Il contributo si propone di indagare la relativa comunanza di alcuni rilievi teoretici a riguardo del rapporto tra volontà e soggettività in Fichte e Schopenhauer, in particolare considerando del primo la Sittenlehre del 1798 e del secondo la Dissertatio del 1813. Si mostra infatti in entrambi gli autori considerati un'attenzione particolare a rinvenire nella volontà l'autentico cuore della soggettività, con l'esito di indicare una struttura assai più complessa e aporetica di questa figura chiave del pensiero moderno rispetto a quanto si è soliti rilevare.
Dinamiche del soggetto e della volontà tra Fichte e Schopenhauer
Maurizio Maria Malimpensa
2019
Abstract
Il contributo si propone di indagare la relativa comunanza di alcuni rilievi teoretici a riguardo del rapporto tra volontà e soggettività in Fichte e Schopenhauer, in particolare considerando del primo la Sittenlehre del 1798 e del secondo la Dissertatio del 1813. Si mostra infatti in entrambi gli autori considerati un'attenzione particolare a rinvenire nella volontà l'autentico cuore della soggettività, con l'esito di indicare una struttura assai più complessa e aporetica di questa figura chiave del pensiero moderno rispetto a quanto si è soliti rilevare.File in questo prodotto:
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