Nelle pratiche artistiche contemporanee il corpo è uno tra i migliori strumenti di autoindagine. Un modo specifico di articolare questa esplorazione identitaria è quello che può essere sintetizzato nella formula “diventare terra”, un’espressione che definisce un’azione attraverso la quale l’artista mette in atto una volontaria identificazione tra il proprio corpo e il materiale primigenio per eccellenza. Il saggio si focalizza nello specifico su due artiste geograficamente e culturalmente correlate, l’artista cubana Ana Mendieta e la guatemalteca Regina José Galindo, le cui performance testimoniano l’importanza della relazione corpo-terra nella ricerca delle proprie origini.
"Diventare terra": le performance identitarie di Ana Mendieta e di Regina José Galindo
Federica Stevanin
2021
Abstract
Nelle pratiche artistiche contemporanee il corpo è uno tra i migliori strumenti di autoindagine. Un modo specifico di articolare questa esplorazione identitaria è quello che può essere sintetizzato nella formula “diventare terra”, un’espressione che definisce un’azione attraverso la quale l’artista mette in atto una volontaria identificazione tra il proprio corpo e il materiale primigenio per eccellenza. Il saggio si focalizza nello specifico su due artiste geograficamente e culturalmente correlate, l’artista cubana Ana Mendieta e la guatemalteca Regina José Galindo, le cui performance testimoniano l’importanza della relazione corpo-terra nella ricerca delle proprie origini.File | Dimensione | Formato | |
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