Il presente contributo diviso in due parti - 1. Agli albori di un Museo dell’educazione, di Giordana Merlo e 2. Le origini novecentesche, di Fabio Targhetta - intende indagare le origini e lo sviluppo del Museo dell’Educazione dell’Università di Padova. Fondato in tempi relativamente recenti (1993), la genesi va però ricercata nell’attenzione posta verso queste tematiche in pieno positivismo all’interno degli studi pedagogici dell’Ateneo patavino, interesse poi consolidato a partire dagli anni Sessanta del secolo successivo, quando fu istituito l’insegnamento di Storia della scuola e delle istituzioni educative. Nell’alveo di questa ricca tradizione, la prima ipotesi di costituzione del Museo risalì alla fine degli anni Ottanta del Novecento grazie alle raccolte di materiali provenienti da fondi scolastici in dismissione. Nel decennio successivo, che vide l’organizzazione di mostre tematiche e la costituzione formale di un museo permanente, in seguito a una serie di riflessioni mutò la denominazione – e con essa il carattere e la finalità – dell’istituzione, che passò dall’iniziale interesse circoscritto al solo mondo scolastico all’allargamento all’educazione intesa in un’accezione più ampia. Il contributo intende investigare le ragioni di questi cambiamenti e i criteri che hanno guidato le attività di raccolta, studio e conservazione delle collezioni, ispirati a precisi obiettivi di carattere didattico e scientifico.

Il Museo dell'educazione dell'università di Padova: ragioni, finalità e criteri ispiratori delle collezioni e delle attività.

Giordana Merlo
2018

Abstract

Il presente contributo diviso in due parti - 1. Agli albori di un Museo dell’educazione, di Giordana Merlo e 2. Le origini novecentesche, di Fabio Targhetta - intende indagare le origini e lo sviluppo del Museo dell’Educazione dell’Università di Padova. Fondato in tempi relativamente recenti (1993), la genesi va però ricercata nell’attenzione posta verso queste tematiche in pieno positivismo all’interno degli studi pedagogici dell’Ateneo patavino, interesse poi consolidato a partire dagli anni Sessanta del secolo successivo, quando fu istituito l’insegnamento di Storia della scuola e delle istituzioni educative. Nell’alveo di questa ricca tradizione, la prima ipotesi di costituzione del Museo risalì alla fine degli anni Ottanta del Novecento grazie alle raccolte di materiali provenienti da fondi scolastici in dismissione. Nel decennio successivo, che vide l’organizzazione di mostre tematiche e la costituzione formale di un museo permanente, in seguito a una serie di riflessioni mutò la denominazione – e con essa il carattere e la finalità – dell’istituzione, che passò dall’iniziale interesse circoscritto al solo mondo scolastico all’allargamento all’educazione intesa in un’accezione più ampia. Il contributo intende investigare le ragioni di questi cambiamenti e i criteri che hanno guidato le attività di raccolta, studio e conservazione delle collezioni, ispirati a precisi obiettivi di carattere didattico e scientifico.
2018
La Pràctica Educativa Historia, Memoria y Patrimonio
La Pràctica Educativa Historia, Memoria y Patrimonio
978-84-948270-6-8
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3297163
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
  • OpenAlex ND
social impact