Le strutture e le tecniche narrative nei testi di Adriana Lisboa e di tanti altri scrittori brasiliani contemporanei vanno oltre le dominanti formali della letteratura circostante, e s’inseriscono secondo le specificità del “romanzo globale” o “nomade”, che permette al narratore in transito di fare scalo in qualsiasi città e comporre ed interpretare i sensi dei luoghi. L’effetto di questo processo è la moltiplicazione di una scrittura ibrida che mescola elementi diversi e riutilizza forme eterogenee di composizione, consentendo la coesistenza di vari spazi e principi all'interno dell'universo diegetico senza gerarchia di valori estetici. Adriana Lisboa sceglie una via parallela allontanando l’individualismo e il neonaturalismo che sono un’altra tendenza della letteratura brasiliana che esaltano la violenza, la sessualità e l’indifferenza di fronte alle vicende degli uomini. Al contrario degli autori che mostrano gli effetti di questo processo di personalizzazione, l’autrice osserva che l’importante è vincere il narcisismo e gli effetti provocati dalle ferite ancora non cicatrizzate, e creare un nuovo modo di stare nel mondo a cominciare dalla cooperazione e dalla rinuncia all’individualismo. Questo non vuol dire spersonalizzazione e neanche annullamento, ma significa collaborazione. Il romanzo di Lisboa non parla solo dei luoghi senza frontiere, ma dei drammi dei soggetti individuali, familiari o etnici per i quali migrare significa più sradicamento che liberazione, più vulnerabilità che rischio.

SCRITTURE IN TRANSITO: VITA E LETTERATURA NELLA SUA FORMA MINIMA

Maria Aparecida Fontes
2019

Abstract

Le strutture e le tecniche narrative nei testi di Adriana Lisboa e di tanti altri scrittori brasiliani contemporanei vanno oltre le dominanti formali della letteratura circostante, e s’inseriscono secondo le specificità del “romanzo globale” o “nomade”, che permette al narratore in transito di fare scalo in qualsiasi città e comporre ed interpretare i sensi dei luoghi. L’effetto di questo processo è la moltiplicazione di una scrittura ibrida che mescola elementi diversi e riutilizza forme eterogenee di composizione, consentendo la coesistenza di vari spazi e principi all'interno dell'universo diegetico senza gerarchia di valori estetici. Adriana Lisboa sceglie una via parallela allontanando l’individualismo e il neonaturalismo che sono un’altra tendenza della letteratura brasiliana che esaltano la violenza, la sessualità e l’indifferenza di fronte alle vicende degli uomini. Al contrario degli autori che mostrano gli effetti di questo processo di personalizzazione, l’autrice osserva che l’importante è vincere il narcisismo e gli effetti provocati dalle ferite ancora non cicatrizzate, e creare un nuovo modo di stare nel mondo a cominciare dalla cooperazione e dalla rinuncia all’individualismo. Questo non vuol dire spersonalizzazione e neanche annullamento, ma significa collaborazione. Il romanzo di Lisboa non parla solo dei luoghi senza frontiere, ma dei drammi dei soggetti individuali, familiari o etnici per i quali migrare significa più sradicamento che liberazione, più vulnerabilità che rischio.
2019
Veredas: Atti del Convegno Internazionale di Studi in Memoria di Nello Avella
TIL
978-88-3293-331-4
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3381804
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
  • OpenAlex ND
social impact