The essay offers unpublished information on Leandro Bassano's painting with Honorius III approving the rule of San Domenico in 1216, painted for the sacristy of the Dominican church of Santi Giovanni e Paolo in Venice; the large canvas is inspired by the typology of propaganda paintings commissioned by the Serenissima in the rooms of the Doge's Palace, but with respect to the subject, also treated in various Dominican venues, there are numerous and unusual groupings of Dominicans, soldiers, officials of the Serenissima and of the Papal Curia, and above all of contemporary cardinals. When the sacristy was completed, Venice emerged from the difficult papal interdict of 1606 and two cardinals particularly distinguished themselves in the diplomatic negotiations that led to the resolution of the crisis after about a year: Cardinal Giovanni Dolfin and the prelate next to him, the Frenchman François de Joyeuse . By cross-referencing historical data, sources of various kinds and iconographic documentation, other cardinals are identified in the text, who due to family plots or in relation to obtaining the purple, must have been present at the historical re-enactment of the order which, after all, was also a commemoration of the withdrawal of the interdict. ITALIAN Il saggio offre informazioni inedite sul dipinto di Leandro Bassano con Onorio III che approva la regola di San Domenico del 1216, eseguito per la sagrestia della chiesa domenicana dei Santi Giovanni e Paolo a Venezia; il grande telero si ispira alla tipologia dei quadri di propaganda voluti dalla Serenissima nelle sale di Palazzo Ducale, ma rispetto al soggetto, trattato anche in diverse sedi domenicane, vi sono numerosi e inusuali i raggruppamenti di domenicani, di soldati, di funzionari della Serenissima e della Curia papale, e soprattutto di cardinali contemporanei. Quando si concluse la sacrestia Venezia usciva dal difficile interdetto papale del 1606 e due cardinali si distinsero particolarmente nelle trattative diplomatiche che portarono alla risoluzione della crisi dopo circa un anno: il cardinale Giovanni Dolfin e il prelato che gli sta accanto, il francese François de Joyeuse. Incrociando dati storici, fonti di varia natura e documentazione iconografica, nel testo sono identificati altri cardinali, che per trame famigliari o in relazione all’ottenimento della porpora, dovevano essere presenti alla storica rievocazione dell’ordine che, in fondo, era anche commemorazione del ritiro dell’interdetto.

Role Playing: Cardinals in Historical Action in Leandro Bassano's Honorius III Approving the Rule of St. Dominic in 1216 and the War of the Interdict

Pattanaro
2021

Abstract

The essay offers unpublished information on Leandro Bassano's painting with Honorius III approving the rule of San Domenico in 1216, painted for the sacristy of the Dominican church of Santi Giovanni e Paolo in Venice; the large canvas is inspired by the typology of propaganda paintings commissioned by the Serenissima in the rooms of the Doge's Palace, but with respect to the subject, also treated in various Dominican venues, there are numerous and unusual groupings of Dominicans, soldiers, officials of the Serenissima and of the Papal Curia, and above all of contemporary cardinals. When the sacristy was completed, Venice emerged from the difficult papal interdict of 1606 and two cardinals particularly distinguished themselves in the diplomatic negotiations that led to the resolution of the crisis after about a year: Cardinal Giovanni Dolfin and the prelate next to him, the Frenchman François de Joyeuse . By cross-referencing historical data, sources of various kinds and iconographic documentation, other cardinals are identified in the text, who due to family plots or in relation to obtaining the purple, must have been present at the historical re-enactment of the order which, after all, was also a commemoration of the withdrawal of the interdict. ITALIAN Il saggio offre informazioni inedite sul dipinto di Leandro Bassano con Onorio III che approva la regola di San Domenico del 1216, eseguito per la sagrestia della chiesa domenicana dei Santi Giovanni e Paolo a Venezia; il grande telero si ispira alla tipologia dei quadri di propaganda voluti dalla Serenissima nelle sale di Palazzo Ducale, ma rispetto al soggetto, trattato anche in diverse sedi domenicane, vi sono numerosi e inusuali i raggruppamenti di domenicani, di soldati, di funzionari della Serenissima e della Curia papale, e soprattutto di cardinali contemporanei. Quando si concluse la sacrestia Venezia usciva dal difficile interdetto papale del 1606 e due cardinali si distinsero particolarmente nelle trattative diplomatiche che portarono alla risoluzione della crisi dopo circa un anno: il cardinale Giovanni Dolfin e il prelato che gli sta accanto, il francese François de Joyeuse. Incrociando dati storici, fonti di varia natura e documentazione iconografica, nel testo sono identificati altri cardinali, che per trame famigliari o in relazione all’ottenimento della porpora, dovevano essere presenti alla storica rievocazione dell’ordine che, in fondo, era anche commemorazione del ritiro dell’interdetto.
2021
Portrait Cultures of the Early Modern Cardinal
9789463725514
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