Si presenta il quadro storico della precoce acquisizione di opere raffaellesche a Ferrara e della loro ricezione da parte di artisti ferraresi; si accompagna al fenomeno anche l'acquisizione del linguaggio di Raffaello in artisti, come Garofalo e i Dossi, che hanno intrapreso anche un viaggio di studio a Roma. Ferrara è presentata come l'imprescindibile fonte per l'acquisizione della maniera moderna da parte di Alfonso Lombardi, che non si recò a Roma prima del 1533. A Ferrara lo scultore doveva avere assorbito però anche la cultura artistica veneta, a partire dalle opere di Tiziano, almeno il primo dei Baccanali, l'Offerta a Venere, e probabilmente l'Assunta, che avrà avuto modo di vedere a Venezia. Inoltre a Ferrara sono significative le figure dello scultore Giovanni Andrea Gilardoni, compagno di Alfonso al Boschetto, e del pittore Niccolò Pisano, che lavorerà pure a Bologna e che aveva eseguito per lo stesso Gilardoni la pala dei Quattro Santi coronati, oggi a Worcester. Nel saggio si allude poi all'evoluzione della "maniera moderna", esperita con l'arrivo a Bologna di Parmigianino, in fuga dal Sacco di Roma.
Raffaello e la "maniera moderna", da Ferrara a Bologna
Pattanaro
2020
Abstract
Si presenta il quadro storico della precoce acquisizione di opere raffaellesche a Ferrara e della loro ricezione da parte di artisti ferraresi; si accompagna al fenomeno anche l'acquisizione del linguaggio di Raffaello in artisti, come Garofalo e i Dossi, che hanno intrapreso anche un viaggio di studio a Roma. Ferrara è presentata come l'imprescindibile fonte per l'acquisizione della maniera moderna da parte di Alfonso Lombardi, che non si recò a Roma prima del 1533. A Ferrara lo scultore doveva avere assorbito però anche la cultura artistica veneta, a partire dalle opere di Tiziano, almeno il primo dei Baccanali, l'Offerta a Venere, e probabilmente l'Assunta, che avrà avuto modo di vedere a Venezia. Inoltre a Ferrara sono significative le figure dello scultore Giovanni Andrea Gilardoni, compagno di Alfonso al Boschetto, e del pittore Niccolò Pisano, che lavorerà pure a Bologna e che aveva eseguito per lo stesso Gilardoni la pala dei Quattro Santi coronati, oggi a Worcester. Nel saggio si allude poi all'evoluzione della "maniera moderna", esperita con l'arrivo a Bologna di Parmigianino, in fuga dal Sacco di Roma.Pubblicazioni consigliate
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