Quanto gioca la riduzione del numero dei comuni, soprattutto piccoli, nelle politiche di sviluppo regionale? Recenti ricerche sul tema hanno messo in luce come una politica di riduzione del numero dei Comuni possa costituire uno dei fattori rilevanti per favorire politiche integrate di sviluppo regionale. Tuttavia, il caso francese, con circa 36.000 Comuni e un indice di competitività regionale superiore alla media, costituisce un’importante eccezione che, se confrontata con il caso italiano (circa 8.000 Comuni), può essere molto istruttiva al riguardo. Se è vero infatti che la Francia non ha ancora diminuito significativamente il numero dei Comuni, è anche vero che i Comuni francesi sono poveri di funzioni e che la totalità del territorio francese è coperto oggi da associazioni di Comuni, le quali svolgono le funzioni che in Italia vengono imputate all’Ente comunale, indipendentemente dalle sue dimensioni. Il saggio analizza i due casi francese e italiano, entrambi di matrice napoleonica, ma con peculiari differenze, per suggerire alcune linee di indirizzo utili per le politiche di riordito territoriale delle regioni italiane.
LE POLITICHE DI RIORDINO TERRITORIALE COME STRATEGIA DI SVILUPPO REGIONALE? I CASI DI ITALIA E FRANCIA A CONFRONTO
patrizia messina
2017
Abstract
Quanto gioca la riduzione del numero dei comuni, soprattutto piccoli, nelle politiche di sviluppo regionale? Recenti ricerche sul tema hanno messo in luce come una politica di riduzione del numero dei Comuni possa costituire uno dei fattori rilevanti per favorire politiche integrate di sviluppo regionale. Tuttavia, il caso francese, con circa 36.000 Comuni e un indice di competitività regionale superiore alla media, costituisce un’importante eccezione che, se confrontata con il caso italiano (circa 8.000 Comuni), può essere molto istruttiva al riguardo. Se è vero infatti che la Francia non ha ancora diminuito significativamente il numero dei Comuni, è anche vero che i Comuni francesi sono poveri di funzioni e che la totalità del territorio francese è coperto oggi da associazioni di Comuni, le quali svolgono le funzioni che in Italia vengono imputate all’Ente comunale, indipendentemente dalle sue dimensioni. Il saggio analizza i due casi francese e italiano, entrambi di matrice napoleonica, ma con peculiari differenze, per suggerire alcune linee di indirizzo utili per le politiche di riordito territoriale delle regioni italiane.Pubblicazioni consigliate
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