The PhD thesis is an edition with introduction and commentary of the tragic Latin fragments concerning the myth of Medea. The different aspects of Medea in her literary development in Rom are analysed: her relations with the theme of magic; the similarities with local Goddesses (particularly the Marsic Angitia); her difficult relationship with her family; her magic power and her weakness towards love; lastly, her crimes. The tragedies are: Ennius’ Medea exul, Pacuvius’ Medus and Accius’ Medea sive Argonautae. An introduction concerns general problems; the text of the fragments is accompanied by a complete apparatus criticus; the commentary gives indications about the original context, textual and metrical problems; linguistic, phonostilistic and rhetoric elements; the analysis of the relations with the Greek model (if possible); the examination of themes, which are particularly interesting for the Republican dramatists.
La tesi consiste in un’edizione con introduzione e commento dei frammenti tragici latini arcaici incentrati sulla figura di Medea. Delineando per sommi capi le caratteristiche di Medea che sembra siano state valorizzate a Roma, si è riservata particolare attenzione ai temi della magia e dei rapporti di Medea con la dea marsica Angitia, al suo difficile legame con la famiglia, al contrasto tra il grande potere della donna colchica e la sua debolezza di fronte all’amore, nonché – infine – alla descrizione dei suoi delitti. Le tragedie prese in esame sono la Medea exul di Ennio, il Medus di Pacuvio e la Medea sive Argonautae di Accio. Di esse si fornisce un’introduzione relativa a problemi generali; un testo critico; un commento, in cui si tenta di contestualizzare il frammento, si approfondiscono questioni critico-testuali, metriche, linguistiche, stilistiche e retoriche, si analizzano le modalità del vertere e, infine, si approfondiscono temi di particolare interesse per il teatro latino repubblicano. Viene dato particolare rilievo nel commento agli aspetti drammaturgici, agli elementi epici presenti in tragedia, alla presenza di spie linguistiche pertinenti alla sfera sacrale.
Il mito di Medea nella tragedia romana arcaica / Falcone, Maria Jennifer. - (2012).
Il mito di Medea nella tragedia romana arcaica
Falcone, Maria Jennifer
2012
Abstract
La tesi consiste in un’edizione con introduzione e commento dei frammenti tragici latini arcaici incentrati sulla figura di Medea. Delineando per sommi capi le caratteristiche di Medea che sembra siano state valorizzate a Roma, si è riservata particolare attenzione ai temi della magia e dei rapporti di Medea con la dea marsica Angitia, al suo difficile legame con la famiglia, al contrasto tra il grande potere della donna colchica e la sua debolezza di fronte all’amore, nonché – infine – alla descrizione dei suoi delitti. Le tragedie prese in esame sono la Medea exul di Ennio, il Medus di Pacuvio e la Medea sive Argonautae di Accio. Di esse si fornisce un’introduzione relativa a problemi generali; un testo critico; un commento, in cui si tenta di contestualizzare il frammento, si approfondiscono questioni critico-testuali, metriche, linguistiche, stilistiche e retoriche, si analizzano le modalità del vertere e, infine, si approfondiscono temi di particolare interesse per il teatro latino repubblicano. Viene dato particolare rilievo nel commento agli aspetti drammaturgici, agli elementi epici presenti in tragedia, alla presenza di spie linguistiche pertinenti alla sfera sacrale.File | Dimensione | Formato | |
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