare che ci si riferisce, in questo contesto, a degli “errori che non sono percepiti come tali […] [e che, dunque,] difficilmente hanno la possibilità di essere esplicitati e assunti criticamente dalla persona che li compie” (Agostinetto, 2014, pp.73-74). La domanda che ne sorge assume, di conseguenza, un colore quasi retorico: dove poggiano tali errori? L’ipotesi è che alla base vi siano delle logiche irriflesse rispetto alle concezioni degli stessi insegnanti. Pertanto, l’attenzione per quanto riguarda la scelta del focus di ricerca si è concentrata sulla relazione tra le concezioni rispetto alla diveristà e le scelte pedagogiche degli insegnanti. Ciò determina una specifica attenzione orientata sul piano teorico: infatti, dopo una prima ricognizione bibliografica, è emersa una molteplicità di termini utilizzati dagli studiosi per riferirsi a concetti molto simili tra loro che richiede un lavoro di analisi e sistematizzazione volto a chiarire e specificare le diverse accezioni dei concetti, per proporre una riflessione significativa sul piano pedagogico». (Agostinetto & Bugno, 2016, p. 148-151). Inoltre, si è proceduto sul versante empirico: ritenendo fondamentale il nesso ricorsivo tra teoria e pratica sulla base di un approccio modellistico e assumendo a propria guisa un modello epistemologico particolarmente utile (Dalle Fratte, 1986, 2004), si sono indagate le caratteristiche della relazione tra la teoria pedagogica e le concezioni negli insegnanti. L’ambito contenutistico è stato quello della diveristà in prospettiva interculturale, sfera preliminarmente identificata e giustificata sul piano teorico, perché sia riconoscibile su quello empirico. Riguardo al livello empirico, tale relazione è stata esaminata utilizzando strumenti di analisi integrati a matrice qualitativa e coinvolgendo tre gruppi di dieci docenti di scuola primaria ciascuno, al fine di indagare se e in che modo le concezioni sulla diversità culturale hanno implicazioni sulla progettazione e sulle pratiche educativo-didattiche degli insegnanti. Abbiamo esaminato le concezioni "esplicite dirette" dei partecipanti attraverso interviste semi-strutturate, mentre quelle "indirette esplicite" sono state studiate grazie all'analisi documentale delle progettazioni. Inoltre, l'osservazione partecipante è stata utile per investigare le loro concezioni "implicite". L'analisi delle interviste è stata utile per definire le linee guida per le osservazioni partecipanti e i dati raccolti attraverso i tre strumenti di indagine hanno determinato argomenti e contenuti su cui gli insegnanti hanno discusso e riflettuto durante i focus group. «Tutto ciò appare estremamente rilevante, se si paragonano l’universo scolastico e quello astronomico, ovvero se si considera il tutto come una questione di delicati ma fondamentali equilibri, esattamente come il dipanarsi delle onde gravitazionali nello spazio-tempo che consentono, contemporaneamente, equilibrio e continuo, incantevole divenire» (Agostinetto & Bugno, 2016, pp. 148-151).

Analisi delle concezioni sulla diversità culturale tra teoria e pratica in educazione. Una ricerca-azione / Bugno, Lisa. - (2018 Jan 14).

Analisi delle concezioni sulla diversità culturale tra teoria e pratica in educazione. Una ricerca-azione

Bugno, Lisa
2018

Abstract

«Gli autori che si sono occupati di pedagogia interculturale, la descrivono come un irrinunciabile fil rouge che dovrebbe condurre le consapevoli pratiche di educatori ed insegnanti. Irrimediabilmente, però, le teorie di questi stessi autori non si traducono fedelmente nelle disparate rappresentazioni della vita reale, ma rimangono scritte in intriganti e stimolanti sceneggiature che solo rari, abili ed illuminati attori, riescono a mettere in scena, abitandole con nitida cognizione di causa. Che cosa rende questi attori in grado di intercettare contemporaneamente la profonda natura delle teorie, di leggere in modo chiaro il contesto in cui operano e di tradurre tutto ciò in pratiche incisive? E, al contrario, che cosa fa sì che, in altri casi, teorie e contesti non vengano interpretati in modo da risultare una piacevole composizione? La nostra ipotesi è che tra gli ingredienti che compongono tale raffinata ricetta vi siano le concezioni degli insegnanti e che quelle relative alla diversità giochino un ruolo sostanziale nel dipanarsi della vita scolastica dei diversi attori. Infatti, è necessario sottolineare “come l'azione educativa sia legata alla coerenza tra gli intenti che persegue e la loro realizzazione pratica, chiamando quindi in causa il problema della mediazione tra questi due passaggi logico-procedurali” (Agostinetto, 2013, p. 16). È proprio in questa operazione di lettura e traduzione che noi pensiamo accadano degli “errori”: occorre specificare che ci si riferisce, in questo contesto, a degli “errori che non sono percepiti come tali […] [e che, dunque,] difficilmente hanno la possibilità di essere esplicitati e assunti criticamente dalla persona che li compie” (Agostinetto, 2014, pp.73-74). La domanda che ne sorge assume, di conseguenza, un colore quasi retorico: dove poggiano tali errori? L’ipotesi è che alla base vi siano delle logiche irriflesse rispetto alle concezioni degli stessi insegnanti. Pertanto, l’attenzione per quanto riguarda la scelta del focus di ricerca si è concentrata sulla relazione tra le concezioni rispetto alla diveristà e le scelte pedagogiche degli insegnanti. Ciò determina una specifica attenzione orientata sul piano teorico: infatti, dopo una prima ricognizione bibliografica, è emersa una molteplicità di termini utilizzati dagli studiosi per riferirsi a concetti molto simili tra loro che richiede un lavoro di analisi e sistematizzazione volto a chiarire e specificare le diverse accezioni dei concetti, per proporre una riflessione significativa sul piano pedagogico». (Agostinetto & Bugno, 2016, p. 148-151). Inoltre, si è proceduto sul versante empirico: ritenendo fondamentale il nesso ricorsivo tra teoria e pratica sulla base di un approccio modellistico e assumendo a propria guisa un modello epistemologico particolarmente utile (Dalle Fratte, 1986, 2004), si sono indagate le caratteristiche della relazione tra la teoria pedagogica e le concezioni negli insegnanti. L’ambito contenutistico è stato quello della diveristà in prospettiva interculturale, sfera preliminarmente identificata e giustificata sul piano teorico, perché sia riconoscibile su quello empirico. Riguardo al livello empirico, tale relazione è stata esaminata utilizzando strumenti di analisi integrati a matrice qualitativa e coinvolgendo tre gruppi di dieci docenti di scuola primaria ciascuno, al fine di indagare se e in che modo le concezioni sulla diversità culturale hanno implicazioni sulla progettazione e sulle pratiche educativo-didattiche degli insegnanti. Abbiamo esaminato le concezioni "esplicite dirette" dei partecipanti attraverso interviste semi-strutturate, mentre quelle "indirette esplicite" sono state studiate grazie all'analisi documentale delle progettazioni. Inoltre, l'osservazione partecipante è stata utile per investigare le loro concezioni "implicite". L'analisi delle interviste è stata utile per definire le linee guida per le osservazioni partecipanti e i dati raccolti attraverso i tre strumenti di indagine hanno determinato argomenti e contenuti su cui gli insegnanti hanno discusso e riflettuto durante i focus group. «Tutto ciò appare estremamente rilevante, se si paragonano l’universo scolastico e quello astronomico, ovvero se si considera il tutto come una questione di delicati ma fondamentali equilibri, esattamente come il dipanarsi delle onde gravitazionali nello spazio-tempo che consentono, contemporaneamente, equilibrio e continuo, incantevole divenire» (Agostinetto & Bugno, 2016, pp. 148-151).
14-gen-2018
The authors who dealt with intercultural education described it as the essential fil rouge that should lead the conscious practice of educators and teachers. Irretrievably, however, the theories of these authors are not translated faithfully in the disparate representations of real life, but they remain written in interesting and challenging scenarios that only rare and skilful actors are able to stage, interpret them with clear knowledge of the contexts. What makes these players able to intercept the profound nature of the theories, to read clearly by the context in which they operate and to translate this into incisive practices? Why don’t those theories and contexts become a nice composition? Our hypothesis is that among the ingredients that compose this recipe there are the professional and personal beliefs of teachers, and that those related to diversity play a substantial role in the actors’ school life. Indeed, we highlight that “educational activity is related to the coherence between the aims it pursues and in its practical implementation, considering the issue of mediation between these two logical and procedural steps” (Agostinetto, 2013, p. 16). We suppose that right in this process of reading and translating, "mistakes" happen: we refer, in this context, to "mistakes that are not perceived like that, [and therefore] they are hardly explicated and criticized by the person who performs them” (Agostinetto, 2014, pp.73-74). The question that arises is, thus, almost rhetorical: what is there behind these mistakes? The assumption is that non-reflexed logics lead teachers’ personal and professional beliefs. Therefore, the focus of the dissertation is the relation between the teachers’ beliefs about diversity, and their teaching activities. Referring to the theoretical level, the notion of belief was largely studied: several authors contributed defining beliefs as implicit or explicit, stable or dynamic or understanding them as individual or a part of a system. The aim is to propose an accurate pedagogical consideration in order to clarify the relationship between theory and belief and how it can affect the practice. Regarding the empirical level, while keeping the recursive relationship between theory and practice as fundamental, on the basis of a model-based approach, and using an epistemological model especially useful to chance, the characteristics of the relationship between educational theory and beliefs in teachers are investigated. The content is that of diversity on intercultural perspective, preliminarily identified and justified in theory, in order to recognize it on the empirical level». Regarding the empirical level, the relation between theory, beliefs, and the teaching activities on diversity is examined in detail using integrated analysis tools, and considering the recursive correlation between theory and practice in education as fundamental. The objectives were to investigate whether and how beliefs about diversity have implication in the education project design and in teachers’ actions. We chose to involve 3 groups of 10 primary teachers and handle a qualitative approach. We examined the “direct explicit” beliefs through teachers’ interviews, whereas their “indirect explicit” beliefs are studied thanks to the analysis of intercultural education school projects. Furthermore, the participant observation were useful to investigate the teachers’ “implicit” beliefs. Finally, the analysis of the interviews was useful to define guidelines for the participant observation in addition to topics and contents to discuss and reflect on during the focus groups. «This is extremely relevant, if we compare the school and the astronomical universe, thus considering it as a matter of delicate but essential balance, as the existence of gravitational waves in space-time that allow, simultaneously, a balanced, continuous and enchanting becoming» (Agostinetto & Bugno, 2016, pp. 148-151).
Intercultura, Diversità Culturale, Concezioni degli Insegnanti. Intercultural Education, Cultural Diversity, Teachers' Beliefs.
Analisi delle concezioni sulla diversità culturale tra teoria e pratica in educazione. Una ricerca-azione / Bugno, Lisa. - (2018 Jan 14).
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