Il contributo espone i risultati delle ricerca – svolta nell’ambito del progetto Core-Wood POR FESR 2014-2020. Asse 1. Azione 1.1.4 – il cui obbiettivo è la riqualificazione del patrimonio edilizio italiano esistente mediante tecniche innovative di nested building. Queste prevedono il mantenimento dell’involucro esterno degli edifici esistenti all’interno del limiti della loro capacità strutturale e l’inserimento di un nuovo involucro interno per migliorare le prestazioni energetiche e strutturali complessive dell’edificio. Questa è una strategia di intervento ancora poco diffusa in Italia, ma che ha potenzialità tali da renderla competitiva nel recupero e riuso di edifici esistenti in cui devono essere mantenute le invarianti architettoniche dei prospetti esistenti. Questi obbiettivi devono essere declinati nel particolare contesto italiano, dove il territorio risulta da un lato qualificato da specifici valori ambientali, paesaggistici e architettonici e dall’altro è caratterizzato da un’elevata sismicità che mette a rischio l’ambiente costruito del Paese. La ricerca è stata sviluppata in due fasi: la prima ha visto il confronto di diverse strategie di intervento nel costruito italiano, concentrandosi in particolare sull’utilizzo del cross laminated timber (CLT) negli interventi di recupero mediante nested building. La seconda parte invece si è focalizzata sull’analisi del caso studio, un edificio in muratura mista del XVI secolo trasformato nel corso del XX secolo, verificando l’applicazione della metodologia di recupero analizzata e valutando l’interazione tra nuovo ed esistente dal punto di vista energetico.
Strategie innovative di riqualificazione integrata del costruito storico italiano. Il nested building e il caso studio della “Cattedra” di Canove di Roana.
Bertolazzi Angelo
;Croatto Giorgio;Vignato Alberto;Turrini Umberto
2021
Abstract
Il contributo espone i risultati delle ricerca – svolta nell’ambito del progetto Core-Wood POR FESR 2014-2020. Asse 1. Azione 1.1.4 – il cui obbiettivo è la riqualificazione del patrimonio edilizio italiano esistente mediante tecniche innovative di nested building. Queste prevedono il mantenimento dell’involucro esterno degli edifici esistenti all’interno del limiti della loro capacità strutturale e l’inserimento di un nuovo involucro interno per migliorare le prestazioni energetiche e strutturali complessive dell’edificio. Questa è una strategia di intervento ancora poco diffusa in Italia, ma che ha potenzialità tali da renderla competitiva nel recupero e riuso di edifici esistenti in cui devono essere mantenute le invarianti architettoniche dei prospetti esistenti. Questi obbiettivi devono essere declinati nel particolare contesto italiano, dove il territorio risulta da un lato qualificato da specifici valori ambientali, paesaggistici e architettonici e dall’altro è caratterizzato da un’elevata sismicità che mette a rischio l’ambiente costruito del Paese. La ricerca è stata sviluppata in due fasi: la prima ha visto il confronto di diverse strategie di intervento nel costruito italiano, concentrandosi in particolare sull’utilizzo del cross laminated timber (CLT) negli interventi di recupero mediante nested building. La seconda parte invece si è focalizzata sull’analisi del caso studio, un edificio in muratura mista del XVI secolo trasformato nel corso del XX secolo, verificando l’applicazione della metodologia di recupero analizzata e valutando l’interazione tra nuovo ed esistente dal punto di vista energetico.File | Dimensione | Formato | |
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