Il lavoro e la dignità umana: riflettendo sul concetto di "forced labour"

Il saggio esamina l'opinione concorrente del giudice Paulo Pinto de Albuquerque relativa al caso deciso da Corte EDU, J. e altri c. Austria, 58216/12, 17 gennaio 2017, dove si critica la correttezza del principio secondo cui l’accertamento del lavoro “servile” possa dipendere dal fattore tempo. Pur condividendo la soluzione raggiunta dalla Corte, in termini di mancata violazione dell’art. 4 CEDU, l’opinione rileva la contraddizione insita nel sistema di diritto interno, considerato un tipico esempio di “strenghts” e “weaknesses”, “effettivo nella protezione delle vittime, ineffettivo nella punizione dei responsabili”. Nella sua opinione concorrente, Paulo Pinto de Albuquerque offre una indispensabile, accurata e approfondita ricostruzione dei riferimenti internazionali in materia di lavoro forzato e di traffico di esseri umani, alquanto preziosa in un tempo in cui le forme di moderna schiavitù e servitù, lungi dall’essere debellate, continuano ad incidere fortemente sulla dignità della persona umana. Sviluppando queste tematiche il saggio propone una ricostruzione del concetto di lavoro forzato.