La prima parte del saggio ricostruisce la questione storiografica e critica inerente la formazione di Jacopo Tintoretto, analizzando gli studi e le esposizioni dedicate al tema tra il 1937 e il 2007 con l'obiettivo di evidenziarne i tratti emergenti e le criticità. Segue la discussione dei dati storici e delle fonti disponibili, a partire dai quali si è tentato di ripercorrere le prime esperienze del pittore, le sue relazioni con la committenza, il rapporto con i colleghi veneziani e con i pittori tosco-romani presenti a Venezia al principio degli anni quaranta del Cinquecento. Si è riesaminato il dialogo con i letterati e gli artisti che fanno capo alla così detta accademia di Francesco Marcolini. Di particolare utilità è risultata la riflessione sul "Cristo tra i dottori" del Museo del Duomo di Milano, restaurato per l’occasione, che ha permesso di prospettare una nuova proposta di assetto del percorso dell'artista negli anni quaranta. Tra le ipotesi formulate per la restituzione del catalogo del pittore che in tempi recenti ha subito discusse contrazioni, vi è il recupero di alcuni dipinti e di un disegno poco noto. Il saggio va inteso in stretta relazione con le schede dedicate alle opere della seconda sezione dell’esposizione (pp. 148-149, 156-189) dedicata al giovane Tintoretto di cui l’autrice è stata curatrice assieme a Roberta Battaglia e Paola Marini. Mostra e volume sono articolati in quattro sezioni (1. Venezia negli anni del doge Gritti, 2. I toscani a Venezia, 3. Esordio del Tintoretto, 4. L’affermazione sulla scena veneziana). L’iniziativa ha fatto parte delle manifestazioni del quinto centenario della nascita di Tintoretto promosso dal comitato "Tintoretto '500", coordinato da Gabriella Belli della Fondazione Musei Civici di Venezia e dalla National Gallery of Art di Washington. Al catalogo hanno collaborato, oltre alle tre curatrici, Paolo Procaccioli (Università della Tuscia), Luciano Pezzolo (Università di Venezia), Robert Echols, studioso indipendente e Frederick Ilchman, curatore dell' arte europea del Museum of Fine Arts di Boston.

Osservazioni sul percorso del giovane Tintoretto

Romani, V.
2018

Abstract

La prima parte del saggio ricostruisce la questione storiografica e critica inerente la formazione di Jacopo Tintoretto, analizzando gli studi e le esposizioni dedicate al tema tra il 1937 e il 2007 con l'obiettivo di evidenziarne i tratti emergenti e le criticità. Segue la discussione dei dati storici e delle fonti disponibili, a partire dai quali si è tentato di ripercorrere le prime esperienze del pittore, le sue relazioni con la committenza, il rapporto con i colleghi veneziani e con i pittori tosco-romani presenti a Venezia al principio degli anni quaranta del Cinquecento. Si è riesaminato il dialogo con i letterati e gli artisti che fanno capo alla così detta accademia di Francesco Marcolini. Di particolare utilità è risultata la riflessione sul "Cristo tra i dottori" del Museo del Duomo di Milano, restaurato per l’occasione, che ha permesso di prospettare una nuova proposta di assetto del percorso dell'artista negli anni quaranta. Tra le ipotesi formulate per la restituzione del catalogo del pittore che in tempi recenti ha subito discusse contrazioni, vi è il recupero di alcuni dipinti e di un disegno poco noto. Il saggio va inteso in stretta relazione con le schede dedicate alle opere della seconda sezione dell’esposizione (pp. 148-149, 156-189) dedicata al giovane Tintoretto di cui l’autrice è stata curatrice assieme a Roberta Battaglia e Paola Marini. Mostra e volume sono articolati in quattro sezioni (1. Venezia negli anni del doge Gritti, 2. I toscani a Venezia, 3. Esordio del Tintoretto, 4. L’affermazione sulla scena veneziana). L’iniziativa ha fatto parte delle manifestazioni del quinto centenario della nascita di Tintoretto promosso dal comitato "Tintoretto '500", coordinato da Gabriella Belli della Fondazione Musei Civici di Venezia e dalla National Gallery of Art di Washington. Al catalogo hanno collaborato, oltre alle tre curatrici, Paolo Procaccioli (Università della Tuscia), Luciano Pezzolo (Università di Venezia), Robert Echols, studioso indipendente e Frederick Ilchman, curatore dell' arte europea del Museum of Fine Arts di Boston.
2018
Il giovane Tintoretto
978-88-317-4341-9
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3286802
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
  • OpenAlex ND
social impact