Il saggio analizza le condizioni di ingaggio degli attori inglesi ottocenteschi, i loro salari e le istituzioni che sostengono economicamente gli attori, inclusi gli istituti previdenziali. Vengono messe in rilievo le retribuzioni e le ingenti spese che gli artisti della scena devono affrontare, in un quadro di precarietà nel quale i salari risultano spesso irregolari e incerti anche in virtù de rapporti di forza all'interno della compagni che vedono gli interpreti, per lo più soggetti allo strapotere dell'impresario. Si prendono in considerazione anche gli strumenti che gli attori adottano per cercare di compensare l'incertezza economica, in particolare l'istituto della beneficiata, rappresentazione in cui i proventi almeno in parte vanno agli attori. Viene inoltre analizzata la funzione degli istituti previdenziali e assistenziali a favore degli attori, i meccanismi di compensazione da questi praticati e in particolare il progresso marcato dalla creazione, negli anni Trenta, del General Theatrical Fund, fondo assistenziale che mira a tutelare il numero massimo possibile di professionisti della recitazione, a prescindere dal rango, dall'età e dalla compagnia in cui sono ingaggiati.
Acrobati sul filo dell’esistenza: l’attore britannico tra ingaggi, retribuzioni e istituzioni previdenziali (1800-1870)
Paola Degli Esposti
2020
Abstract
Il saggio analizza le condizioni di ingaggio degli attori inglesi ottocenteschi, i loro salari e le istituzioni che sostengono economicamente gli attori, inclusi gli istituti previdenziali. Vengono messe in rilievo le retribuzioni e le ingenti spese che gli artisti della scena devono affrontare, in un quadro di precarietà nel quale i salari risultano spesso irregolari e incerti anche in virtù de rapporti di forza all'interno della compagni che vedono gli interpreti, per lo più soggetti allo strapotere dell'impresario. Si prendono in considerazione anche gli strumenti che gli attori adottano per cercare di compensare l'incertezza economica, in particolare l'istituto della beneficiata, rappresentazione in cui i proventi almeno in parte vanno agli attori. Viene inoltre analizzata la funzione degli istituti previdenziali e assistenziali a favore degli attori, i meccanismi di compensazione da questi praticati e in particolare il progresso marcato dalla creazione, negli anni Trenta, del General Theatrical Fund, fondo assistenziale che mira a tutelare il numero massimo possibile di professionisti della recitazione, a prescindere dal rango, dall'età e dalla compagnia in cui sono ingaggiati.File | Dimensione | Formato | |
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