È palese l’odierna difficoltà di crescere i bambini, che si dimostrano sempre più ‘difficili’, così come è evidente l’abdicazione ad assumere lo stesso ruolo educativo, inteso nel suo senso più ampio, da parte delle famiglie e del contesto educativo-scolastico. L’infanzia appare sopraffatta in maniera violenta dalle esigenze sociali ‘adulte’ del mondo odierno, scavalcata nei suoi bisogni di disporre di riferimenti stabili dati dalla presenza di spazi e tempi consoni al suo processo di autorealizzazione. Il contributo intende riflettere sull’opportunità di individuare, in particolare, le valenze pedagogiche dello “spazio della casa”, vista come contesto di educazione familiare e come luogo di apprendimento- educazione nel divenire un servizio educativo per l’infanzia. La casa rappresenta una possibilità di dar voce al bambino e di realizzarsi. Ma quale casa? Il tal senso, apporti importanti sembrano provenire dal pensiero di Maria Montessori, che individua la tipologia di “ambiente casa” come “strumento di progresso civile” e caratterizza la Casa dei bambini come luogo di educazione liberatrice e pacifica. Si tratta di un messaggio da riproporre oggi non come tecnicismo didattico, ma come modello educativo fondato sul rispetto dei diritti del bambino e sulla responsabilità da parte degli adulti.
Lo spazio educativo della casa come strumento di libertà e di pace: dall’ambiente familiare alla Casa dei bambini di Maria Montessori | The home education area as an instrument of freedom and peace: from the family environment to the Casa dei bambini nursery school created by Maria Montessori
Mirca Benetton
2019
Abstract
È palese l’odierna difficoltà di crescere i bambini, che si dimostrano sempre più ‘difficili’, così come è evidente l’abdicazione ad assumere lo stesso ruolo educativo, inteso nel suo senso più ampio, da parte delle famiglie e del contesto educativo-scolastico. L’infanzia appare sopraffatta in maniera violenta dalle esigenze sociali ‘adulte’ del mondo odierno, scavalcata nei suoi bisogni di disporre di riferimenti stabili dati dalla presenza di spazi e tempi consoni al suo processo di autorealizzazione. Il contributo intende riflettere sull’opportunità di individuare, in particolare, le valenze pedagogiche dello “spazio della casa”, vista come contesto di educazione familiare e come luogo di apprendimento- educazione nel divenire un servizio educativo per l’infanzia. La casa rappresenta una possibilità di dar voce al bambino e di realizzarsi. Ma quale casa? Il tal senso, apporti importanti sembrano provenire dal pensiero di Maria Montessori, che individua la tipologia di “ambiente casa” come “strumento di progresso civile” e caratterizza la Casa dei bambini come luogo di educazione liberatrice e pacifica. Si tratta di un messaggio da riproporre oggi non come tecnicismo didattico, ma come modello educativo fondato sul rispetto dei diritti del bambino e sulla responsabilità da parte degli adulti.File | Dimensione | Formato | |
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