L’approccio multidisciplinare che ha caratterizzato l’elaborazione della Carta geomorfologica digitalizzata della provincia di Venezia ha portato all’identificazione ed elaborazione grafica di gran parte del tracciato dell’antica via consolare Annia, stesa nel II secolo a.C. da Adria a Aquileia, e ha dato avvio ad una lunga stagione di studi e pubblicazioni inerenti la strada romana. La sinergia di discipline diverse - archeologia e geomorfologia in primis-, competenze specifiche e moderni strumenti di indagine (telerilevamento, modelli digitali del terreno, foto aeree, carotaggi, datazioni 14C), ha consentito di mettere a confronto (e a confermare in molti casi) i tratti della via con i resti archeologici, indicatori della sua presenza (lacerti, ponti, cippi miliari e necropoli), e con le caratteristiche geomorfologiche. L’utilizzo di software GIS ha permesso di organizzare le informazioni cartografiche in livelli distinti e ha consentito la loro sovrapposizione e verifica puntuale. Questo tipo di indagine non invasiva, predittiva e a basso costo si è avvalsa anche della cartografia storica, attraverso la consultazione e l’utilizzo della banca dati Imago. La banca dati, contiene più di 300 carte storiche, dal XV al XVII secolo, del territorio lagunare e di gronda, e la descrizione archivistica e geomorfologica di ciascuna. La cartografia storica ha giocato un ruolo importante e spesso decisivo nella icostruzione del tracciato della via Annia nella Carta geomorfologica e nella successiva Carta delle unità di paesaggio geo-archeologiche della provincia di Venezia, confermando, in molti casi, il percorso rilevato dalle foto aeree e satellitari. La quasi totalità delle carte analizzate è riferibile al XVXVI secolo, carte di grande suggestione, ma secondo un’opinione condivisa tra gli anni studiosi, di difficile utilizzo in campo scientifico: risulta spesso arduo, se non impossibile, il confronto “a vista” tra carta antica e moderna, né è possibile stabilire una corrispondenza puntuale tra gli elementi rappresentati nelle due carte, trattandosi di mappe a scale differenti, non geodetiche, spesso deformate e almeno all’apparenza, poco corrette e precise. È stata messo a punto un metodo ad hoc per la georeferenziazione e il trattamento delle immagini, reso possibile dalla disponibilità di un alto numero di carte, da immagini ad alta risoluzione, dall’introduzione dell’indice di errore e dalla verifica degli elementi rappresentati, a cui si è aggiunta la sovrapposizione con livelli informativi archeologici e geomorfologici. La stessa metodologia è stata applicata ad una carta cinquecentesca, conservata all’Archivio di Stato di Venezia che rappresenta l’area della città romana di Altino, oggi sepolta. La carta, mai considerata fino ad ora ai fini di una lettura archeologica, mostra una buona coincidenza con gli elementi emersi dall’indagine archeologica e geomorfologica e, per certi aspetti, sorprendenti somiglianze con una recente immagine telerilevata che ha svelato una città perfettamente organizzata e urbanizzata.

Cartografia storica e geomorfologia nella ricostruzione della Via Annia: il caso di Altino

bondesan aldino
Membro del Collaboration Group
;
2021

Abstract

L’approccio multidisciplinare che ha caratterizzato l’elaborazione della Carta geomorfologica digitalizzata della provincia di Venezia ha portato all’identificazione ed elaborazione grafica di gran parte del tracciato dell’antica via consolare Annia, stesa nel II secolo a.C. da Adria a Aquileia, e ha dato avvio ad una lunga stagione di studi e pubblicazioni inerenti la strada romana. La sinergia di discipline diverse - archeologia e geomorfologia in primis-, competenze specifiche e moderni strumenti di indagine (telerilevamento, modelli digitali del terreno, foto aeree, carotaggi, datazioni 14C), ha consentito di mettere a confronto (e a confermare in molti casi) i tratti della via con i resti archeologici, indicatori della sua presenza (lacerti, ponti, cippi miliari e necropoli), e con le caratteristiche geomorfologiche. L’utilizzo di software GIS ha permesso di organizzare le informazioni cartografiche in livelli distinti e ha consentito la loro sovrapposizione e verifica puntuale. Questo tipo di indagine non invasiva, predittiva e a basso costo si è avvalsa anche della cartografia storica, attraverso la consultazione e l’utilizzo della banca dati Imago. La banca dati, contiene più di 300 carte storiche, dal XV al XVII secolo, del territorio lagunare e di gronda, e la descrizione archivistica e geomorfologica di ciascuna. La cartografia storica ha giocato un ruolo importante e spesso decisivo nella icostruzione del tracciato della via Annia nella Carta geomorfologica e nella successiva Carta delle unità di paesaggio geo-archeologiche della provincia di Venezia, confermando, in molti casi, il percorso rilevato dalle foto aeree e satellitari. La quasi totalità delle carte analizzate è riferibile al XVXVI secolo, carte di grande suggestione, ma secondo un’opinione condivisa tra gli anni studiosi, di difficile utilizzo in campo scientifico: risulta spesso arduo, se non impossibile, il confronto “a vista” tra carta antica e moderna, né è possibile stabilire una corrispondenza puntuale tra gli elementi rappresentati nelle due carte, trattandosi di mappe a scale differenti, non geodetiche, spesso deformate e almeno all’apparenza, poco corrette e precise. È stata messo a punto un metodo ad hoc per la georeferenziazione e il trattamento delle immagini, reso possibile dalla disponibilità di un alto numero di carte, da immagini ad alta risoluzione, dall’introduzione dell’indice di errore e dalla verifica degli elementi rappresentati, a cui si è aggiunta la sovrapposizione con livelli informativi archeologici e geomorfologici. La stessa metodologia è stata applicata ad una carta cinquecentesca, conservata all’Archivio di Stato di Venezia che rappresenta l’area della città romana di Altino, oggi sepolta. La carta, mai considerata fino ad ora ai fini di una lettura archeologica, mostra una buona coincidenza con gli elementi emersi dall’indagine archeologica e geomorfologica e, per certi aspetti, sorprendenti somiglianze con una recente immagine telerilevata che ha svelato una città perfettamente organizzata e urbanizzata.
2021
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