Nell’estate del 1848, durante la breve parentesi della Repubblica guidata da Manin, nel fervore delle riflessioni politiche, viene stampato a Venezia anche un breve opuscolo, intitolato Dei difetti del Reggime austriaco nei paesi veneti e degli opportuni rimedi, che raccoglie le considerazioni sul funzionamento del sistema amministrativo asburgico condotte, alla luce di una lunga e diretta esperienza di governo in vari uffici distrettuali friulani e veneti, dal conte Fortunato Sceriman, pur parzialmente nascosto sotto un prudente semi-anonimato. Lo scritto si inserisce in un collaudato genere letterario e prende parte, in qualche modo, al dibattito già apertosi a metà degli anni Trenta a partire dalle osservazioni critiche di Enrico Misley, autore de L’Italie sous la domination autrichienne, cui aveva duramente replicato, con toni apologetici, Paride Zajotti nel suo Semplice verità opposta alle menzogne di Enrico Misley. L’operetta in esame, tuttavia, si presenta di particolare interesse, perchè apporta molti elementi originali, dati proprio dalla rilevante mole di dati concreti e dalle soluzioni pratiche proposte, capaci di illuminare con la luce dei fatti la realtà di istituzioni sulle quali permangono talora dubbi e controversie, anche in storiografia (si pensi ad esempio alle discusse Congregazioni provinciali, al tema dell’istruzione pubblica o al delicato rapporto con le autorità ecclesiastiche per la tenuta dei registri matrimoniali e di stato civile). L’esperto funzionario passa in rassegna, impietosamente, ma non senza un tono equilibrato ed uno sforzo di oggettività, i fondamenti della «costituzione politica» e il funzionamento di Comuni, Province e Distretti, nonché dell’amministrazione della giustizia, della sanità, delle acque, dell’istruzione e così via, documentando poi, attraverso la stampa di alcuni allegati, di aver già sottoposto le proprie osservazioni alle stesse autorità austriache attraverso rapporti e memorie inviati a Vienna. Attraverso questo originale e peculiare angolo di osservazione si conducono dunque alcuni rilievi ed osservazioni critiche sull’amministrazione del territorio e sulla legislazione asburgica della Seconda Dominazione.

"dei difetti del regime austriaco". Governo del territorio e condizioni della popolazione nel Lombardo-Veneto: uno sguardo dall'interno

valsecchi chiara
2019

Abstract

Nell’estate del 1848, durante la breve parentesi della Repubblica guidata da Manin, nel fervore delle riflessioni politiche, viene stampato a Venezia anche un breve opuscolo, intitolato Dei difetti del Reggime austriaco nei paesi veneti e degli opportuni rimedi, che raccoglie le considerazioni sul funzionamento del sistema amministrativo asburgico condotte, alla luce di una lunga e diretta esperienza di governo in vari uffici distrettuali friulani e veneti, dal conte Fortunato Sceriman, pur parzialmente nascosto sotto un prudente semi-anonimato. Lo scritto si inserisce in un collaudato genere letterario e prende parte, in qualche modo, al dibattito già apertosi a metà degli anni Trenta a partire dalle osservazioni critiche di Enrico Misley, autore de L’Italie sous la domination autrichienne, cui aveva duramente replicato, con toni apologetici, Paride Zajotti nel suo Semplice verità opposta alle menzogne di Enrico Misley. L’operetta in esame, tuttavia, si presenta di particolare interesse, perchè apporta molti elementi originali, dati proprio dalla rilevante mole di dati concreti e dalle soluzioni pratiche proposte, capaci di illuminare con la luce dei fatti la realtà di istituzioni sulle quali permangono talora dubbi e controversie, anche in storiografia (si pensi ad esempio alle discusse Congregazioni provinciali, al tema dell’istruzione pubblica o al delicato rapporto con le autorità ecclesiastiche per la tenuta dei registri matrimoniali e di stato civile). L’esperto funzionario passa in rassegna, impietosamente, ma non senza un tono equilibrato ed uno sforzo di oggettività, i fondamenti della «costituzione politica» e il funzionamento di Comuni, Province e Distretti, nonché dell’amministrazione della giustizia, della sanità, delle acque, dell’istruzione e così via, documentando poi, attraverso la stampa di alcuni allegati, di aver già sottoposto le proprie osservazioni alle stesse autorità austriache attraverso rapporti e memorie inviati a Vienna. Attraverso questo originale e peculiare angolo di osservazione si conducono dunque alcuni rilievi ed osservazioni critiche sull’amministrazione del territorio e sulla legislazione asburgica della Seconda Dominazione.
2019
il territorio adriatico. Orizzonte storico, geografia del paesaggio, aspetti economici, giuridici e artistici
978 88 495 3973 8
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