A partire dal periodo tardo vedico, esercizi e tecniche di regolazione del respiro (prāṇāyāma) sono adottati da vari ordini di asceti per controllare la mente e il corpo, ma anche per distruggere malattie, colpe e peccati, nonché ottenere la liberazione. A dispetto della popolarità del prāṇāyāma, attestato in testi rituali, normativi e filosofici, i compendi āyurvedici non hanno mai considerato gli aspetti potenzialmente terapeutici di tale pratica. L’articolo intende investigare le ragioni storiche di tale posizione alla luce della medicalizzazione dello Yoga e lo sdoganamento di pratiche meditative quali il controllo del respiro nei più recenti sviluppi della ricerca biomedica.
Controllo del respiro, salute cardiaca e longevità nella cultura ascetica, rituale e medica indiana
Fabrizio Ferrari
2020
Abstract
A partire dal periodo tardo vedico, esercizi e tecniche di regolazione del respiro (prāṇāyāma) sono adottati da vari ordini di asceti per controllare la mente e il corpo, ma anche per distruggere malattie, colpe e peccati, nonché ottenere la liberazione. A dispetto della popolarità del prāṇāyāma, attestato in testi rituali, normativi e filosofici, i compendi āyurvedici non hanno mai considerato gli aspetti potenzialmente terapeutici di tale pratica. L’articolo intende investigare le ragioni storiche di tale posizione alla luce della medicalizzazione dello Yoga e lo sdoganamento di pratiche meditative quali il controllo del respiro nei più recenti sviluppi della ricerca biomedica.File | Dimensione | Formato | |
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2020. Controllo del respiro, salute cardiaca e longevità nella cultura ascetica, rituale e medica indiana, SMSR, 86(1), 175–213.pdf
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