La statuina, figura umana in miniatura dai molteplici significati iconici, storici e antropologici, viene eletta da Gianni Rodari a protagonista di rime e storie; si tratta soprattutto di atipiche figurine del presepe, come ne "Il pellerossa nel presepe", dove Toro Seduto interpreta, in maniera etimologica, colui che sta, perché è stato collocato e non può venir rimosso. La statuina rodariana acquista valore specifico nel rapporto con l’Altro: in "Allarme nel presepe", infatti, lo scontro tra personaggi tradizionali della rappresentazione sacra e outsiders, come un indiano, un aviatore o una bamboletta hippie, ha luogo in una micro arena sociale, il presepe appunto, in cui prendono corpo dinamiche di discriminazione e marginalizzazione. Inoltre, si osserva come lo spessore metaforico di queste piccole figure sia dato dal legame con l’infanzia creatrice, in un dialogo tra piccolezza e piccolezza: i bambini, disponendo le statuine, sembrano infondere loro un soffio vitale e, in questo modo, rispecchiandosi nei giocattoli, rivolgono la proprie cure a quell’esistenza in miniatura che loro stessi incarnano.
La statuina
Chiara Malpezzi
2020
Abstract
La statuina, figura umana in miniatura dai molteplici significati iconici, storici e antropologici, viene eletta da Gianni Rodari a protagonista di rime e storie; si tratta soprattutto di atipiche figurine del presepe, come ne "Il pellerossa nel presepe", dove Toro Seduto interpreta, in maniera etimologica, colui che sta, perché è stato collocato e non può venir rimosso. La statuina rodariana acquista valore specifico nel rapporto con l’Altro: in "Allarme nel presepe", infatti, lo scontro tra personaggi tradizionali della rappresentazione sacra e outsiders, come un indiano, un aviatore o una bamboletta hippie, ha luogo in una micro arena sociale, il presepe appunto, in cui prendono corpo dinamiche di discriminazione e marginalizzazione. Inoltre, si osserva come lo spessore metaforico di queste piccole figure sia dato dal legame con l’infanzia creatrice, in un dialogo tra piccolezza e piccolezza: i bambini, disponendo le statuine, sembrano infondere loro un soffio vitale e, in questo modo, rispecchiandosi nei giocattoli, rivolgono la proprie cure a quell’esistenza in miniatura che loro stessi incarnano.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.