Marta Nezzo, Carlo Anti direttore generale delle Arti Nel 1943 la repubblica di Salò provvede a rigenerare il governo mussoliniano con un significativo numero di intellettuali e politici, rimasti fedeli al vecchio regime. al Ministero dell’educazione nazionale è chiamato Carlo Alberto Biggini, già in carica durante il fascismo monarchico (precisamente dal febbraio 1943). Presto egli esprime l’intenzione di sostituire il vecchio Direttore generale delle Arti – Marino Lazzari – con una figura di differente levatura intellettuale: Carlo Anti. Ma questi stenta ad accettare l’incarico: da un lato non può che constatare le gravi condizioni in cui versa il patrimonio artistico nazionale a causa dei bombardamenti; dall’altro si rende conto che gli scontri di terra, ormai dilaganti nella penisola, esporranno dipinti e sculture a un crescente rischio di furto. Non di meno, dopo lunga riflessione, l’ex rettore decide di sobbarcarsi l’onere della tutela, pur vedendo avvicinarsi la catastrofe. La relazione di M. Nezzo rende conto del suo operato, fra luci ed ombre.
Carlo Anti Direttore generale delle Arti
Marta Nezzo
2019
Abstract
Marta Nezzo, Carlo Anti direttore generale delle Arti Nel 1943 la repubblica di Salò provvede a rigenerare il governo mussoliniano con un significativo numero di intellettuali e politici, rimasti fedeli al vecchio regime. al Ministero dell’educazione nazionale è chiamato Carlo Alberto Biggini, già in carica durante il fascismo monarchico (precisamente dal febbraio 1943). Presto egli esprime l’intenzione di sostituire il vecchio Direttore generale delle Arti – Marino Lazzari – con una figura di differente levatura intellettuale: Carlo Anti. Ma questi stenta ad accettare l’incarico: da un lato non può che constatare le gravi condizioni in cui versa il patrimonio artistico nazionale a causa dei bombardamenti; dall’altro si rende conto che gli scontri di terra, ormai dilaganti nella penisola, esporranno dipinti e sculture a un crescente rischio di furto. Non di meno, dopo lunga riflessione, l’ex rettore decide di sobbarcarsi l’onere della tutela, pur vedendo avvicinarsi la catastrofe. La relazione di M. Nezzo rende conto del suo operato, fra luci ed ombre.Pubblicazioni consigliate
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