Tra gli innumerevoli “casi” legati a circostanze eccezionali ed imprevedibili che necessitano di immediata regolamentazione in connessione all'emergenza epidemiologica da COVID-19, il decreto-legge n. 104 del 2020, noto come “decreto agosto”, colloca pure quello della salvaguardia di Venezia e della sua laguna. Un solo articolo, il 95, intitolato “Misure per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna e istituzione dell’Autorità per la Laguna di Venezia”, ma ben ventisette, lunghissimi commi, per giustificare l’urgenza di una serie di interventi sull’assetto amministrativo dell’area veneziana che vorrebbero essere finalmente risolutivi. Due gli ambiti normativi di maggior interesse: da un lato, quello del governo del territorio lagunare con la creazione dell’apposita Autorità; dall’altro, quello relativo alla gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria del famigerato MOSE, con lo scioglimento del Consorzio Venezia Nuova e l’assegnazione alla nuova Autorità di tutte le competenze relative all’amministrazione del sistema a dighe mobili alle bocche di porto. In realtà, la salvaguardia di Venezia e della sua laguna a non è certo problema recente, né tantomeno questione strettamente correlata all’emergenza epidemiologica: piuttosto, sembrerebbe vero il contrario e cioè che il decreto agosto vorrebbe in qualche modo incidere sugli esiti (spesso fallimentari) di un secolo di “legislazione speciale”.

Le sorprese nel «decreto agosto»: un nuovo ente per Venezia

Cinzia Colaluca
2020

Abstract

Tra gli innumerevoli “casi” legati a circostanze eccezionali ed imprevedibili che necessitano di immediata regolamentazione in connessione all'emergenza epidemiologica da COVID-19, il decreto-legge n. 104 del 2020, noto come “decreto agosto”, colloca pure quello della salvaguardia di Venezia e della sua laguna. Un solo articolo, il 95, intitolato “Misure per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna e istituzione dell’Autorità per la Laguna di Venezia”, ma ben ventisette, lunghissimi commi, per giustificare l’urgenza di una serie di interventi sull’assetto amministrativo dell’area veneziana che vorrebbero essere finalmente risolutivi. Due gli ambiti normativi di maggior interesse: da un lato, quello del governo del territorio lagunare con la creazione dell’apposita Autorità; dall’altro, quello relativo alla gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria del famigerato MOSE, con lo scioglimento del Consorzio Venezia Nuova e l’assegnazione alla nuova Autorità di tutte le competenze relative all’amministrazione del sistema a dighe mobili alle bocche di porto. In realtà, la salvaguardia di Venezia e della sua laguna a non è certo problema recente, né tantomeno questione strettamente correlata all’emergenza epidemiologica: piuttosto, sembrerebbe vero il contrario e cioè che il decreto agosto vorrebbe in qualche modo incidere sugli esiti (spesso fallimentari) di un secolo di “legislazione speciale”.
2020
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