Le valutazioni sugli esiti dei processi di pianificazione urbanistica in Veneto sono controverse. Diverso il giudizio sugli effetti di questo processo. Nonostante la recessione economica, la successiva la crisi immobiliare e poi il dibattito sulle nuove forme di tutela delle risorse territoriali, i piani restano ancora caratterizzati sostanzialmente da “generose” prospettive espansive. In un generale bilancio che presenta luci ed ombre, però, la dotazione di servizi ed attrezzature pubbliche nei comuni della Regione appaiono sostanzialmente concordi nel riconoscere i buoni risultati conseguiti dalle Amministrazioni locali nell’attuazione delle previsioni circa gli standard urbanistici. Da tempo, però e non solo in Veneto, il problema non è più dato dalla quantità dello standard urbanistico, quanto dalla qualità dei servizi e delle attrezzature pubbliche, soprattutto di quelle esistenti. La questione presenta diversi aspetti, ma generalmente l’attenzione sembra porsi in termini di gestione (e quindi di risorse pubbliche destinate alla gestione e manutenzione dei servizi) e di tipologie delle attrezzature disponibili per rispondere efficacemente alla domanda sociale.

DALLA “BUONA DOTAZIONE” AL “BUON GOVERNO”. L’esempio Veneto e di Venezia

Savino M.;
2018

Abstract

Le valutazioni sugli esiti dei processi di pianificazione urbanistica in Veneto sono controverse. Diverso il giudizio sugli effetti di questo processo. Nonostante la recessione economica, la successiva la crisi immobiliare e poi il dibattito sulle nuove forme di tutela delle risorse territoriali, i piani restano ancora caratterizzati sostanzialmente da “generose” prospettive espansive. In un generale bilancio che presenta luci ed ombre, però, la dotazione di servizi ed attrezzature pubbliche nei comuni della Regione appaiono sostanzialmente concordi nel riconoscere i buoni risultati conseguiti dalle Amministrazioni locali nell’attuazione delle previsioni circa gli standard urbanistici. Da tempo, però e non solo in Veneto, il problema non è più dato dalla quantità dello standard urbanistico, quanto dalla qualità dei servizi e delle attrezzature pubbliche, soprattutto di quelle esistenti. La questione presenta diversi aspetti, ma generalmente l’attenzione sembra porsi in termini di gestione (e quindi di risorse pubbliche destinate alla gestione e manutenzione dei servizi) e di tipologie delle attrezzature disponibili per rispondere efficacemente alla domanda sociale.
2018
Dopo 50 anni di standard urbanistici in Italia
978-88-7603-18-92
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