IT: Il bacino del Mediterraneo è composto da segmenti costieri fatti di geografia e di objets trouves, forme e materiali ordinari, architetture “non accreditate”, ecomostri, urbanizzazioni controverse di estremo interesse per chi si occupa di paesaggio contemporaneo, soprattutto nell’ottica di una registrata progressiva occupazione antropica della fascia litoranea. Il contributo costituisce una riflessione aggiornata sul costruito costiero meno accreditato che ha come origine gli studi di dottorato in co-tutela internazionale affrontati al Dottorato di Ricerca in Architettura e Costruzione di “Sapienza” Università di Roma e al Doutoramento em Urbanismo della Faculdade de Arquitetura dell’Universidade de Lisboa, e hanno costituito un asse di investigazione sulla trasformazione dell’edificato esistente rifiutato e compromesso confluito in successivi progetti di ricerca nei quali il sottoscritto ha ricoperto il ruolo di assegnista. Obiettivo della ricerca è individuare, e di conseguenza sprigionare, potenzialità per la trasformazione e il rilancio di siti che, apparentemente, costituiscono una sorta di vocabolario formale rifiutato e sgradito. Oltre la linea di costa meno accreditata si annidano opportunità e paradigmi abitativi alla base di una governance territoriale di nuova generazione. EN: The stretches of coastline around the Mediterranean basin – besides being graced with distinctive geographical features – bristle with objets trouvés, ordinary forms and materials, unacknowledged architectures, eyesores impacting on the environment, as well as divisive urban developments that pose challenges to contemporary landscape planners, above all with a view to reducing the recorded pervasive anthropogenic pressure on coastal belts. This article offers updated observations on unacknowledged buildings along the coasts: it stems from the PhD international joint research thesis1 at the DRACo_Dottorato di Ricerca in Architettura e Costruzione of Sapienza University of Rome and at the Doutoramento em Urbanismo of the Univeristy of Lisbon; such studies have traced a line of research regarding the upgrading of dimissed and fallen-in-disrepair buildings, and have led to further research projects2 as post-doc fellow. The objective of the research is to focus on and to trigger off the potential leading to transform and overhaul sites that appear to offer spurned and unappealing formal features. Beyond the not-so-enticing coastlines, lurk opportunities and residential models requiring updated territorial governance.
Beyond the unacknowledged coastline. Assessing the Potential of Out-of-map Mediterranean Settlements
Antoniadis, Stefanos
2020
Abstract
IT: Il bacino del Mediterraneo è composto da segmenti costieri fatti di geografia e di objets trouves, forme e materiali ordinari, architetture “non accreditate”, ecomostri, urbanizzazioni controverse di estremo interesse per chi si occupa di paesaggio contemporaneo, soprattutto nell’ottica di una registrata progressiva occupazione antropica della fascia litoranea. Il contributo costituisce una riflessione aggiornata sul costruito costiero meno accreditato che ha come origine gli studi di dottorato in co-tutela internazionale affrontati al Dottorato di Ricerca in Architettura e Costruzione di “Sapienza” Università di Roma e al Doutoramento em Urbanismo della Faculdade de Arquitetura dell’Universidade de Lisboa, e hanno costituito un asse di investigazione sulla trasformazione dell’edificato esistente rifiutato e compromesso confluito in successivi progetti di ricerca nei quali il sottoscritto ha ricoperto il ruolo di assegnista. Obiettivo della ricerca è individuare, e di conseguenza sprigionare, potenzialità per la trasformazione e il rilancio di siti che, apparentemente, costituiscono una sorta di vocabolario formale rifiutato e sgradito. Oltre la linea di costa meno accreditata si annidano opportunità e paradigmi abitativi alla base di una governance territoriale di nuova generazione. EN: The stretches of coastline around the Mediterranean basin – besides being graced with distinctive geographical features – bristle with objets trouvés, ordinary forms and materials, unacknowledged architectures, eyesores impacting on the environment, as well as divisive urban developments that pose challenges to contemporary landscape planners, above all with a view to reducing the recorded pervasive anthropogenic pressure on coastal belts. This article offers updated observations on unacknowledged buildings along the coasts: it stems from the PhD international joint research thesis1 at the DRACo_Dottorato di Ricerca in Architettura e Costruzione of Sapienza University of Rome and at the Doutoramento em Urbanismo of the Univeristy of Lisbon; such studies have traced a line of research regarding the upgrading of dimissed and fallen-in-disrepair buildings, and have led to further research projects2 as post-doc fellow. The objective of the research is to focus on and to trigger off the potential leading to transform and overhaul sites that appear to offer spurned and unappealing formal features. Beyond the not-so-enticing coastlines, lurk opportunities and residential models requiring updated territorial governance.File | Dimensione | Formato | |
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