I pesticidi o antiparassitari sono sostanze caratterizzate da attività biologica, immesse volontariamente nell’ambiente per controllare forme di vita indesiderate, il cui impiego può comportare rischi per la salute umana e per l’ecosistema. Per l’uomo, è potenzialmente presente e quindi da valutare il rischio di effetti acuti, cronici e a lungo termine, compresi possibili effetti neoplastici o a carico della riproduzione o della progenie. Nonostante la loro potenzialità tossica, tuttavia, gli antiparassitari devono essere utilizzati in agricoltura e salute pubblica per la protezione delle colture, dei prodotti agricoli e in generale per il controllo degli insetti nocivi e di altri parassiti quali, ad esempio, i roditori. Per questo, la decisone circa l’impiego deve essere basata su una attenta valutazione del rapporto costi benefici. Tale valutazione è possibile solo a patto che venga effettuata ed aggiornata una valutazione del rischio, che può essere realizzata in due momenti fondamentali: 1) prima dell’immissione di un prodotto sul mercato (fase di pre-marketing); 2) dopo l’introduzione nel mercato del prodotto (fase di post marketing). Gli strumenti fondamentali per la valutazione del rischio in fase di pre-marketing sono rappresentati dal profilo tossicologico dei diversi prodotti e dall’identificazione di scenari d’uso, che permettono di predire i livelli di esposizione e di rischio in scenari d’impiego definiti. In fase di post marketing, gli strumenti principali per l’aggiornamento della valutazione del rischio sono rappresentati dai risultati della sorveglianza sanitaria dei lavoratori, che fornisce importanti informazioni epidemiologiche, e dalle segnalazioni di eventuali casi di intossicazione acuta o di effetti sull’ambiente non previsti e non considerati in fase di pre marketing. Tra gli interventi di prevenzione che possono essere realizzati, si segnalano lo sviluppo e l’introduzione nel mercato di sostanze meno tossiche, e caratterizzate da breve persistenza ambientale, l’impiego di macchinari moderni e ben manutenuti per l’applicazione, e la disponibilità di mezzi individuali di protezione efficienti e adeguati. Un ruolo fondamentale nella prevenzione umana e ambientale è rappresentato dalle attività di monitoraggio dell’esposizione sul campo, oltre che di formazione e informazione dei lavoratori, che devono essere sempre e continuativamente realizzate a favore dei lavoratori esposti, anche occasionalmente, a questi prodotti. In questi ambiti, un ruolo molto importante può essere svolto dal tecnico della prevenzione.
I prodotti fitosanitari
A. Moretto
2010
Abstract
I pesticidi o antiparassitari sono sostanze caratterizzate da attività biologica, immesse volontariamente nell’ambiente per controllare forme di vita indesiderate, il cui impiego può comportare rischi per la salute umana e per l’ecosistema. Per l’uomo, è potenzialmente presente e quindi da valutare il rischio di effetti acuti, cronici e a lungo termine, compresi possibili effetti neoplastici o a carico della riproduzione o della progenie. Nonostante la loro potenzialità tossica, tuttavia, gli antiparassitari devono essere utilizzati in agricoltura e salute pubblica per la protezione delle colture, dei prodotti agricoli e in generale per il controllo degli insetti nocivi e di altri parassiti quali, ad esempio, i roditori. Per questo, la decisone circa l’impiego deve essere basata su una attenta valutazione del rapporto costi benefici. Tale valutazione è possibile solo a patto che venga effettuata ed aggiornata una valutazione del rischio, che può essere realizzata in due momenti fondamentali: 1) prima dell’immissione di un prodotto sul mercato (fase di pre-marketing); 2) dopo l’introduzione nel mercato del prodotto (fase di post marketing). Gli strumenti fondamentali per la valutazione del rischio in fase di pre-marketing sono rappresentati dal profilo tossicologico dei diversi prodotti e dall’identificazione di scenari d’uso, che permettono di predire i livelli di esposizione e di rischio in scenari d’impiego definiti. In fase di post marketing, gli strumenti principali per l’aggiornamento della valutazione del rischio sono rappresentati dai risultati della sorveglianza sanitaria dei lavoratori, che fornisce importanti informazioni epidemiologiche, e dalle segnalazioni di eventuali casi di intossicazione acuta o di effetti sull’ambiente non previsti e non considerati in fase di pre marketing. Tra gli interventi di prevenzione che possono essere realizzati, si segnalano lo sviluppo e l’introduzione nel mercato di sostanze meno tossiche, e caratterizzate da breve persistenza ambientale, l’impiego di macchinari moderni e ben manutenuti per l’applicazione, e la disponibilità di mezzi individuali di protezione efficienti e adeguati. Un ruolo fondamentale nella prevenzione umana e ambientale è rappresentato dalle attività di monitoraggio dell’esposizione sul campo, oltre che di formazione e informazione dei lavoratori, che devono essere sempre e continuativamente realizzate a favore dei lavoratori esposti, anche occasionalmente, a questi prodotti. In questi ambiti, un ruolo molto importante può essere svolto dal tecnico della prevenzione.Pubblicazioni consigliate
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