Il lavoro si sofferma sull'impatto della recente pronuncia n. 28314/2019 delle Sezioni Unite con la quale la Suprema Corte ha stabilito che l'uso selettivo delle nullità di protezione da parte dell'investitore nei contratti di intermediazione finanziaria è in sé ammissibile, ma la controparte professionale potrà sollevare un'eccezione di buona fede nei casi in cui l'esito di tale scelta scelta processuale conduca a risultati che trascendano la ratio legis.
L’USO SELETTIVO DELLA NULLITÀ DI PROTEZIONE: UN FALSO PROBLEMA?
M. Girolami
2020
Abstract
Il lavoro si sofferma sull'impatto della recente pronuncia n. 28314/2019 delle Sezioni Unite con la quale la Suprema Corte ha stabilito che l'uso selettivo delle nullità di protezione da parte dell'investitore nei contratti di intermediazione finanziaria è in sé ammissibile, ma la controparte professionale potrà sollevare un'eccezione di buona fede nei casi in cui l'esito di tale scelta scelta processuale conduca a risultati che trascendano la ratio legis.File in questo prodotto:
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