Il saggio esamina l'impatto del cinema sul romanzo italiano, soprattutto dal punto di vista tematico, con la nascita di un'esile tradizione di romanzo cinematografico dopo i "Quaderni di Serafino Gubbio operatore" di Pirandello, verificando il permanere di un rapporto ambiguo e contradditorio dei letterati con la nuova arte che perdura fino al secondo dopoguerra, quando è fatto in un certo senso oggetto del romanzo "Il disprezzo" (1954) di Moravia, ma fa capolino anche nelle "Lettere di Ottavia" di Malerba e ne "Le due città" di Soldati. Il saggio prova poi a verificare l'impatto del cinema sulle forme del romanzo, specie negli ultimi decenni, soffermandosi sul caso di Calvino (specie di "Palomar", 1983), per chiudersi con delle considerazioni minime su alcune tendenze della stretta contemporaneità.
Romanzo e cinema
Attilio Motta
Writing – Original Draft Preparation
2018
Abstract
Il saggio esamina l'impatto del cinema sul romanzo italiano, soprattutto dal punto di vista tematico, con la nascita di un'esile tradizione di romanzo cinematografico dopo i "Quaderni di Serafino Gubbio operatore" di Pirandello, verificando il permanere di un rapporto ambiguo e contradditorio dei letterati con la nuova arte che perdura fino al secondo dopoguerra, quando è fatto in un certo senso oggetto del romanzo "Il disprezzo" (1954) di Moravia, ma fa capolino anche nelle "Lettere di Ottavia" di Malerba e ne "Le due città" di Soldati. Il saggio prova poi a verificare l'impatto del cinema sulle forme del romanzo, specie negli ultimi decenni, soffermandosi sul caso di Calvino (specie di "Palomar", 1983), per chiudersi con delle considerazioni minime su alcune tendenze della stretta contemporaneità.Pubblicazioni consigliate
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