Il presente contributo affronta il tema della pratica educativa con i minori stranieri non accompagnati. Per non scadere in generalizzazioni ingenue, il contributo si apre cercando di mostrare tre volti di minori giunti in Italia soli e tracciando poi il quadro teorico per la loro presa in carico sociale ed educativa. Rispetto a tale questione, vengono proposti due risultati di una ricerca-azione svolta all’interno di una struttura educativa residenziale: il primo concerne la necessaria ampiezza del progetto pedagogico per poter evitare il rischio ad una accoglienza meramente funzionalistica. Il secondo risultato dà voce agli educatori intervistati che – sulla base di un percorso riflessivo – provano a delineare alcune le pratiche educative ritenute più efficaci. This paper focused on the educational practice with the unaccompanied migrant children. In order not to expire in easy generalizations, the contribution opens by telling three stories of foreign minors who came to Italy alone and then traces some aspects of the pedagogical framework for a residential-care system. With respect to this issue, two results of a research-action in an residential-care structure are proposed: the first concerns the necessary amplitude of the pedagogical project in order to avoid the risk of a functionalist approach. The second result gives voice to the interviewed educators who - on the basis of a reflective path - try to outline some of their most effective educational practices.
La pratica educativa con i minori stranieri non accompagnati
Luca Agostinetto
2018
Abstract
Il presente contributo affronta il tema della pratica educativa con i minori stranieri non accompagnati. Per non scadere in generalizzazioni ingenue, il contributo si apre cercando di mostrare tre volti di minori giunti in Italia soli e tracciando poi il quadro teorico per la loro presa in carico sociale ed educativa. Rispetto a tale questione, vengono proposti due risultati di una ricerca-azione svolta all’interno di una struttura educativa residenziale: il primo concerne la necessaria ampiezza del progetto pedagogico per poter evitare il rischio ad una accoglienza meramente funzionalistica. Il secondo risultato dà voce agli educatori intervistati che – sulla base di un percorso riflessivo – provano a delineare alcune le pratiche educative ritenute più efficaci. This paper focused on the educational practice with the unaccompanied migrant children. In order not to expire in easy generalizations, the contribution opens by telling three stories of foreign minors who came to Italy alone and then traces some aspects of the pedagogical framework for a residential-care system. With respect to this issue, two results of a research-action in an residential-care structure are proposed: the first concerns the necessary amplitude of the pedagogical project in order to avoid the risk of a functionalist approach. The second result gives voice to the interviewed educators who - on the basis of a reflective path - try to outline some of their most effective educational practices.File | Dimensione | Formato | |
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