Laddove si perdono i confini. Le “periferie” della città contemporanea

(dall'Introduzione a cura di B. Castiglioni, S. Zaggia, p. 13) 11 saggio di Michelangelo Savino solleciLa da subito un'immersione nd temi concreti che t()ccano la città contemporanea, proponendo una lettura del con­cetto polisemico e contraddiLLorio di ''periferia", che interpretazioni univoche hanno reso difficile comprendere nella molteplicità delle questioni in gioco. Sulla base di tali visioni, infatti. sono derivati i contenuti e gli obiettivi delle politiche, dei piani e dei progetti. La proposta è quella di utilizza.re piuttosto un concetto più articolato, non più periferia ma "periferie", rileggendone quindi gli spazi irregolari e non formaliz7.ati, i tempi rapidi di mutamenlo e le innu­merevoli pratiche inaspettate e no11 regolamentate che mostrano assetti non scontati della ciLtà. Solo wrn nuova cultura della città può garantire non solo la possibilità di rigenerare le aree urbane degradate ma. soprattutto di sottraTle all'ineluttabilità della loro condizione periferica.