Il contributo intende offrire una mappa tematica e un bilancio critico delle modalità con cui il poeta e saggista contemporaneo Durs Grünbein ha tratteggiato negli anni la propria esperienza nella Germania orientale, delle sue valutazioni su quella che qualcuno ha definito una mera nota a piè pagina della storia tedesca, della sua visione della storia in generale. L'analisi si sofferma in particolare su alcuni elementi cardinali della poetica grünbeiniana, tra cui la città di Dresda come specchio e metonimia del socialismo reale, il corpo come ricettacolo di un materialismo fisiologico che invita a ripudiare ogni astratta ideologia, e la memoria, che in Grünbein è sempre memoria letteraria, storica e autobiografica assieme.
Un passato che non passa. Durs Grünbein e la DDR
Daniele Vecchiato
2019
Abstract
Il contributo intende offrire una mappa tematica e un bilancio critico delle modalità con cui il poeta e saggista contemporaneo Durs Grünbein ha tratteggiato negli anni la propria esperienza nella Germania orientale, delle sue valutazioni su quella che qualcuno ha definito una mera nota a piè pagina della storia tedesca, della sua visione della storia in generale. L'analisi si sofferma in particolare su alcuni elementi cardinali della poetica grünbeiniana, tra cui la città di Dresda come specchio e metonimia del socialismo reale, il corpo come ricettacolo di un materialismo fisiologico che invita a ripudiare ogni astratta ideologia, e la memoria, che in Grünbein è sempre memoria letteraria, storica e autobiografica assieme.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.




