Il XIX secolo è stato caratterizzato da profondi cambiamenti che hanno modificato la costruzione dell'architettura. L'applicazione di nuovi processi industriali nella costruzione dell'edificio ha rapidamente reso disponibili nuove soluzioni di costruzione e nuovi materiali, che hanno affiancato e progressivamente sostituito quelli tradizionali. In Francia, il primato tecnico e culturale della costruzione in pietra massiva venne messo in discussione dalla rivoluzione industriale e da nuovi materiali artificiali, in particolare ferro e calcestruzzo. Il primo consentiva di coprire spazi più grandi e più ampi, economicamente, senza ricorrere a complesse strutture voltate. Il secondo, soprattutto grazie ai brevetti di Coignet, iniziava a diffondersi come alternativa economica alla pietra, soprattutto nelle costruzioni utilitarie dove il valore estetico della pietra non era necessario. Tuttavia, la transizione da una cultura costruttiva legata alla pietra a quella del calcestruzzo è stata caratterizzata dall’uso della pietra artificiale, un materiale che, sin dai primi anni del XIX secolo, cercava di riunire i pregi estetici del materiale naturale con quelli meccanici e fisici del prodotto industriale. Lo scopo di questo paper è stato quello è identificare i brevetti del XIX secolo e le loro applicazioni, sottolineando l'importante ruolo svolto dalla pietra artificiale nella transizione tra le tecniche tradizionali di costruzione di pietre e la nuova frontiera di cemento, che diventerà il principale riferimento materiale e culturale dell'architettura francese del XX secolo.
La Pierre Artificielle en France (1830-1860). Les origines d’un lien entre la culture constructive de la pierre et du béton
Angelo Bertolazzi
2016
Abstract
Il XIX secolo è stato caratterizzato da profondi cambiamenti che hanno modificato la costruzione dell'architettura. L'applicazione di nuovi processi industriali nella costruzione dell'edificio ha rapidamente reso disponibili nuove soluzioni di costruzione e nuovi materiali, che hanno affiancato e progressivamente sostituito quelli tradizionali. In Francia, il primato tecnico e culturale della costruzione in pietra massiva venne messo in discussione dalla rivoluzione industriale e da nuovi materiali artificiali, in particolare ferro e calcestruzzo. Il primo consentiva di coprire spazi più grandi e più ampi, economicamente, senza ricorrere a complesse strutture voltate. Il secondo, soprattutto grazie ai brevetti di Coignet, iniziava a diffondersi come alternativa economica alla pietra, soprattutto nelle costruzioni utilitarie dove il valore estetico della pietra non era necessario. Tuttavia, la transizione da una cultura costruttiva legata alla pietra a quella del calcestruzzo è stata caratterizzata dall’uso della pietra artificiale, un materiale che, sin dai primi anni del XIX secolo, cercava di riunire i pregi estetici del materiale naturale con quelli meccanici e fisici del prodotto industriale. Lo scopo di questo paper è stato quello è identificare i brevetti del XIX secolo e le loro applicazioni, sottolineando l'importante ruolo svolto dalla pietra artificiale nella transizione tra le tecniche tradizionali di costruzione di pietre e la nuova frontiera di cemento, che diventerà il principale riferimento materiale e culturale dell'architettura francese del XX secolo.Pubblicazioni consigliate
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