Il capitolo relativo all’analisi testuale del film Tale of Tales, (Il racconto dei racconti, 2015) si inserisce all’interno di una monografia dedicata alle opere di Matteo Garrone. Nel lungometraggio, liberamente ispirato a tre racconti di Giambattista Basile, vengono analizzati moduli narrativi e stilistici, temi e ricorrenze figurative, cogliendo in essi risonanze con porzioni del pensiero psicoanalitico di matrice lacaniana. I conflitti, le incertezze, i desideri, le ossessioni, le dinamiche relazionali di dominio, le pulsioni con la loro forza debordante, turbano i personaggi e nutrono lo scheletro narrativo del film; tali costanti sono percorse mettendo in luce la dimensione fantasmatica e perturbante setacciata da Garrone nelle pieghe delle fiabe di Basile e traslate nel film. Viene inoltre sottolineato il reticolo di forze contrastanti da cui l’opera del regista è alimentata. Bellezza e orrore, violenza e tenerezza, alto e basso, ne nutrono l'universo visionario, rivelando la doppia superficie dell’inquietante nel familiare. Il racconto dei racconti si iscrive così nel registro di un realismo visionario ricorrente in molti dei suoi film. (pp.111-124, più note pp.175-177).
Il racconto dei racconti - Tale of Tales
Salvatore R.
2020
Abstract
Il capitolo relativo all’analisi testuale del film Tale of Tales, (Il racconto dei racconti, 2015) si inserisce all’interno di una monografia dedicata alle opere di Matteo Garrone. Nel lungometraggio, liberamente ispirato a tre racconti di Giambattista Basile, vengono analizzati moduli narrativi e stilistici, temi e ricorrenze figurative, cogliendo in essi risonanze con porzioni del pensiero psicoanalitico di matrice lacaniana. I conflitti, le incertezze, i desideri, le ossessioni, le dinamiche relazionali di dominio, le pulsioni con la loro forza debordante, turbano i personaggi e nutrono lo scheletro narrativo del film; tali costanti sono percorse mettendo in luce la dimensione fantasmatica e perturbante setacciata da Garrone nelle pieghe delle fiabe di Basile e traslate nel film. Viene inoltre sottolineato il reticolo di forze contrastanti da cui l’opera del regista è alimentata. Bellezza e orrore, violenza e tenerezza, alto e basso, ne nutrono l'universo visionario, rivelando la doppia superficie dell’inquietante nel familiare. Il racconto dei racconti si iscrive così nel registro di un realismo visionario ricorrente in molti dei suoi film. (pp.111-124, più note pp.175-177).| File | Dimensione | Formato | |
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