Il lavoro si concentra sul rilievo della nozione di autonomia intesa come bilanciamento tra libertà e limite e ne analizza il rilievo in relazione al fenomeno dell'instaurazione in Europa di un ordinamento interindividuale comune, da un triplice punto di vista: quello del nuovo ordinamento interindividuale comune, quello degli ordinamenti nazionali coesistenti e quello del singolo individuo, specialmente il cittadino dell'Unione. Esso individua anzitutto i tratti salienti della condizione di recproca autonomia dei due livelli di ordinamenti interindividuali coesistenti e in parte concorrenti, in relazione anzitutto alla compenetrazione materiale delle fonti rilevanti, compreso il diritto internazionale. Nel far questo, il lavoro propone di superare, per quanto riguarda l'ordinamento comune, una nozione di autonomia come autoreferenzialità, preferendo ad essa una nozione di autonomia come relativa apertura e interazione con dati giuridici esterni. In relazione agli ordinamenti nazionali, il lavoro svolge un'analisi di prospettiva sull'influenza svolta su tali ordinamenti dall'affermazione, a fianco di quelli, dell'ordinamento comune, con i suoi meccanismi di integrazione negativa e positiva, sottolineando la tendenza ad una dinamica di concorrenza tra sistemi nazionali, rispetto alle scelte dell'individuo, in tal modo provocata. In relazione all'individuo, il lavoro cerca di aprire una prospettiva che, coniugando la considerazione delle libertà del mercato interno e della cittadinanza dell'Unione, con le acquisizioni del diritto internazionale privato dell'Unione, mostri l'instaurarsi tendenziale di un nuovo rapporto tra cittadinanze nazionali e cittadinanza dell'Unione, capace di potenziare significativamente l'autonomia dell'individuo, anche oltre i paradigmi classici dell'autonomia internazionalprivatistica
Riflessioni sull’autonomia come limite: l’equilibrio tra libertà e condizionamento nel diritto dell’Unione europea, tra Unione, Stati membri ed individui
Cortese, Bernardo
2018
Abstract
Il lavoro si concentra sul rilievo della nozione di autonomia intesa come bilanciamento tra libertà e limite e ne analizza il rilievo in relazione al fenomeno dell'instaurazione in Europa di un ordinamento interindividuale comune, da un triplice punto di vista: quello del nuovo ordinamento interindividuale comune, quello degli ordinamenti nazionali coesistenti e quello del singolo individuo, specialmente il cittadino dell'Unione. Esso individua anzitutto i tratti salienti della condizione di recproca autonomia dei due livelli di ordinamenti interindividuali coesistenti e in parte concorrenti, in relazione anzitutto alla compenetrazione materiale delle fonti rilevanti, compreso il diritto internazionale. Nel far questo, il lavoro propone di superare, per quanto riguarda l'ordinamento comune, una nozione di autonomia come autoreferenzialità, preferendo ad essa una nozione di autonomia come relativa apertura e interazione con dati giuridici esterni. In relazione agli ordinamenti nazionali, il lavoro svolge un'analisi di prospettiva sull'influenza svolta su tali ordinamenti dall'affermazione, a fianco di quelli, dell'ordinamento comune, con i suoi meccanismi di integrazione negativa e positiva, sottolineando la tendenza ad una dinamica di concorrenza tra sistemi nazionali, rispetto alle scelte dell'individuo, in tal modo provocata. In relazione all'individuo, il lavoro cerca di aprire una prospettiva che, coniugando la considerazione delle libertà del mercato interno e della cittadinanza dell'Unione, con le acquisizioni del diritto internazionale privato dell'Unione, mostri l'instaurarsi tendenziale di un nuovo rapporto tra cittadinanze nazionali e cittadinanza dell'Unione, capace di potenziare significativamente l'autonomia dell'individuo, anche oltre i paradigmi classici dell'autonomia internazionalprivatisticaPubblicazioni consigliate
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