Il tema che si propone in questa riflessione è quello della mappatura tra corpi e luoghi secondo la visione offerta dalla geografia culturale. Si ricorda che, con la crisi della modernità, l’uomo viene visto quale unico ente irreducibile e stabile e il corpo costituisce un possibile nuovo luogo teorico da cui partire (Harvey, 2002), da cui rincominciare ad interrogarsi sui valori ed il senso. E’ proprio attraverso il corpo infatti che accediamo ai luoghi e, attraverso esso, li possediamo, li apparteniamo, ci identifichiamo con essi. Il corpo ha infatti memoria dei luoghi in una sorta di dialogo aperte con essi. Secondo Harvey (2002) corpi e luoghi costituiscono due categorie analitiche essenziali. Il corpo agisce nello spazio e, come insegna Lefebvre (1976) media la dimensione sociale e mentale, quella individuale e collettiva, secondo un rapporto biunivoco tra l’astratto e il fisico. Bonazzi (2011) evidenzia come il corpo, secondo tali visioni, sia espressione di relazioni ineguali di potere (p. 151) ed ha funzionato nel tempo come una “tabula rasa” sul quale si sono proiettate differenti immagini culturali di una data società in definite epoche. Esperiamo lo spazio sociale con il corpo e, al tempo stesso, con il corpo diamo senso all’esperienza sociale stessa. Questo processo di reciprocità è inconsapevole, ma se ci pensiamo ogni corpo, in base alla posizione che occupa socialmente, è il luogo in cui si concentrano le costruzioni sociali e politiche.

You are Here. Luoghi, corpi e mappature sonore.

Lorena Rocca
Investigation
2019

Abstract

Il tema che si propone in questa riflessione è quello della mappatura tra corpi e luoghi secondo la visione offerta dalla geografia culturale. Si ricorda che, con la crisi della modernità, l’uomo viene visto quale unico ente irreducibile e stabile e il corpo costituisce un possibile nuovo luogo teorico da cui partire (Harvey, 2002), da cui rincominciare ad interrogarsi sui valori ed il senso. E’ proprio attraverso il corpo infatti che accediamo ai luoghi e, attraverso esso, li possediamo, li apparteniamo, ci identifichiamo con essi. Il corpo ha infatti memoria dei luoghi in una sorta di dialogo aperte con essi. Secondo Harvey (2002) corpi e luoghi costituiscono due categorie analitiche essenziali. Il corpo agisce nello spazio e, come insegna Lefebvre (1976) media la dimensione sociale e mentale, quella individuale e collettiva, secondo un rapporto biunivoco tra l’astratto e il fisico. Bonazzi (2011) evidenzia come il corpo, secondo tali visioni, sia espressione di relazioni ineguali di potere (p. 151) ed ha funzionato nel tempo come una “tabula rasa” sul quale si sono proiettate differenti immagini culturali di una data società in definite epoche. Esperiamo lo spazio sociale con il corpo e, al tempo stesso, con il corpo diamo senso all’esperienza sociale stessa. Questo processo di reciprocità è inconsapevole, ma se ci pensiamo ogni corpo, in base alla posizione che occupa socialmente, è il luogo in cui si concentrano le costruzioni sociali e politiche.
2019
Idee geografiche per educare al mondo
9788891798022
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