Il contributo riporta le recenti esperienze di insegnamento-apprendimento della progettazione percorse nel Corso di Progettazione Architettonica e Urbana (rinominato due anni fa Workshop of Architectural and Urban Design e tenuto in lingua inglese, per favorire il processo di spinta internazionalizzazione promosso dall’Ateneo di Padova) nell’ambito del Corso di Laurea a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura dell’Università degli Studi di Padova. Il Workshop è un corso opzionale di 12 CFU (pari a 155 ore intra-moenia) collocato al secondo semestre del V anno, scelto da un numero sempre crescente di studenti stranieri sia di provenienza europea (aderenti al programma Erasmus) che extra-europea (grazie ad altri accordi per la mobilità) da Paesi dell’America Latina, dell’Africa, del Medio e del Lontano Oriente. La componente internazionale si avvicina, talvolta, al 50% degli iscritti al corso, comportando necessariamente una forte ristrutturazione delle modalità di progettazione e gestione dell’attività didattica da parte del corpo docente, ma anche dell’atteggiamento dei discenti. Gli esiti del laboratorio internazionale hanno evidenziato come queste nuove situazioni costituiscano, pur con alcune criticità, dei punti di forza verso un vantaggioso incremento del livello di coinvolgimento operativo e dell’interesse per l’attività progettuale.
When it comes to team working, diversity is a plus. Workshop of Architectural and Urban Design @ UniPD
luigi stendardo;luigi Siviero
2019
Abstract
Il contributo riporta le recenti esperienze di insegnamento-apprendimento della progettazione percorse nel Corso di Progettazione Architettonica e Urbana (rinominato due anni fa Workshop of Architectural and Urban Design e tenuto in lingua inglese, per favorire il processo di spinta internazionalizzazione promosso dall’Ateneo di Padova) nell’ambito del Corso di Laurea a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura dell’Università degli Studi di Padova. Il Workshop è un corso opzionale di 12 CFU (pari a 155 ore intra-moenia) collocato al secondo semestre del V anno, scelto da un numero sempre crescente di studenti stranieri sia di provenienza europea (aderenti al programma Erasmus) che extra-europea (grazie ad altri accordi per la mobilità) da Paesi dell’America Latina, dell’Africa, del Medio e del Lontano Oriente. La componente internazionale si avvicina, talvolta, al 50% degli iscritti al corso, comportando necessariamente una forte ristrutturazione delle modalità di progettazione e gestione dell’attività didattica da parte del corpo docente, ma anche dell’atteggiamento dei discenti. Gli esiti del laboratorio internazionale hanno evidenziato come queste nuove situazioni costituiscano, pur con alcune criticità, dei punti di forza verso un vantaggioso incremento del livello di coinvolgimento operativo e dell’interesse per l’attività progettuale.Pubblicazioni consigliate
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