Il capitolo approfondisce le dimensioni (intese in termini di continuità) del lavoro di rete e di comunità con i migranti attraverso l’analisi delle opinioni e delle rappresentazioni degli assistenti sociali che operano in ambito comunale. Attraverso l’utilizzo di un’intervista sottoposta a 30 professionisti del territorio veneto, la ricerca indaga come avvenga il lavoro di rete con l’utenza straniera, quali siano le potenzialità, i limiti e le difficoltà e quali possibilità si prospettano per un lavoro di comunità in grado di sviluppare processi di reale inclusione. Dai risultati, si evince l’importanza della collaborazione con il terzo settore e la difficoltà e fragilità dell’attuale sistema di welfare che, tuttavia, viene compensato dal ruolo strategico degli assistenti sociali che riescono a mettersi in rete con il territorio e a diventare interlocutori privilegiati nel trovare soluzioni inedite per affrontare la complessità del fenomeno migratorio. La dimensione del lavoro di comunità emerge chiaramente dai racconti degli intervistati. Se, da un lato, più che una prassi consolidata di intervento, questo approccio sembra essere un modello ideale di lavoro a cui tendere, dall’altro ne viene fortemente riconosciuta la necessità per produrre coesione tra le diverse componenti della popolazione.
Reti, Comune, comunità: le sfide quotidiane del lavoro sociale con i migranti
Chiara Pattaro;TURLON CHIARELLI, BEATRICE
2018
Abstract
Il capitolo approfondisce le dimensioni (intese in termini di continuità) del lavoro di rete e di comunità con i migranti attraverso l’analisi delle opinioni e delle rappresentazioni degli assistenti sociali che operano in ambito comunale. Attraverso l’utilizzo di un’intervista sottoposta a 30 professionisti del territorio veneto, la ricerca indaga come avvenga il lavoro di rete con l’utenza straniera, quali siano le potenzialità, i limiti e le difficoltà e quali possibilità si prospettano per un lavoro di comunità in grado di sviluppare processi di reale inclusione. Dai risultati, si evince l’importanza della collaborazione con il terzo settore e la difficoltà e fragilità dell’attuale sistema di welfare che, tuttavia, viene compensato dal ruolo strategico degli assistenti sociali che riescono a mettersi in rete con il territorio e a diventare interlocutori privilegiati nel trovare soluzioni inedite per affrontare la complessità del fenomeno migratorio. La dimensione del lavoro di comunità emerge chiaramente dai racconti degli intervistati. Se, da un lato, più che una prassi consolidata di intervento, questo approccio sembra essere un modello ideale di lavoro a cui tendere, dall’altro ne viene fortemente riconosciuta la necessità per produrre coesione tra le diverse componenti della popolazione.File | Dimensione | Formato | |
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