«Siculis et Tarentinis». Teologia, esegesi e poetica nei De rebus divinis carmina di Flaminio

L’articolo si propone di indagare i presupposti teorici e teologici della poesia spirituale di Marcantonio Flaminio e di mostrare, sulla base di qualche esempio, le loro ricadute nella raccolta De rebus divinis carmina (libro VIII dei suoi Carmina). Nella prima parte del contributo si afferma la centralità dell’esperienza poetica di Flaminio nell’ambito della Riforma italiana evidenziando il suo stretto legame con Juan de Valdés e il suo contributo alla diffusione del messaggio di rinnovamento spirituale appreso dal maestro spagnolo; nella seconda parte si illustra, concentrandosi sulla In librum psalmorum brevis explanatio di Flaminio (1545) e sulla dottrina della gemina praedestinatio, l’accordo fra il pensiero teologico valdesiano e quello di Flaminio; nella terza infine, sulla scorta dei risultati ottenuti e dell’analisi di una delle liriche dei De rebus divinis carmina, si mettono in evidenza alcune caratteristiche della poesia spirituale di Flaminio.