Il ricorso all’uso di inibitori dell’azione dell’etilene (1-MCP) e al bassissimo ossigeno (ILOS; Initial Low Oxygen Stress) consente di prolungare in modo significativo la conservazione delle mele, rallentandone il metabolismo primario, la sintesi e l’azione dell’etilene e i fenomeni di senescenza. Nonostante i progressi sulle conoscenze dei meccanismi d’azione dell’etilene poco si sa sulle interazioni (crosstalk) tra vie del segnale dell’etilene e le risposte al bassissimo ossigeno (ILOS). In questo lavoro si è intrapresa una prima caratterizzazione di questi fenomeni mediante analisi molecolari (RNA-Seq e Real-Time RT-qPCR) ed analisi metaboliche delle principali molecole coinvolte nel mantenimento dell’equilibrio redox cellulare (Glutatione, GSH e suoi metaboliti; Acido ascorbico, AsA; Cisteamina; Perossido di idrogeno, H2O2) su bucce di mele a diversi tempi e modalità di conservazione. A questo scopo, sono state campionate bucce di mele dopo 0, 1 e 6 mesi di conservazione in atmosfera controllata (1 kPa O2; 1 kPa CO2) in assenza di trattamenti, o dopo trattamento con 1-MCP, oppure dopo applicazione di uno stress da bassissimo ossigeno (0,4 kPa O2). Sono state condotte analisi RNA-Seq che hanno permesso di identificare gruppi di geni del metabolismo redox che sono risultati differenzialmente espressi (DEGs) in risposta all’inibizione dell’etilene (1-MCP) e al bassissimo ossigeno (0,4 kPa). I Livelli di AsA, GSH e Cistein-glicina (prodotto del metabolismo di GSH) sono risultati inferiori nelle mele trattate con 1-MCP e in ILOS, mantenendosi inferiori per tutto il periodo di conservazione rispetto a quelli della altre tesi. Sorprendentemente, il contenuto di H2O2 è apparso superiore nelle bucce di mele trattate con 1-MCP. Questi dati potrebbero indicare un più rapido turn-over ,nelle mele trattate con 1-MCP o in ILOS, delle specie attive dell’ossigeno, a scapito dei principali antiossidanti GSH e AsA per il mantenimento dell’omeostasi redox delle cellule.
Effetti di 1-MCP e ILOS sul metabolismo redox e sui profili trascrizionali delle mele in conservazione
Cainelli Nadia;Trentin Anna Rita;Rasori Angela;Masi Antonio;Ruperti Benedetto
2018
Abstract
Il ricorso all’uso di inibitori dell’azione dell’etilene (1-MCP) e al bassissimo ossigeno (ILOS; Initial Low Oxygen Stress) consente di prolungare in modo significativo la conservazione delle mele, rallentandone il metabolismo primario, la sintesi e l’azione dell’etilene e i fenomeni di senescenza. Nonostante i progressi sulle conoscenze dei meccanismi d’azione dell’etilene poco si sa sulle interazioni (crosstalk) tra vie del segnale dell’etilene e le risposte al bassissimo ossigeno (ILOS). In questo lavoro si è intrapresa una prima caratterizzazione di questi fenomeni mediante analisi molecolari (RNA-Seq e Real-Time RT-qPCR) ed analisi metaboliche delle principali molecole coinvolte nel mantenimento dell’equilibrio redox cellulare (Glutatione, GSH e suoi metaboliti; Acido ascorbico, AsA; Cisteamina; Perossido di idrogeno, H2O2) su bucce di mele a diversi tempi e modalità di conservazione. A questo scopo, sono state campionate bucce di mele dopo 0, 1 e 6 mesi di conservazione in atmosfera controllata (1 kPa O2; 1 kPa CO2) in assenza di trattamenti, o dopo trattamento con 1-MCP, oppure dopo applicazione di uno stress da bassissimo ossigeno (0,4 kPa O2). Sono state condotte analisi RNA-Seq che hanno permesso di identificare gruppi di geni del metabolismo redox che sono risultati differenzialmente espressi (DEGs) in risposta all’inibizione dell’etilene (1-MCP) e al bassissimo ossigeno (0,4 kPa). I Livelli di AsA, GSH e Cistein-glicina (prodotto del metabolismo di GSH) sono risultati inferiori nelle mele trattate con 1-MCP e in ILOS, mantenendosi inferiori per tutto il periodo di conservazione rispetto a quelli della altre tesi. Sorprendentemente, il contenuto di H2O2 è apparso superiore nelle bucce di mele trattate con 1-MCP. Questi dati potrebbero indicare un più rapido turn-over ,nelle mele trattate con 1-MCP o in ILOS, delle specie attive dell’ossigeno, a scapito dei principali antiossidanti GSH e AsA per il mantenimento dell’omeostasi redox delle cellule.Pubblicazioni consigliate
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